L’accettazione di un accordo ai diritti alla riparazione da parte di Microsoft è da contare come la prima volta per un’azienda produttrice statunitense, specie se provocata per via della pressione ricevuta dagli investitori. E probabilmente non sarà l’ultima: è da notare come anche Apple sia stata presa in causa in questo argomento, attraverso un altro diverso investitore incentrato sulla protezione dell’ambiente. Secondo il gruppo dei diritti alla riparazione no-profit chiamato As You Sow, i materiali elettronici sono tra i rifiuti più in aumento al mondo, e le emissioni prodotte dalle industrie sono al 70% relative alle fabbriche di computer.
La posizione di Microsoft verso i diritti alla riparazione
Dopo che a giugno Microsoft fu esortata, attraverso una delibera assemblare, ad analizzare i “benefici sociali e ambientali“ di rendere più facile la riparazione dei suoi dispositivi, la scorsa settimana sempre il precedentemente nominato gruppo investitore As You Sow ha raggiunto un accordo con la casa di Xbox. Microsoft infatti sembra abbia accettato di effettuare questo tipo di cambiamento, non solo attraverso lo studio su come poter rendere più accessibili le parti e le informazioni necessarie alla riparazione, ma anche dichiarando di voler provvedere a mettere in atto questi provvedimenti entro la fine del 2022. La stessa azienda aveva annunciato di voler terminare l’emissione di carbonio entro il 2030.
Adesso, Microsoft permetterà di impiegare qualcuno che investighi sull’impatto che creerebbe il consentire ai clienti i diritti alla riparazione dei dispositivi posseduti da loro stessi. Con ciò, si potranno anche determinare nuovi modi per aggiustare le console Xbox ed i tablet Surface. In più, aumenteranno anche le possibilità di accesso ai documenti di riparazione e delle parti. I risultati degli studi dovranno essere pubblicati entro maggio del 2022. Ma portare avanti questo tipo di cambiamento risulterà in sfide alquanto complesse.
Microsoft fa infatti parte di gruppi lobby contrarie alla politica del diritto di riparazione, tra cui la Entertaiment Software Association, che considera questo tipo di diritto un potenziale rischio per la sicurezza e prevenzione di pirateria, e che le richieste dei sostenitori usino a sproposito la legislazione ambientale, dato che si parla di console. Vedremo che tipo di scoperte tirerà fuori Microsoft; intanto, rimanete sul nostro sito Kaleidoverse per altri articoli inerenti il mondo dei videogiochi, ed unitevi al nostro canale Telegram.