Con la recente uscita di Prince of Persia The last crown ci siamo chiesti, quali sono i migliori titoli da giocare di questo brand presente ormai da 35 anni? Il primo titolo è uscito nel 1989 e si chiama semplicemente Prince of Persia ed è, insieme a Shadow of the flame, uno dei titoli prodotti dalla Brøderbund. Il gioco viene accolto con grande successo per via del suo gameplay innovativo. Dopo l’enorme flop di Prince of Persia 3D, prodotto da Mindscape e pubblicato da Red Orb Entertainment, si decise di chiudere il franchise.
Per fortuna ci pensò Ubisoft ad acquistarlo e a ripartire da zero. Lo fece in grande stile con una nuova storia, un nuovo personaggio e un nuovo modo di giocare passando dal 2D alla terza persona 3D. Un’altra differenza sostanziale avvenne nel sistema di combattimento che passò ad essere più difficile rispetto ai titoli iniziali. Il franchise, in tutti i suoi capitoli, non solo quelli Ubisoft, uscì su svariate console come SNES, XBox passando per PlayStation 2 e Game Boy. A prescindere da quale console abbiate iniziato ad avvicinarvi a questa serie ci sono alcuni titoli che secondo noi sono dei must play. Vediamoli insieme nei prossimi paragrafi di questo approfondimento.
Prince of Persia (2008)
Partiamo dal gioco che cercò di far ripartire il franchise apportando modifiche a livello di gameplay, storia ma più importante di tutti lo stile grafico. Uscito per XBox 360, PlayStation 3 e PC ebbe un seguito, il DLC chiamato Prologue, e un capitolo finale per Nintendo DS chiamato The fallen king. La trama è completamente slegata dalla trilogia de Le sabbie del tempo e il protagonista, che ha perso i suoi diritti regali, farà un incontro particolare. Durante la ricerca della sua asina Farah si imbatte in Elika, la principessa del regno, e insieme si dirigono verso l’Albero della Vita. Non è un semplice albero bensì la prigione di Ahriman il dio delle tenebre. Il padre di Elika libererà il Dio facendo dilagare in tutto il regno la Corruzione, una melma nera. Toccherà al nostro protagonista risanare i Suoli Fertili dalla Corruzione con l’aiuto di Elika e la sua magia.
Particolarità di questo gioco è lo stile grafico incentrato sulla tecnica del cel-shading che aiuta a rendere tridimensionale il personaggio. Prima abbiamo parlato di perdita dei diritti regali del personaggio e va spiegato questo punto. Il protagonista viene chiamato il Principe ma non ha nulla a che fare con la nobiltà. Infatti il suo hobby è andare in cerca di tesori e di nuove avventure ma non ha nulla di regale. Il gioco ha un sistema di combattimento che si incentra sul singolo avversario piuttosto che sulle orde di nemici come nella trilogia originale. Un vero peccato che non abbia avuto il successo sperato perché aggiungeva elementi di gioco diversi, la presenza di magia grazie a Elika in primis.
Le sabbie del tempo
Proprio da questo titolo, uscito nel 2003, riparte il franchise di Prince of Persia dopo la cessione dei diritti a Ubisoft. Con Le sabbie del tempo ebbe inizio un movimento che influenzò poi i giochi successivi dello stesso genere come Assassin’s Creed ad esempio. Di fatti, dato l’enorme successo che ha avuto Assassin’s Creed, possiamo dire che l’acquisto da parte di Ubisoft dei diritti ha dato i suoi frutti. Sappiamo che può risultare scontato consigliarvi questo gioco ma è davvero una pietra miliare per ogni videogiocatore. Il Principe di Persia e Farah vivranno un’avventura sempre legata alle sabbie del tempo come negli altri giochi ma con una chiave del tutto nuova. Una presenza quasi costante tra i vari titoli è il Pugnale del Tempo. Esso servirà per riavvolgere il tempo e sigillare nuovamente le sabbie del tempo liberate dal Visir Zervan.
L’uscita di questo titolo ebbe un seguito enorme confermato sia dalle vendite che dalla critica che lo trovò una novità sotto vari aspetti. L’enorme successo è confermato anche dal remake che è stato annunciato e l’attesa che ne segue. Purtroppo, dopo l’annuncio del 2021, il lancio del remake non ha più una data certa di uscita per via di vari cambi della casa che deve seguire la produzione (attualmente Ubisoft Montreal).
Spirito guerriero
Grazie al successo del primo capitolo ne seguì ovviamente un altro, Spirito guerriero appunto. Il cambio dei toni dell’ambientazione, scontri sanguinosi e violenti oltre a linguaggio volgare e scene a carattere sessuale rendono questo gioco ben diverso dal primo. Aggiungete un notevole miglioramento per quanto riguarda la grafica ed ecco gli ingredienti che hanno reso uno dei migliori Prince of Persia. Nulla da togliere al suo predecessore ma, come vedremo, si poteva fare ancora di più. Il nostro Principe è in fuga dal Dahaka, il Kang di Prince of Persia, e quando è sul punto di arrendersi arriva il suo mentore ad informarlo della presenza dell’Isola del Tempo. In questo luogo vennero create le Sabbie del Tempo scoprendo anche l’esistenza di portali temporali. Decise di sfruttarli per cambiare il passato riuscendo nella sua impresa dopo vari scontri e incontri.
L’inserimento di vari tipi di spade e di un’arma secondaria ha reso tutto più interessante. Soprattutto la Spada dell’acqua spinse i giocatori a cercare e quindi esplorare di più per trovare i nove potenziamenti della vita. Ubisoft decise di rendere omaggio ad un altro suo franchise, Rayman, facendo trovare il guanto di quest’ultimo. A creare l’attesa di un terzo capitolo fu la presenza verso la fine di un individuo oscuro dagli occhi rossi.
I due troni
Eccoci arrivati a quello che secondo noi è il miglior titolo che è assolutamente da giocare. Prendete le ambientazioni del primo capitolo, aggiungete la brutalità del secondo capitolo e immaginate di poter diventare cattivi per metà. Tutto questo è I due troni con un mix perfetto di tutti quegli elementi. Si poteva cadere nella trappola di fare un capitolo finale deludente, senza innovazioni e con ancora le Sabbie del Tempo protagoniste. Bene, questo flop fu ampiamente evitato andando a creare il miglior titolo del franchise (fino a che non uscirà il remake del primo capitolo). Dopo che il Principe scopre che Zervan è ancora vivo, quest’ultimo attua il suo desiderio di diventare immortale e ha inizio il nuovo viaggio del nostro protagonista. Trafiggendosi col Pugnale il Visir diventa una creatura alata simile a Lunala dei Pokémon mentre i suoi soldati dei mostri di sabbia. Qualcun altro venne contaminato, il Principe.
Aspetto che aggiunge un plus a questo gioco è proprio la presenza di una controparte cattiva del protagonista. Ad Ubisoft però non bastò e creò un vero e proprio personaggio cattivo. Non ci fu solo un cambio di aspetto ma anche il gameplay ebbe un notevole cambiamento. La modalità di combattimento grazie all’uso di una frusta di metallo rendeva più piacevole giocare la versione cattiva. Si aspettava il momento in cui venisse fuori per godersela al meglio. Potremmo paragonarlo a Kingpin in Echo, aspetti che esca anche quando sai che non c’è. Forse perché prima di allora erano pochi i giochi in cui si potevano impersonare dei villain. Un gioco davvero da godersi in tranquillità con le sfide che di certo non mancano tra boss, sopravvivere quando si è cattivi (vivere consuma sabbia) e la storia con trama solida.
Non avete più scuse ora!
Non vi resta che cercarli, sono disponibili per PC e anche usati, e recuperare questi titoli prima dell’uscita del remake. Vi consigliamo anche l’ultimo titolo uscito perché ritorna alle origini ponendo il gameplay in 2D ma con grandissimi cambiamenti a livello di combattimento. Speriamo che si riparta a produrre capitoli nuovi e interessanti dato che le idee ci sono e se il livello è questo potremmo avere una nuova trilogia degna di essere ricordata.
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