La notte più stellata dell’anno sta finalmente per arrivare: questa sera si terrà la 94esima edizione degli Academy Awards, dove le migliori pellicole dell’anno verranno premiate in svariate categorie. Come ogni anno la competizione è alta tra le opere in gara, e sono apparse su Internet varie supposizioni, in particolar modo riguardo a chi si porterà a casa l’ambita statuetta per il premio “Miglior Film”; anche noi di Kaleidoverse abbiamo stilato il nostro Toto Oscar 2022, e in questo articolo i membri della redazione sveleranno le loro predizioni e preferenze.
Il Miglior Film agli Oscar 2022: si aprono le scommesse
Drive My Car
Il mio cuore mi spinge prepotentemente a votare Licorice Pizza, l’ultimo capolavoro di Paul Thomas Anderson (uno che ha una discreta esperienza in premiazioni di questa importanza). Il mio gusto mi dice di votare Don’t Look Up, l’opera di un Adam McKay che riesce a dire ancora una volta a dire la sua, dopo un frenetico La Grande Scommessa e uno sferzante Vice: L’uomo nell’ombra. Entrambi, però, concordano nel premiare Drive My Car di Ryūsuke Hamaguchi, il film underdog di quest’anno. Una pellicola straziante, che narra una tragedia umana grazie a una fotografia con pochissime sbavature e una sceneggiatura che vuole narrare oltre le parole. Un film che parla prima in modo visivo e poi in modo verbale, coinvolgente nei suoi silenzi: a mani basse uno dei forti candidati alla vittoria finale. Inoltre, strizza un occhio anche all’Academy, trattando temi sociali che smontano la società giapponese pezzo per pezzo. Per riassumere, dopo un’inaspettata vittoria di Parasite avvenuta solo tre anni fa, non mi sorprenderebbe la vittoria di un’altra pellicola più “orientale”.
Licorice Pizza
La rosa dei candidati a miglior film del 2022 è particolarmente ricca. Con lungometraggi come Il Potere del Cane, Don’t Look Up, Dune, West Side Story e Licorice Pizza è davvero difficile scegliere il film che si aggiudicherà la rinomata statuetta. Molti candidati in lizza vantano un cast stellare o registi celebri e rinomati. Tuttavia, se avessi una pistola puntata alla testa e dovessi scegliere obbligatoriamente solo un titolo, sarebbe Licorice Pizza. In primis per le sue note nostalgiche e in secundis perché è una straordinaria storia di formazione, o come direbbero in originale una coming-of-age story. Vanta comunque nomi conosciuti, come Bradley Cooper e lo stesso regista Paul Thomas Anderson, ma mostra un cast fresco, nuovo e molto coeso. Licorice Pizza è quella ventata di aria fresca e nostalgia che a fine visione lascia lo spettatore con un sorriso stampato in viso e tanti ricordi nella mente.
Il Potere del Cane
Se questo dovesse essere un pronostico strettamente personale, senza contare le variabili sociali che necessariamente influenzano l’assegnazione del premio più noto di sempre, questa ipotesi prenderebbe decisamente un’altra strada, molto probabilmente verso Oriente, ma ho voglia di giocare in maniera sicura. Il Potere del Cane vincerà come miglior film. Tolti alcuni “colossi improbabili” come Dune e Don’t Look Up, e svariati “comprimari”, la via verso la statuetta sarà contesa in un gioco a quattro: Il Potere del Cane, I segni del cuore, West Side Story e Belfast. L’opera di Jane Campion ci ha regalato una sfumatura non nuova, ma diversa, del buon vecchio West. La leggiadria del piano registico si scontra con il grugno di Cumberbatch e famiglia, ma trova un alleato in Kodi Smit-Mcphee. Un contrasto che dopo un piccolo disorientamento iniziale ha creato un racconto, prima di tutto visivo, bellissimo.
Alla prossima edizione degli Oscar 2022 un potenziale vincitore del premio come Miglior Film sarebbe tranquillamente Il Potere del Cane, film che vede protagonisti “lo strano dottore”, nonché detective, Benedict Cumberbatch, dalla fidanzata dello Spider-Man d’antan, Kirsten Dunst, affiancati da Jesse Plemons e Kodi Smit-Mcphee. Un titolo che indaga sulle violenze psicologiche, in un mondo rurale e lontano dalla contemporaneità cosmopolita che siamo abituati a respirare, almeno nelle ambientazioni. Ambientato nel secolo scorso, le dinamiche sociali e familiari che si instaurano in questo ranch a conduzione familiare sono decisamente tossiche, evidenziando dunque il dolore nato dalla violenza psicologica e l’umiliazione che, messe a nudo duramente in questo film, dovrebbero essere un invito alla riflessione e non alla simulazione. Siamo spettatori di un titolo che mette in luce anche le eredità familiari disfunzionali, oltre alla violenza, un altro tema delicato, doloroso, ma doverosamente trattato per raccontare tutto il buio che ci può essere in una famiglia, e tra le persone ultimamente. Tutti elementi che rendono Il Potere del Cane un lungometraggio “severo, ma giusto” nella sua volontà di denuncia e messa in luce delle problematiche sociopsicologiche più comuni di quanto pensiamo.
Don’t Look Up
Vorrei fosse Don’t Look Up il vincitore come Miglior Film agli Oscar 2022. Qui denudo anche la mia adorazione verso Leonardo Di Caprio, nata sin dai tempi del Titanic. Tra tutti i candidati è sicuramente la pellicola che mi ha trasmesso di più, riuscendo a divertirmi pur trattando argomenti decisamente seri nonché attuali. Vi lancio un pensiero personale: più un film riesce a stimolare diversi punti della sfera emotiva, maggiore sarà il suo fascino ai miei occhi. Don’t Look Up ne ha toccati parecchi, e per questo entra di diritto nella mia top 10. Sarà per la sua contemporaneità, o per la sua rappresentazione di una realtà senza filtri, ma spero con il cuore nella sua vittoria agli Oscar, perché secondo me lo merita. Certo ci sono ottimi rivali in gara, non lo metto in dubbio, infatti questo resta soltanto un piccolo pensiero di augurio, sincero. Un paio di titoli non li ho ancora visti – shame on me -, a questo punto credo proprio che aspetterò la fatidica notte prima di scegliere da quale partire prima.
Quest’anno i candidati al Miglior Film presentano realtà variegate, passando dai deserti, seppur diversi, di Dune e del Potere del Cane al passato storico di Belfast agli anni ’70 di Licorice Pizza. Il contesto che tra tutti mi ha colpito di più, e che spero vincerà la statuetta, è quello di Don’t Look Up: un futuro non lontano che, con la giusta dose di sarcasmo, riesce a far riflettere sulla situazione catastrofica del nostro pianeta. Proprio per la sua tematica di denuncia sociale mi piacerebbe che fosse la pellicola di Adam McKay a trionfare, in modo da dimostrare che anche il cinema può istruire, e soprattutto far riflettere gli spettatori sulla condizione dell’umanità. Don’t Look Up riesce nel suo intento fino in fondo, con un’ironia che va dritta al punto, e un cast eccezionale che funziona in perfetta sinergia.
Così come Don’t Look Up cerca di plasmare un’idea della società contemporanea il più fedele possibile a ciò che si cerca di nascondere alla vista, mantenendo gli occhi fissi su uno schermo verso in basso o rivolgendoli su una televisione nella speranza di ricevere responsi, anche la sua candidatura all’Oscar è uno di quegli affari complicati da portare a termine. Dunque, anche qualora non dovesse riuscire a portarlo a casa, rimarrà fissa l’immagine della giuria la quale, al posto di alzare lo sguardo verso il cielo leggendo la risposta scritta a caratteri cubitali su quale opera è più meritevole di vittoria, continuerà a pensare come l’esplicazione della realtà attraverso una delle trame più azzeccate degli ultimi anni, sia meglio che rimanga dispersa nei cieli fino a quando non sarà troppo tardi per fermarla, esattamente come la cometa di Don’t Look Up.
Questo è tutto per i pronostici della redazione, per scoprire i vincitori non ci resta che rimanere sintonizzati questa notte sugli Oscar 2022. Per rimanere aggiornati sul mondo del cinema e molto altro vi invitiamo a iscrivervi al nostro canale Telegram e a seguirci su Kaleidoverse.