Sono oramai passati anni dalla fine de I Soprano. La serie televisiva è diventata culto, non solo grazie al suo chiacchieratissimo finale, e dopo più di 13 anni dalla fine della serie è finalmente arrivato a noi un prequel. I molti santi del New Jersey è infatti un film che va a fare da precursore per la serie televisiva ma con il titolo di “prequel” per un’opera così importante viene anche un peso non indifferente. Può la pellicola reggere il confronto? E soprattutto, può anche essere un lungometraggio godibile da chi non ha conoscenze della serie? Abbiamo avuto modo di vedere il film in anteprima, e possiamo rispondere alle vostre domande.
La storia di I molti santi del New Jersey
I molti santi del New Jersey è ambientato nel 1967, ben tre decenni prima degli eventi de I Soprano. La storia va a concentrarsi principalmente sul personaggio di Richard Moltisanti, detto Dickie. Durante quegli anni, nel Newark ci furono diversi scontri che coinvolsero la popolazione afroamericana contro le forze di polizia. La storia dell’opera si muove proprio con queste rivolte sullo sfondo. Gli scontri vengono utilizzati per andare anche a sottolineare lo scontro tra la comunità italoamericana e quella afroamericana, ma ovviamente il film non si concentra soltanto sul questo, andando ad approfondire anche Dickie e tutto il resto della famiglia.
Ovviamente, nonostante Dickie sia all’effettivo il cuore pulsante del film, che fa muovere la trama, è chiaro come molto dell’interesse sia anche nel personaggio del giovane Tony Soprano. Vediamo nella pellicola quelli che sono essenzialmente i primi momenti di Tony, anche se non legati alla vita criminale della sua famiglia. La vita del ragazzo è correlata a quella dello zio, e gli avvenimenti importanti che vanno a toccare Dickie andranno anche a loro volta ad influenzare il giovane, prima di arrivare alla conclusione.
Un prequel per tutti
Nonostante I molti santi del New Jersey sia dichiaratamente un prequel de I Soprano, il film è stato pensato per essere godibile dalla fetta più larga possibile di pubblico. Le citazioni alla serie non sono esplicite fino a rendere assolutamente necessaria la visione per potersi godere la pellicola. Certo, ovviamente conoscere gli avvenimenti raccontati nelle sei stagioni va ad arricchire la visione, andando a riconoscere personaggi che saranno importanti in futuro, e in maniera più diretta, sapendo dove andranno a finire tutti quanti ma, come già detto, la visione non è assolutamente necessaria. I molti santi del New Jersey riesce quindi a tenersi in piedi nonostante il pesante fardello portato sulle spalle.
L’opera rappresenta un gangster movie che risulta interessante, senza andare troppo a ricalcare i grandi del genere, ma comunque andando a renderne omaggio. Non si raggiungono le vette toccate dai più grandi titoli di genere, sicuramente, ma la visione rimane comunque perfettamente godibile. Una via di mezzo, che potrebbe andare a danneggiare il film negli occhi di alcuni spettatori. Come antitcipato nell’introduzione, visto il peso di essere un prequel de I Soprano, forse i più esigenti potrebbero rimanere delusi, e chi voleva una storia solamente dedicata alle origini di Tony di sicuro dovrà aspettare ancora.
Un ampio cast
Il cast è decisamente ricco di nomi importanti, e qualche nuova rivelazione, partendo da Alessandro Nivola, nel ruolo del protagonista del film, Dickie. Nivola riesce ad essere abbastanza carismatico, rendendo un personaggio che commette atti imperdonabili piacevole da seguire e da vedere. Di sicuro non una pellicola che punta a rendere il proprio protagonista completamente sgradevole agli occhi dello spettatore, nonostante esso non sia una brava persona. Il resto del cast è pieno di grandi nomi, come John Berntal e Corey Stoll, andando a toccare anche leggende del genere, come Ray Liotta. Ma un breve appunto va fatto anche sull’attore che interpreta il giovane Tony Soprano.
Il ruolo di Tony è andato a Michael Gandolfini, figlio di James Gandolfini, interprete di Tony nella serie televisiva. Ovviamente uno dei fattori principali che hanno portato alla scelta è la somiglianza tra i due, ma non è da ignorare la performance del ragazzo. Nonostante sia alle prime armi, la recitazione di Michael non risulta per niente forzata, andando a rendere le scene in cui appare godibili e interessanti. Sicuramente non è una performance impeccabile, forse anche per la mancanza di esperienza del ragazzo, ma decisamente godibile, che non sfigura di fianco ad altri attori ben più navigati.
I molti santi del New Jersey e tutto il resto
Parlando di tutto il resto che va a comporre la pellicola, la produzione è decisamente di qualità. Gli ambienti sono riprodotti bene, e risultano interessanti e verosimili. Il film è ambientato negli anni sessanta, ed è chiaro anche solo ad una veloce occhiata. Un ottimo lavoro per costumi e set, che va a complementare una buona regia, che non riesce chiaramente ad arrivare al livello di altri mostri sacri del genere, rimanendo molto lontana da essi. Ma la regia di Alan Taylor non sfigura troppo, risultando godibile, anche se forse un po’ troppo anonima.
Una buona scelta di musiche, che vanno ad accompagnare alla perfezione le scene. Da momenti di tensione, a momenti più calmi, il comparto sonoro del film non sfigura decisamente. Tutto sommato, la produzione tecnica del film è buona, non eccellendo in nessun ambito, ma mantenendosi ben sopra la sufficienza, risultando perfettamente godibile. Forse la scelta migliore, per evitare il confronto con il pesante fardello lasciato dalla serie che lo precede, di cui Alan Taylor ha anche diretto qualche episodio.
Le nostre conclusioni
I molti santi del New Jersey è un buon film, tutto sommato. Chiaramente il peso di essere un prequel per I Soprano si è fatto sentire, ma non risulta troppo pesante. Non rende la visione delle sei stagioni necessaria, ma fa sì che queste siano un buon modo per godersi di più le due ore circa di azione vista a schermo. Forse non la pellicola più consigliata da andare a vedere per passare una serata in sala, ma chiaramente una buona visione, che non delude, sempre a patto che le aspettative dello spettatore non siano troppo alte.
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I molti santi del New Jersey è un buon gangster movie, che non raggiunge le vette del genere. Il film risulta perfettamente godibile anche non avendo visto I Soprano, allargando il campo di pubblico e non rendendolo un semplice prequel che necessita di conoscere a menadito tutta la storia della serie per poter essere visto, ma che sicuramente verrà apprezzato al meglio se si è vista la serie prima del film.