The Wild at Heart è la prima opera targata Moonlight Kids, software house che fa il suo debutto nel mondo videoludico con un titolo decisamente interessante. Il trailer dell’indie in questione riesce già a darci un’idea di ciò con cui avremo a che fare durante la nostra avventura, partendo con la premessa di offrirci un’esperienza variegata e ricca di misteri e rompicapi da risolvere, e ammettiamo di non essere rimasti per niente delusi sotto questo punto di vista. Entriamo subito nei dettagli della nostra recensione e addentriamoci nel magico mondo di The Wild at Heart!
La delicata storia di The Wild at Heart
La trama di The Wild at Heart riesce facilmente a colpire nella sua semplicità. Ci muoviamo nei panni del nostro protagonista appena dodicenne, Wake, che è scappato di casa per via della situazione difficile con suo padre. Prosegue il suo percorso all’interno di una foresta all’apparenza perfettamente normale, la quale in poco tempo si rivelerà essere tutt’altro. I boschi nei quali il ragazzino si è addentrato, infatti, sono in realtà un mondo parallelo a quello originario di Wake, e sono abitati da numerose creature graziose e uniche. Non fatevi ingannare dall’aspetto, però: molte di queste sono ostili, e tenteranno di colpirvi non appena ne avranno l’occasione.
All’interno della foresta in The Wild at Heart vi abitano anche dei personaggi che diventeranno nostri amici e che ci incaricheranno di un importante compito: fermare l’avanzata dei Never. Quest’ultimi sono delle creature malefiche che spuntano fuori nel buio, e che sono state confinate nel mondo dove Wake ha “casualmente” messo piede. Gli abitanti della foresta però stanno avendo grosse difficoltà a trattenere il pericolo all’interno del loro mondo, e lasciarli arrivare nel pianeta di Wake genererebbe il caos. È per questo (e anche per un altro motivo ben preciso) che hanno bisogno del ragazzino per contrastarli, ed ecco perché gli hanno permesso di accedere alla loro casa.
I problemi di Wake e quelli degli abitanti della foresta vengono affrontati quasi in parallelo, dando l’idea che il protagonista cresca man mano che progrediamo con la nostra avventura in The Wild at Heart. Il rapporto che il ragazzino ha col padre viene approfondito volta per volta tramite spezzoni di conversazione tra lui e i suoi compagni, e attraverso sogni ricorrenti che mostrano esattamente ciò che Wake prova per suo padre, ma anche il modo in cui quest’ultimo si sente nei confronti del figlio.
I personaggi di The Wild at Heart sono sufficientemente approfonditi ed è facile affezionarvici. La storia è intrigante e invoglia il giocatore a proseguire con la sua avventura, anche se c’è da dire che è molto facile immaginare il finale già dai primi momenti di gioco. Riteniamo che questo sarebbe potuto essere stato leggermente più curato, specialmente per quanto riguarda la scena di chiusura del titolo che è parsa quasi frettolosa, ma tutto sommato si tratta di un’ottima chiusura per un’opera di questo genere.
Giocando a The Wild at Heart abbiamo apprezzato particolarmente il fatto che si riesca perfettamente a percepire il tono dei personaggi che parlano, anche se lo fanno tramite delle semplici scritte. Come? Con un metodo incredibilmente semplice, ma altrettanto funzionale: cambiando la grandezza e l’animazione di determinate parole durante una conversazione. Il tutto è accompagnato da simpatici versi che vengono emessi dai personaggi, rendendo l’assenza di un doppiaggio vero e proprio un elemento del quale non se ne sente per niente il bisogno.
Un gameplay divertente che non stanca mai
Il nostro protagonista di The Wild at Heart lascerà la sua abitazione equipaggiato soltanto del suo fedele aspirapolvere costruito a mano, il Gostbuster, che lo aiuterà a proseguire nella foresta. Dopo pochi minuti di gioco, poi, veniamo introdotti anche ai Twigling, delle piccole creature magiche composte di diversi elementi, che ci seguiranno ovunque andremo.
Il modo in cui questi fattori funzionano all’interno di The Wild at Heart è molto semplice: il Gostbuster potrà essere utilizzato per attivare meccanismi e attirare a noi oggetti o Twigling. Questi ultimi, invece, possono essere lanciati contro diversi ostacoli a seconda del loro elemento per sgomberarci la strada.
All’interno di The Wild at Heart sono anche presenti vari oggetti che possiamo trovare durante il nostro cammino, che potremo utilizzare sia per la creazione di cure che per degli strumenti adibiti a facilitarci il passaggio all’interno della foresta. Nonostante i tipi di oggetti disponibili non scarseggino, li abbiamo trovati abbastanza superflui, in quanto soltanto pochissimi di questi sono davvero essenziali all’interno della nostra partita. Per il resto dei materiali, per quanto il loro scopo possa essere sensato, questi sono pressoché inutili, in quanto non si sente quasi mai davvero il bisogno di utilizzarli.
The Wild at Heart ci introduce alle meccaniche di gioco con un ritmo estremamente confortevole, dandoci la possibilità di entrare in confidenza con ciascun elemento senza sovraccaricarci di informazioni. Queste, infatti, ci vengono presentate man mano che la storia prosegue, e abbiamo tutto il tempo di cui abbiamo bisogno per imparare a sfruttarle a dovere prima di dover impararne una nuova.
Anche i puzzle sono ben variegati, aumentando man mano la difficoltà e rendendoli sempre più complessi, ma senza far frustrare il giocatore. Come già menzionato precedentemente, le nuove meccaniche vengono introdotte man mano che si prosegue e con le giuste tempistiche, e sono estremamente semplici da apprendere, per cui superare gli ostacoli di The Wild at Heart rimane un’impresa piacevole. L’unica cosa che potremmo criticare riguardo il lato tecnico riguarda alcune semplici azioni, come lanciare i Twigling o aprire la mappa, che riteniamo essere abbastanza “legnose”, le quali appesantiscono leggermente il titolo e possono rallentare la partita.
Il punto forte di The Wild at Heart: il comparto artistico magnificamente curato
Il motivo principale per il quale consiglieremmo The Wild at Heart a chiunque riguarda il suo lato artistico, che riesce a mettere assieme le proprie aspirazioni per spiccare e guadagnarsi un’identità propria. Sia la parte grafica che quella sonora vanno a braccetto l’una con l’altra, creando un’atmosfera magica e rilassante che non si vede in tante opere, e che si riconoscerebbe a un miglio di distanza. Davvero impeccabile.
La grafica fa quasi sembrare che si stia giocando in un disegno interattivo, accompagnata da animazioni buffe e sgargianti al punto giusto, le quali si adattano perfettamente con il mood di The Wild at Heart e ricordano vagamente anche il titolo Don’t Starve. I colori, poi, sono ben scelti e straordinariamente piacevoli all’occhio, e riescono a trasmettere degnamente le emozioni di determinate situazioni differenti.
La colonna sonora è un altro elemento che contribuisce a rendere The Wild at Heart un gioco degno di nota. Particolarmente gradita è la musica che possiamo sentire nei momenti di pericolo, la quale riesce a metterci davvero a incuterci timore e a farci temere per la nostra vita, anche dopo svariate ore di gioco.
Anche in tutte le altre situazioni, la musica e il comparto sonoro in generale riescono a colpire e a riscaldarci il cuore. I suoni immersivi di The Wild at Heart ci conferiscono un’esperienza unica, piacevole e rilassante, ma soprattutto riescono a farci sentire parte integrante di qualsiasi situazione del gioco non come spettatori, ma come protagonisti.
The Wild at Heart: un magico gioco indie
Vale indubbiamente la pena dare una possibilità a The Wild at Heart, e anzi, ve lo consigliamo caldamente. Il titolo vi offrirà una manciata di ore di gameplay, nelle quali sarete impegnati a risolvere puzzle, scoprire misteri e aiutare i vostri compagni nella foresta. Il tutto mentre procedete con una storia che vi incuriosirà sempre di più, facendovi diventare impazienti di vedere il finale, e con un comparto artistico che vi renderà difficile staccare gli occhi dallo schermo.
The Wild at Heart è disponibile dal 20 maggio su Steam, Xbox One e Xbox S | X al prezzo di 24.99€. Voi lo avete già acquistato? Cosa ne pensate di questa magica opera? Fateci sapere la vostra nei commenti, e se volete essere sempre aggiornati riguardo tutte le novità del mondo videoludico, seguiteci sul nostro canale Telegram e su Kaleidoverse!
The Wild at Heart è un indie decisamente degno di nota, consigliato a chiunque sia alla ricerca di un titolo rilassante e ben curato. La grafica e la colonna sonora riescono a stregare, andando ad accompagnare una storia semplice ma buona, contornata da un gameplay ricco di rompicapi variegati che non stanca mai.