Tra il 12 ed il 13 giugno 2023 c’è stato un leak, una fuga di notizie riguardanti Good Omens 2, la cui uscita è prevista per il 28 luglio 2023, anche qui in Italia. Il leak, questa volta, non è stato perpetrato da fan accaniti o invisibili hacker, bensì l’errore è riconducibile direttamente al team social di Prime Video che si occupa di Twitter. Dopo solo pochi minuti lo spoiler aveva fatto il giro del web, in particolare sulle piattaforme social come Tumblr. Poche ore dopo, quindi, il post incriminato è stato cancellato. A riguardo, la voce del produttore Neil Gaiman non si è fatta certo attendere.
La risposta di Neil Gaiman al leak su Good Omens 2
“Neil è FOTTUTAMENTE furioso.”
Questa la risposta dell’autore a un fan che implicava che il leak non fosse reale, ma un’idea di Gaiman volta a promuovere la seconda stagione. Lo scrittore non ha rilasciato alcuna intervista o dichiarazione alla stampa dopo la fuga di notizie. Nonostante ciò, ha voluto rispondere al fandom di Good Omens che popola Tumblr, i cui membri si sono rivelati estremamente solidali nei suoi confronti.
Il leak di Good Omens 2, Neil Gaiman e il ruolo dello sciopero degli sceneggiatori
In particolare, un utente ha posto una domanda degna di una riflessione in più:
“Se l’AMPTP avesse dato alla WGA le giuste condizioni salariali e lavorative che meritano, questa sarebbe stata una delle questioni su cui saresti stato consultato ma che ora sono fuori dal tuo controllo? O pensi che la situazione con questa fuga di notizie sarebbe accaduta indipendentemente dal vostro stato di sciopero?”
A cui Gaiman risponde:
“È difficile da dire. Sono in sciopero e non sono in grado di supervisionare ogni fase della promozione come farei normalmente. Dato che sono in sciopero le persone non gestiscono le cose con me come farebbero normalmente. Ma le persone che supervisionavano il progetto in Amazon lo sapevano bene e in qualche modo lo hanno pubblicato ugualmente.”
WGA: di cosa si tratta?
Per fare chiarezza, questo fan si sta riferendo al fatto che Gaiman, così come tante altre firme importanti del cinema e della televisione dell’area statunitense, ha deciso di aderire allo sciopero degli sceneggiatori. Lo sciopero è stato indetto appunto dalla WGA, acronimo che sta per Writers Guild of America, il sindacato che si occupa di preservare e far rispettare i diritti degli scrittori dello spettacolo negli Stati Uniti. La protesta ha avuto inizio il 2 maggio 2023, come si può leggere dallo statement reperibile sul sito ufficiale WGA di cui riportiamo qualche parola fondamentale che ne spiega le motivazioni:
“La decisione è stata presa dopo sei settimane di trattative con Netflix, Amazon, Apple, Disney, Discovery-Warner, NBC Universal, Paramount e Sony sotto l’egida dell’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP). La commissione negoziale della WGA ha iniziato questo processo con l’intento di raggiungere un accordo equo. Le risposte degli studios sono state del tutto insufficienti alla luce della crisi esistenziale che gli scrittori stanno affrontando. Il comportamento delle aziende ha creato una gig economy all’interno di una forza lavoro sindacale. La loro posizione irremovibile in questa trattativa ha svalutato ulteriormente la professione di sceneggiatore.”
WGA: ieri e oggi
Per il sistema della serialità televisiva americana, questo non è un problema da poco. Numerose serie, tra cui ad esempio la famosa Stranger Things, hanno dovuto fermare i lavori in pieno svolgimento, tanto che, per quanto riguarda proprio quest’ultima, non è più sicura la data di rilascio della nuova e ultima stagione della serie. Hollywood, a quanto pare, non è abituata ad imparare dal passato. La prima volta che il sistema ha subito un colpo di questa portata è stata nel 2007, con uno dei più grandi scioperi degli sceneggiatori indetto dalla WGA.
La rivista americana Deadline sta seguendo giorno per giorno lo sciopero con news in diretta. I loro reporter hanno intervistato tra gli altri proprio Neil Gaiman durante il quattordicesimo giorno di protesta in occasione degli upfront NBC – evento annuale in cui si decide il futuro di interi show e serie. In questa occasione, i giornalisti hanno riportato in un articolo alcune dichiarazioni dello scrittore, il quale dice di “aver passato tutta la vita a scrivere, in questo momento mi sto occupando di tre serie” e che quindi “Abbiamo bisogno di contratti. Queste persone, hanno bisogno di contratti.”
Good Omens 2: dove eravamo rimasti e dove stiamo andando
Nonostante lo sciopero, vedremo Good Omens 2 a partire dal 28 luglio 2023. La serie di produzione Prime Video ha raggiunto l’apice del successo già con la prima stagione del lontano 2019. Questo, sotto la regia di Douglas Mackinnon – conosciuto per aver diretto il film televisivo Sherlock: L’Abominevole Sposa – e sotto la supervisione di Neil Gaiman. Lo stesso Gaiman che, in collaborazione con lo scrittore britannico Terry Pratchett, aveva scritto il libro su cui si basa la serie, titolo esteso: Good Omens: The Nice and Accurate Prophecies of Agnes Nutter, Witch adattato in italiano come Buon Apocalisse a Tutti!.
Il finale della prima stagione ha completato il filone narrativo legato al libro del geniale duo. Per cui, la seconda stagione oramai alle porte, riprenderà le storie dei personaggi dallo sventamento della quasi – Apocalisse, creando storie e vicende completamente inedite e di creazione del solo Gaiman, dato che Pratchett ci ha purtroppo lasciati nel Marzo del 2015. Di seguito, il trailer della seconda stagione.
Neil Gaiman, l’altra metà geniale dietro Good Omens
Gaiman è scrittore, sceneggiatore e fumettista, conosciuto soprattutto per il lavoro svolto sotto la DC Comics per cui inizia a lavorare negli anni Ottanta – con la pubblicazione di Black Orchid – durante la cosiddetta “invasione britannica”. In quel periodo, infatti, non solo il mondo del fumetto ma in generale il panorama artistico americano vide una vera e propria invasione di artisti provenienti dal vecchio continente. Ma il successo arriva con la saga di Sandman, che dal 2022 ha ottenuto un fortunato adattamento Netflix, sotto l’etichetta di proprietà DC, Vertigo Comics (la quale ha chiuso i battenti proprio nel 2019). Per rimanere aggiornati su questa e più serie, non perdetevi gli articoli sul nostro sito. Seguiteci anche sui nostri profili social (promettiamo un approccio spoiler free!).