Monster Hunter è per molti il gioco con il quale hanno passato gran parte della propria adolescenza. Esso ha sempre avuto la caratteristica di essere un ibrido tra un JRPG ed un gioco action. Inoltre, mischiava elementi di esplorazione con pillole di elementi di “sopravvivenza”. In un certo senso, è stato il primo vero gioco souls-like, nato molto prima di Dark Souls. Ma la portata principale del gioco era proprio la varietà di un singolo elemento che ha reso questa serie memorabile: i mostri. Questo “spin-off”, però, diventa proprio un JRPG a turni simil Pokémon, portando con sé (ed aggiungendo) elementi che arricchiscono l’esperienza di gioco. Scopriamo insieme cosa ci riserva il secondo titolo della serie di Monster Hunter Stories.
Trama di Monster Hunter Stories 2 Wings of Ruin
La storia di Monster Hunter Stories 2 Wings of Ruin comincia proprio con la migrazione dei Rathalos, un evento ancora inspiegabile per la gente del villaggio. Il protagonista, a questo punto, è destinato a prendere la pesante eredità di suo nonno, Red. Egli, infatti, era uno dei più grandi Rider (cavalcatori di mostri) del passato, e voi dovete continuare la sua dinastia. Incontrerete così Ena, una ragazza wyverniana che è a stretto contatto con i mostri wyvern, nonché vecchia amica di Red. Nonostante per lei le cose sembrano essere sempre più preoccupanti, ella ha avuto la fortuna di reincontrare il Guardian Ratha, il suo anziano “pet” protettore di tutti i Rathalos. L’anziano drago ha affidato alla ragazza wyvern un uovo di Rathalos che racchiude una creatura di devastante potenza. Il cucciolo, però, ha un unico difetto: a differenza degli altri Rathalos, non sa volare.
Nell’universo di Monster Hunter, questo cucciolo di Rathalos sarà il drago che porterà rovina nel mondo. Come dice la profezia stessa, “quando le ali si spiegheranno, porterà distruzione sulla Terra“. Quell’esemplare, infatti, è il Razewing Ratha, l’unico esemplare di Rathalos dalla potenza inaudita e l’unico che possiede le Ali della Rovina. Secondo la leggenda, suddette ali “possono portare ondate di distruzione con un solo battito“. Inoltre, dal momento della sua nascita, sono apparse delle voragini dal quale fuoriesce un’aura violastra. Ciò potrebbe far ricollegare alla migrazione dei suddetti esemplari, come molti abitanti del villaggio hanno pensato. Non tutto è perduto, però.
I “Monsties” (i mostri di grandezza, taglia e rarità minore) possono avere uno stretto collegamento con i Rider. Questi, devono dimostrano un legame indissolubile con il proprio “padrone”, per far sì che si aiutino a vicenda. Come dice Ena stessa, “ha bisogno di sapere che lo aiuterai sempre, ad ogni costo“. Proprio come un vero animale domestico, il Monstie proverà le stesse sensazioni ed emozioni del Rider di appartenenza.
Gameplay di Monster Hunter Stories 2 Wings of Ruin
Proprio come il suo prequel, Monster Hunter Stories 2 Wings of Ruin si presenta come uno strategico a turni vecchia scuola, dove vi farà cominciare la battaglia tramite incontri casuali con un mostro nelle vicinanze. Gli attacchi si alterneranno tra le varie strategie messe a disposizione, con combinazioni tutte diverse tra loro. Per esempio, si potrà attaccare in tre diverse parti del corpo del mostro che andremo ad affrontare: corpo, testa e coda, a seconda delle esigenze del giocatore. A proposito del giocatore, il giovane Rider potrà attaccare i vari nemici con praticamente tutte le armi viste finora nella serie, ognuna con una sua caratteristica. Ma non è finita qui.
Siccome siamo in Monster Hunter, non mancheranno la presenza dei mostri. Nel nostro roster, proprio come in Pokémon, i mostri potranno occupare fino ad un massimo di 6 slot, ognuno con la sua “abilità” e peculiarità. L’unica differenza è che i mostri non potranno essere catturati, ma seguiranno volontariamente il protagonista. E proprio qui, arriva il bello: le abilità dei mostri e le nostre armi avranno tre diversi tipi di attacco, dove uno contrasta l’altro, come fosse un sistema stile morra cinese. Quando si attacca, si potranno scegliere tre diversi stili di attacco, a seconda dell’esigenza: velocità, potenza e tecnica. Per farla breve, la velocità batte la potenza, la potenza batte la tecnica e la tecnica batte la velocità.
Sistema di combattimento
Non mancheranno anche i contrasti tra gli elementi dei mostri, come in ogni JRPG che si rispetti. Ogni mostro (ed armatura del personaggio) avrà caratteristiche specifiche per una battaglia in particolare. Per fare un esempio, il Gammoth è un ottimo mostro davvero coriaceo e con ottima resistenza al ghiaccio. Pertanto, però, può essere contrastato facilmente da un Rathian per via della sua propensione agli attacchi veloci ed all’elemento fuoco, principale debolezza del già citato Gammoth. Ma non è finita qui.
Come detto prima, i Monstie hanno l’alta probabilità di affezionarsi al proprio Rider e questi ultimi devono mostrare l’estrema fiducia nei loro mostri. Se tutto va a buon fine, bisogna dopodiché fare attenzione al tipo di mostro, all’armatura che abbiamo a disposizione ed al tipo di attacco che vorremmo scegliere. Quando sarà il nostro turno, potremo scegliere tra le abilità speciali “Attacco Doppio”. Ciò sarà attivabile solo se il nostro tipo di attacco contrasta quello avversario, se l’elemento è a nostro vantaggio e se il Rider ha le medesime abilità del Monstie. Se si compie una imprecisata quantità di attacchi doppi, caricherà il nostro Kingpin. Grazie al Kingpin, potremo caricare alla massima potenza con il mostro a disposizione per infliggere danni ingenti agli avversari. Inoltre, potremo avere a disposizione i “Compagni di Battaglia”, cioè un Rider con il suo Monstie (con stesso tipo di attacco ed elemento).
Siete pronti ad entrare nel maestoso mondo di Monster Hunter ma in una chiave più strategica? Se volete leggere altre anteprime di giochi mostrati in questo E3 2021, vi invitiamo a iscrivervi al nostro canale Telegram e a seguirci su Kaleidoverse.it!