Allo scopo di riuscire a comprendere la relazione che sussiste tra TikTok e la musica, voglio proporvi due strade diverse. Per quanto concerne la prima, credo sia palese come l’applicazione banalizzi qualunque canzone di qualità, riducendola a semplici balli realizzati da adolescenti, magari con uno sfondo anche totalmente fuori contesto. Quando percepiamo un pezzo che si avvicina particolarmente ai nostri gusti, o capaci di assumere un significato profondo nei nostri confronti, risulta quasi snervante vederle relegate a meri mezzucci per incentivare delle danze di TikTok. Ciò implica come nel momento in cui essa assume il ruolo di TikTok Material, gran parte del significato viene praticamente cancellato, lasciando solo una clip di quindici secondi che fa riferimento, nella maggior parte dei casi, alla parte più memorabile. Vien facile dunque constatare come questo possa apparire irrispettoso per noi, per l’artista e nei confronti della canzone stessa, che viene snaturata senza possibilità di appello.
Ora, prima di partire in quarta per la realizzazione di un TikTok nel quale lanciate il telefonino fuori dalla finestra a causa dell’applicazione stessa, vi introduco i concetti che generano l’altra strada. Molti, moltissimi artisti meno noti hanno beneficiato della rapida trazione data dal flusso di persone che scorrono giornalmente video su video nella propria home. Ciò implica come la piattaforma social sia stata una rampa di lancio dall’inestimabile valore per quei musicisti non famosi ma desiderosi di diffondere la propria musica a chiunque, senza bisogno di mille dettami burocratici o peggio ancora, sperando di esplodere via radio. Grazie al ritmo frenetico di TikTok invece, sono stati in grado di giungere all’orecchio di chiunque fosse disposto ad ascoltarla, anche se per soli 16 secondi. Una volta che il popolo social inizia ad apprezzare i loro lavori, indovinate un po’ cosa succede? Esatto, sono gli artisti stessi a guadagnare seguaci su seguaci, aumentando le loro entrate, portandoli dunque a poter proseguire e progredire nel proprio mestiere. Tutto ciò concede non solo una ventata d’aria fresca in quella nicchia sempre più monotona del mainstream, ma fornisce anche alcuni ingredienti freschi utili a ispirare nuovi stili, mix, collaborazioni e sempre più musica. Il che, infondo, dovrebbe essere ciò che ci interessa, no?
L’inconscio corrotto da TikTok
Il cruccio della questione secondo la quale TikTok stia / avrebbe rovinato la musica risiede nel come alcuni suoni o brevi clip di una canzone diventino popolari in base a quanti utenti creano contenuti utilizzandoli, donando al pezzo sempre più visibilità. Colui che scorre per la home, invece, ascolterà lo stesso brano anche cinque volte in altrettanti video in un intervallo dalla stessa durata, specialmente qualora la canzone dovesse essere associata a una tendenza o a un ballo che in quel periodo è molto diffuso, donandole un’esposizione impossibile da ottenere su qualsiasi altra piattaforma. Riscosso questo successo, queste iniziano a scalare rapidamente le classifiche di streaming, cadendo però anche nell’insignificanza altrettanto velocemente.
TikTok sta creando una generazione di meraviglie con un solo colpo. Pochi artisti sono stati in grado di stabilire carriere oltre i loro successi ottenuti sul social. È vero, la celebrità può sopraggiungere rapidamente, ma si troveranno a dover fare a pugni per mantenere il proprio posto tra gli eletti, mentre altre mille tendenze vanno e vengono anche a distanza di giorni. Ciò è probabilmente dovuto a come questi autori non hanno avuto modo di sviluppare una base di fan duratura che continuerà ad ascoltarli, a prescindere dal successo più o meno virale che otterrà la loro prossima canzone.
TikTok costringe inconsciamente il suo pubblico a giudicare, spesso, ciò che stanno ascoltando più in base all’estetica visiva di ciò che sfrutta il pezzo, rispetto a come suona nell’effettivo. Di conseguenza la piattaforma annulla la genuinità della musica, andando a distorcere il modo in cui la percepiamo. Le canzoni create semplicemente per TikTok mancano della creatività tipicamente richiesta ai cantautori per non far decadere l’interesse di chi ascolta prima che il pezzo termini. Nell’era pre – piattaforma, l’artista per realizzare un brano degno di nota aveva l’obbligo di essere creativo con testi, composizione e armonie per concepire un potenziale successo pop. Ora, hanno solo bisogno di creare un pezzo con soli 15 secondi piacevoli all’orecchio. Punti bonus, qualora si dovesse poter ballare sulla melodia. Questa nuova ondata di musica ha corrotto l’integrità storica dell’industria stessa. Gli utenti regolari di TikTok sarebbero in grado di riconoscere la stragrande maggioranza delle canzoni che popolano le classifiche pop, riuscendo anche a comprendere la tendenza che ne sussegue. A causa della connessione intrinseca tra video e audio, l’app ha creato la necessità di ottenere un’approvazione immediata da parte di chi vede e ascolta. Magari artisti eccellenti finiscono con l’essere ignorati nel momento in cui la loro canzone non è ballabile, venendo preferiti ad altri in grado di soddisfare il bisogno fondamentale dell’utente TikTok di ottenere tutto ciò che stanno cercando, in soli 15 secondi. Noi vi ringraziamo per l’attenzione, rimandandovi a Kaleidoverse e al nostro canale Telegram per rimanere sempre aggiornati.