Square Enix non delude i propri fan, anzi li sorprende con un colpo di teatro iniziale in questo attesissimo E3 2021. La casa nipponica, pur rimanendo attaccata alle tradizioni e ai fasti del passato, ha deciso di dare una potente rinfrescata al proprio marchio, unendo le forza con un colosso come Marvel e lasciando tutti a bocca aperta con un videogioco dal grande potenziale. Questa sera è stato annunciato Guardiani della Galassia, titolo sparatutto, apparentemente open world, con protagonisti i 5 eroi più divertenti dell’universo Marvel.
Guardiani della Galassia: una ventata d’aria fresca
A colpire principalmente lo spettatore, un po’ spaesato inizialmente dall’aspetto dei Guardiani, molto diverso da quello cinematografico e più fedele a quello fumettistico (il pizzetto di Rocket ve lo sognerete la notte), è sicuramente la grafica, veramente notevole. E non si tratta di semplici cinematic, ma di vere e proprie sezioni di gioco, ricche di interazioni e effetti particellari di grande qualità.
Star-Lord, Gamora, Drax, Rocket e Groot mantengono i tratti caratteriali a cui siamo abituati, come emerge chiaramente dai dialoghi e dalle battute che si scambiano tra di loro. Un po’ a sorpresa i dialoghi sono a scelta multipla e, benché non incideranno sulla trama principale o sul finale, potrebbero influenzare le relazioni con i compagni e gli approcci alle varie missioni.
Anche i loro poteri sono fedeli a quanto visto nei film e nei fumetti. Troveremo combinazioni molto interessanti da concatenare in battaglia o anche solo nell’esplorazione dei vari mondi. Lo stile di combattimento, così come tutto il gioco di per sé, sembra uscire dal sentiero tracciato negli anni per quanto riguarda i titoli con protagonisti i supereroi, prendendo una strada tutta sua.
Sogno o son desto?
Gli elementi in comune con gli RPG sono veramente parecchi, una piacevole variante da ciò a cui eravamo abituati in tema Marvel. I combattimenti sono spettacolari, pregni di nemici esteticamente fantastici. Le armi sembrano molto varie, così come i modi in cui potremo interagire con i nostri compagni e con le loro abilità. Come succedeva ad esempio in Mass Effect infatti, potremo, mentre ingaggeremo il nemico, aprire il menù delle abilità sia relativo a noi che ai nostri partner. Da lì potremo poi ordinare loro di usare una determinata spell su uno specifico nemico, andando poi a selezionare quella più adatta alla situazione o che può incastrarsi meglio con le nostre (ad esempio danni elementali su un nemico particolarmente debole ad esse).
Non mancano poi, nonostante i pochissimi minuti avuti a disposizione, le citazioni divertenti e di un certo spessore. Vedremo ad esempio Drax lanciare il piccolo Rocket oltre un burrone per attivare un interruttore, in una scena molto simile a quella de Il Signore degli Anelli – Le Due Torri, quando Aragorn lancia Gimli in mezzo ad un’orda di orchi.
Oppure vedremo ancora pararcisi di fronte dei mostri famelici che altro non sono che delle versioni leggermente cartoonate dei Demogorgoni di Stranger Things. Insomma, Square Enix pur rinnovando completamente all’apparenza lo stile dei videogiochi sui supereroi, sembra però non aver cestinato del tutto l’identità goliardica e citazionistica dei Guardiani della Galassia.
Nnon è tutto oro quello che luccica
Detto questo però va anche sottolineato come non bisogna abbandonarsi a facili entusiasmi. Le premesse per fare bene ci sono tutte, ma le delusioni cocenti, soprattutto in tema eroi Marvel, sono state veramente tante, troppe in passato. Certo, l’uscita ad esempio degli ultimi due titoli su SpiderMan ha riabilitato non poco la causa, ma certe macchie del passato non possono essere lavate facilmente.
Per carità, Square Enix è una garanzia e il lavoro svolto sinora sembra veramente egregio, soprattutto per quanto riguarda il comparto grafico ed il combat sistem, più simile ad un Final Fantasy che ad un vero e proprio sparatutto.
I veri dubbi sono però relativi a ciò che vuole essere veramente Guardiani della Galassia. Non si riesce a capire con precisione infatti quale sia la sua identità. Si tratta di un vero open world? Oppure si maschera da tale e si tratta solamente di un corridoio ben addobbato? L’uscita molto ravvicinata poi, il 26 ottobre 2021, più che aumentare l’hype non fa altro che frenare l’entusiasmo e accrescere i dubbi. Possibile che abbiano tenuto sotto silenzio una bomba del genere sino ad ora?
Tutte queste nuove idee miscelate insieme poi, porteranno ad un risultato bianco o nero, senza alcuna sfumatura di grigio: o sarà successo o sarà fallimento. Square Enix si è lanciata in un azzardo importante portando avanti questo progetto, cercando di dare un nuovo volto ad una nicchia maltrattata e abusata parecchio negli anni scorsi. Riuscirà a rivalutare un intero settore videoludico con il proprio stile, con il suo tocco magico? Ai posteri l’ardua sentenza. Ma nel frattempo per favore, iniziate a lavorare ad una mod per tagliare il pizzetto a Rocket.
Vi lascio la presentazione del titolo, nel frattempo per rimanere sempre aggiornati su tutte le vostre passioni, continuate a seguire Kaleidoverse!