Potrà sembrar strano, ma tra la miriade dei cattivi della storia dei videogiochi, nessuno eguaglia la capacità di terrorizzare di Monika, in Doki Doki Literature Club. Grazie ad un sorriso capace di illuminare qualunque stanza, coadiuvato da poteri in grado di distruggerle nello stesso istante, la Presidente del Club di Letteratura porta sullo schermo un tipo di horror poco sfruttato nell’industria. Ciò che sorprende, comunque, è la sua capacità di essere villain e personaggio amato allo stesso tempo. Qualunque fan di Doki Doki Literature Club è affascinato da Monika, quasi stuzzicato dai suoi modi perversi ma sempre pacati.
Alla base, Doki Doki Literature Club non è altro che una visual novel contraddistinta da una discreta simulazione di appuntamenti. Insomma, il lavoro svolto dal Team Salvato sembra apparentemente tranquillo e godibile. Doveste essere nuovi però. tocca avvertirvi: all’inizio vi sembrerà quasi di rivivere una di quelle storie d’amore nate nel cortile della scuola. Ma, preparatevi, perché ben presto cambierà direzione, trasformandosi in uno dei viaggi più sinistri mai intrapresi. Ed in prima linea abbiamo proprio Monika, narratrice onnisciente, quasi dea, di ciò che accade in Doki Doki Literature Club. Di fatto, è proprio la sua capacità da burattinaia a renderla spaventosa. Non si limita solo a tirare le fila dà dietro le quinte, ma arriva addirittura a modificare i file di gioco, pur di realizzare i suoi scopi. Tutto questo la pongono su un livello superiore, rispetto a tutti gli altri cattivi, in termini di puro potere a disposizione. Questa, cari lettori, è la storia della terrificante Monika.
Il terrore sconnesso di Monika
Prima degli eventi canonici, Doki Doki Literature Club offre la possibilità di rivivere la discesa agli inferi di Monika attraverso delle missioni secondarie. Apprendiamo qui come fosse una ragazza simpatica, sicura di sé e dedita alla felicità per le persone care. Ma, con gli eventi che si susseguono nella trama principale, si trasforma in qualcosa di spaventosamente intrigante. È l’unico personaggio consapevole di ciò che accade, riuscendo a comprendere tutto, portandosi quasi alla pari del giocatore stesso. Come antagonista onnisciente, è in grado di riconoscere le nostre mosse, i glitch che si verificano agli altri personaggi ed, addirittura, eventi che non sarebbero dovuti accadere. La sua conoscenza divina degli eventi di gioco è resa ancora più inquietante dai suoi poteri, che la trasformano in quella che è essenzialmente una dea invincibile.
Queste peculiarità di Monika aiutano molto Doki Doki Literature Club, il quale non a caso viene sempre recensito con giudizi altissimi. La sua capacità di controllare il gioco la porta di diritto tra l’elitè dei cattivi nei videogiochi, senz’ombra di dubbio. A riprova di questo potere, è capace di rimuovere file di personaggi a suo piacimento, cambiare le finestre di dialogo e ripristinare scenari già avvenuti. Immaginate se queste stesse capacità fossero trasferite in altri titoli, magari come Resident Evil. Nessun nemico, capo o personaggio sarebbe in grado di affrontare Monika, anche se prendessimo in considerazione antagonisti come Wesker o Eveline. Le sarebbe bastato cancellarli dall’esistenza, sfruttando le sue capacità quasi ultraterrene. In altri contesti, la Presidente sarebbe un dio terrificante, i cui poteri non possono essere compresi o contrastati.
Viene dunque facile affermare come, senza Monika, Doki Doki Literature Club non sarebbe la stessa terrificante ma intrigante avventura che è oggi. Posta in un genere focalizzato da sempre su esseri grotteschi, violenti ma affrontabili, la nostra antagonista riesce a rompere gli schemi. Il suo potere divino, correlato ad una ossessione per il controllo che accresce col passare delle ore di gioco, ci regalano un nuovo tipo di terrore videoludico, sconnesso dal resto dell’ambientazione. In un clima di apparente calma, felicità e amore, Monika rappresenta la nota imprevista, ma terribilmente funzionale all’orchestra. Giusto per darvi un’idea, potete approfondirla nella nostra guida ai finali, per ottenere quello vero sarete costretti a rimuoverla dai file di gioco. Insomma, il suo simpatico design da ragazza anime potrà ingannare i neofiti, i quali impareranno sulle proprie spalle come con la Presidente, non si può scherzare.