Dopo il disastroso lancio, nell’ormai lontano scorso 10 dicembre, Cyberpunk 2077 ha continuato, con una puntualità altalenante, a ricevere aggiornamenti e hotfix mirati a rendere più stabile il gioco. Al day one, il titolo si presentava pieno di bug e glitch, gravi e non, ed i crash erano all’ordine del giorno, rendendo l’esperienza di gioco, soprattutto su console di vecchia generazione, un vero inferno.
Da allora la situazione è migliorata, ma siamo ancora lontani dall’avere un gioco stabile e soprattutto all’altezza delle promesse che CDPR ha fatto durante tutta la campagna marketing antecedente al lancio del titolo, il quale, quest’ultimo, doveva rappresentare una vera e propria rivoluzione per il cyberpunk, i giochi di ruolo e per il gaming in generale. Cyberpunk 2077 doveva essere la “next big thing“. CD Projekt Red ha annunciato la settimana scorsa che l’uscita delle versioni Xbox Series X e Playstation 5 di Cyberpunk 2077 sarà rimandata al 2022. Nella giornata di ieri, la software house polacca, ha aggiornato e condiviso la nuova roadmap, mostrando, di fatto, che non ci saranno più dlc programmati ad uscire per la fine del 2021. A seguito, la roadmap:
Cyberpunk 2077 non è però l’unico titolo ad essere colpito da questo delay: infatti, anche le versioni per console next-gen di The Witcher 3: Wild Hunt, “figliol prodigo” di casa CDPR, usciranno nel 2022, senza una data precisa ma con finestra di lancio, il secondo trimestre del prossimo anno.
Ad oggi sono state rilasciate più di 10 patch. Originariamente, CD Projekt Red, aveva promesso che “diversi miglioramenti e aggiornamenti”, inclusi i fatidici DLC gratuiti e l’upgrade per le console di next gen, (gratuito anch’esso) sarebbero arrivati nel corso della fine del 2021, subito dopo l’arrivo della patch 1.3; la patch in questione è uscita ad agosto e i piani di CDPR sono, purtroppo cambiati.
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