Dopo aver deliziato e soddisfatto gli appassionati di card gaming di tutto il mondo, Hearthstone decide ancora di rinnovarsi. Svecchiarsi è imperativo anche per i progetti leader nel loro settore, anche perché, volente o nolente, i tempi cambiano per tutto il mercato. La storia del gioco ha già attraversato momenti di grande stravolgimento, superandoli perlopiù egregiamente. Basti pensare all’inaspettato successo di Battlegrounds, che attualmente sta trascinando prepotentemente i numeri su Twitch e sulle altre piattaforme di streaming.
Gli esperimenti si sono rivelati graditi per la maggior parte della community e hanno convinto l’altra metà almeno a seguire le stravaganti idee del team di design. Oggi vi parliamo della modalità Mercenari di Hearthstone: un progetto che traccia un ambizioso sentiero in casa Blizzard, verso un sotto genere ancora non sperimentato del tutto. Vi ricordiamo che potrete trovare la modalità già online e gratis nel menù principale. Tranquilli, non vi sono costi aggiuntivi o biglietti di accesso particolari, serve solo un po’ di pazienza per comprenderne le meccaniche. Se vi interessano già le migliori combinazioni di personaggi, ecco la nostra guida completa. Scendiamo subito nel dettaglio!
Hearthstone Mercenari: sei eroi per un’avventura
La modalità Mercenari di Hearthstone è sicuramente un innesto atipico per il card game. La sua natura è un misto di componenti GDR con elementi roguelike. La struttura, in termini di game design, è molto semplice: bisogna creare la propria squadra di sei mercenari tra un catalogo di 50 e migliorarli per creare sinergie. Questi si dividono in tre classi diverse ed uniche nel loro utilizzo strategico: i difensori (rossi), i combattenti (verdi) e gli incantatori (blu). Ogni squadra può essere composta da un numero a piacere di tali personaggi, ma dobbiamo tenere a mente le loro debolezze.
Ragionare in ottica elementale aiuta moltissimo, visto che il rosso batte il verde, il blu sconfigge il rosso e quest’ultimo ha la meglio sul verde. Vedere le cose da questa prospettiva agevola di gran lunga l’ottica di creazione della squadra, ma se bisogna dare uno sguardo alla sinergie tra le tribù, così come in World of Warcraft, anche qui si ripropongono orchi, umani, draghi, bestie ecc. Tale diversificazione permette di intavolare strategie che traggono giovamento dalla loro presenza sulla tavola di gioco. Alcuni attacchi, ad esempio, possono ottenere un bonus rilevante se controllate un personaggio della stessa tribù.
La gestione delle varie attività presenti nella modalità Mercenari di Hearthstone è organizzata nell’accampamento centrale. Al suo interno abbiamo una bacheca in cui sono trascritte le missioni giornaliere e possiamo decidere che sfide intraprendere per ottenere ricompense. Il bottino non è solo un nuovo personaggio, bensì anche dei gettoni legati ad un mercenario casuale, utili per potenziare le tre abilità in dotazione (fino al livello 5) e uno tra i tre strumenti sbloccabili. L’equipaggiamento ha un singolo slot per eroe o antagonista e può essere potenziato solo fino al livello 4, ma apporta sensibili migliorie alla strategia e alla sinergia in cui immettere la nostra carta.
Non manca il consueto negozio con le bustine, ovviamente acquistabili in gold o moneta reale, e la caserma, ove ci viene data l’opportunità di organizzare le squadre di mercenari per disputare le partite online o spedizioni. Ciò che dobbiamo tenere a mente è che gli eroi possono salire di livello in qualunque battaglia e che tale potenziamento rimane per sempre. Il massimo ad ora è il livello 30, quindi vi consigliamo di raggiungere almeno il 20 per ogni carta prima di tuffarvi nel multigiocatore.
La modalità Mercenari di Hearthstone è un miscuglio intrigante di meccaniche ruolistiche e roguelike. Gli eroi iconici di World of Warcraft scendono in campo al nostro fianco in spedizioni stimolanti o agguerrite lotte online, senza mai peccare di carisma. Il motivo è nell’art design delle carte, sempre impeccabile e magnifico per gli occhi. La struttura dell’accampamento rende il processo di farming e di miglioramento accogliente e divertente quanto basta da tenerci incollati a schermo. Certo, si tratta di una modalità che richiede del tempo per essere metabolizzata, ma la struttura semplice in termine di game design – che strizza l’occhio alle debolezze elementale – rende il gameplay frizzante e semplice da comprendere. Alla lunga, soprattutto per le poche carte uscite e le scarse sinergie, può risultare ripetitivo, ma è un problema che con il tempo può solo sciogliersi. Ad ora, ci sentiamo in dovere di promuovere l’esperimento per coraggio e semplicità.