È fresca l’intervista andata in onda a Belve in cui, Michele Morrone, ha sparato a zero su varie personalità dello spettacolo. Uno tra i tanti è il protagonista di questo approfondimento nonché recente volto di Benito Mussolini in M – Il figlio del secolo. Avrete già capito di chi stiamo parlando, ovviamente è Luca Marinelli. Classe 1984, nato e vissuto a Roma, è uno degli attore più richiesti degli ultimi anni. Figlio del doppiatore Eugenio Marinelli, sceglie di seguire un’altra strada per la sua carriera.
Parte nel 2003 l’inizio del suo percorso per diventare, in futuro, un attore e nel 2006 si iscrive all’Accademia nazionale d’arte drammatica. L’esordio sul piccolo schermo avviene nel 2005 con la serie Ricomincio da me e, nel 2009, consegue il diploma in Accademia. Lo squarcio da perfetto sconosciuto ad attore noto al pubblico arriva nel 2010 con il film La solitudine dei numeri primi. E questo è solo l’inizio della carriera di Luca Marinelli.
Occhi di ghiaccio che portano premi
L’attore romano ha ricevuto parecchie nomine e svariati premi per ruoli sia da protagonista che non. Con Tutti i santi giorni di Virzì ha infatti ricevuto la nomina per il David di Donatello, al Nastro d’argento e al Globo D’oro, senza però vincerli. La sua interpretazione de Lo zingaro in Lo chiamavano Jeeg robot è il ruolo per cui gli è valsa la vittoria del suo primo David di Donatello nel 2015 oltre a un Nastro d’argento e un Ciak d’oro come miglior attore non protagonista.
La Coppa Volpi come miglior interpretazione maschile la vince interpretando il ruolo di Martin Eden nel film omonimo, tratto dal romanzo di Jack London. A fianco della famosissima Charlize Theron fa il suo esordio a Hollywood nella pellicola The old guard nei panni di Niccolò di Genova. La sua bravura è riconosciuta anche dalle sorelle Giussani, creatrici di Diabolik, affidandogli il ruolo del Re del terrore. Di rilevanza è anche il suo ruolo in Le otto montagne nella parte di Pietro Guasti.
Il ruolo più difficile
Sky ha messo in piedi una serie TV difficile da far digerire al popolo italiano ma lo ha fatto con audacia e fierezza. Il ruolo del protagonista doveva essere interpretato al meglio, con un attore capace di trasmettere ogni sfaccettatura del personaggio in sé. E qui arriva il nostro Luca Marinelli il quale ha ammesso di aver avuto non poche difficoltà nel poterlo interpretare.
Stiamo parlando ovviamente del suo ruolo nei panni del fascista Benito Mussolini nella serie TV M – Il figlio del secolo. Per uno i cui nonni hanno combattuto come partigiani deve essere stato un’ardua scelta ma anche una fiamma per dargli il suo carattere nell’esecuzione. Fu proprio la nonna a spingerlo a fare quel ruolo, elogiandone poi la riuscita. La rottura della quarta parete, in alcuni casi diventati iconici, ha fatto sì che l’Italia potesse togliersi qualche alone di misticità legata all’ex dittatore.
Andando oltre il cinema e la TV
Luca Marinelli, avendo come padre un doppiatore, ha voluto provare l’ebrezza anche di questo mestiere. Gli viene affidato nel 2024 il ruolo principale di un film Disney che ha fatto la storia, uno non da poco. Il live action di Mufasa – Il re leone è ovviamente incentrato sul padre di Simba e la voce italiana è niente meno che di Luca Marinelli ovviamente. Tralasciando com’è andato il film, come doppiatore possiamo dire che se la cava bene anche così.
Un visionario del mondo videoludico, creatore di una delle saghe più amate dai giocatori, ha voluto dargli un’opportunità non da poco. La saga è Metal gear solid, il visionario è Hideo Kojima e l’opportunità è il ruolo di Neil nel secondo capitolo di Death stranding dal nome On the beach. Non il primo a ricoprire questa veste in un videogioco ma sicuramente lodevole l’essere stato scelto da uno come Kojima.
Sul set ha trovato l’amore
Oltre al suo lavoro Luca Marinelli ha trovato il tempo anche per innamorarsi e lo ha fatto proprio sul set. La miniserie Maria di Nazaret, diretta da Giacomo Campiotti, uscita nel 2012 lo ha visto vestire i panni del papà più famoso della storia. Lui fu infatti Giuseppe nella serie al fianco di Maria. Ed è proprio di Maria che si è innamorato il cui volto è di Alissa Jung, attuale compagna dell’attore romano.
Nel 2018 si sono sposati e sono stati anche recenti ospiti del podcast Supernova di Alessandro Cattelan. Qui hanno spiegato un po’ com’è la loro vita da sposati oltre a come sta andando il lavoro ultimamente. Un’intervista interessante quella di Cattelan che vi consigliamo di recuperare, se volete saperne di più in merito.
Al centro del ciclone, ingiustamente
La settimana scorsa è andata in onda una puntata di Belve della Fagnani il cui ospite si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa. L’attore Michele Morrone, dopo aver ricevuto la notorietà per il ruolo di Massimo Torricelli in 365 giorni, ha di fatto attaccato duramente alcuni volti noti del piccolo e grande schermo. Tra questi ha citato Alessandro Borghi, grande amico di Luca, e appunto il nostro Marinelli.
L’accusa è di monopolizzare il mercato passando da una produzione all’altra, come una sorta di raccomandazione. Adesso, non siamo di parte o pagati per tirare l’acqua al suo mulino, ma ci sarà un motivo se Marinelli e Borghi sono ricercati ovunque. Alcune scene di M sono diventate virali per via di un semplice ammiccamento al pubblico, per un’interpretazione che è stata di alto livello. Morrone potrebbe aver ragione oppure no, di certo non si può dire che Marinelli sia l’ultimo arrivato.
Non potevamo dimenticarci di altri suoi ruoli
La poliedricità di Luca lo ha portato a ricoprire anche Fabrizio De André nella serie del 2017 Fabrizio De André – Principe libero oppure il protagonista Cesare in Non essere cattivo. Di ruoli importanti ne ha ricoperti abbastanza e continuerà a farlo perché, diciamocelo, il talento c’è e non si può negare. Chissà se, prima o poi, arriverà anche un parte in Indiana Jones, suo personaggio preferito di sempre per il suo rapporto con il passato.
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