Il Giappone è sempre più al centro del mirino per Hollywood. Negli ultimi anni, è impossibile non trovarsi davanti a notizie su notizie di adattamenti di anime in live-action, e nonostante spesso e volentieri questi finiscano per essere adattamenti solo nel nome, o prodotti di qualità quantomeno altalenante, vedere il risultato rimane sempre interessante. L’ultima di queste trasposizioni vedrà la luce su Netflix proprio in questi giorni, dopo mesi di anticipazioni e discussioni; si tratta di Cowboy Bebop, adattamento dell’omonimo anime, uscito per la prima volta alla fine degli anni ’90. Sarà riuscita la serie di André Nemec nel portare un prodotto che sarà apprezzato sia da fan di vecchia data che dai nuovi arrivati? Lo scopriremo in questa recensione senza spoiler.
Asteroid Blues
Cowboy Bebop è una serie molto particolare nel panorama anime. Diventata oramai una serie culto tra le più amate dagli appassionati, era solo questione di tempo prima che questa venisse approcciata da una produzione occidentale per provare a portare il prodotto al resto del pubblico. Spesso non è facile però andare a ripetere ciò che rendeva una serie appassionante in originale, e questo è sicuramente uno di quei casi. La serie animata era un prodotto affascinante che è andato oltre il suo scopo iniziale, divenendo effettivamente un’opera di culto ancora oggi apprezzata e citata dagli appassionati come una delle migliori serie animate nel panorama mondiale.
Cercare di andare a seguire queste orme non era sicuramente un compito facile per la serie Netflix, nella quale André Nemec si è occupato dell’adattamento della serie animata. Purtroppo, il prodotto finale non riesce sicuramente a riprendere gli elementi che andavano a rendere così affascinante l’opera originale. Mentre la storia segue bene o male gli stessi punti, è chiaro come le differenze tra i due prodotti siano fin troppo grandi per rendere l’adattamento qualcosa che riesca a funzionare al meglio.
Alti e bassi di produzione
Uno dei primi problemi dell’adattamento di Cowboy Bebop ricade sicuramente sulla produzione della serie. Mentre un prodotto animato può chiaramente permettersi di avere scene ambientate nello spazio, andando a sfruttare al massimo l’ambientazione, per un prodotto live-action questo risulta molto più complicato. Il costo necessario per riprodurre inseguimenti spaziali, o semplicemente alcuni dei set visti nella controparte animata è molto più elevato. Forse le restrizioni di budget sono state tali da non permettere di riprodurre al meglio ciò che si stava adattando, ma il risultato finale si nota, e non in senso positivo. Certamente non si tratta di un prodotto totalmente scadente, ma non siamo al livello di grandi produzioni, enormi blockbuster con budget quasi illimitati, o più semplicemente a un prodotto animato.
Uno degli elementi che non hanno troppo risentito dal passaggio da animazione a live-action sono invece i costumi. Mentre per Spike la trasposizione è stata praticamente identica, portando su schermo perfettamente il personaggio visto nella seire, anche i personaggi che hanno subito più cambiamenti risultano, per la maggior parte, ben fatti. Sicuramente uno dei punti di discussione nell’adattamento, il look di Faye risulta in fin dei conti ben fatto, risultando comunque buono su schermo. Stesso discorso per Jet, ma purtroppo, la produzione non è riuscita a fare miracoli, e alcuni dei personaggi possono risultare decisamente meno convincenti. Forse, il problema maggiore sta proprio nel principale antagonista della serie, Vicious. Il look tenebroso dell’antagonista non funziona al meglio in live-action, sicuramente un peccato, che non fa favori alla produzione.
Cowboy Bebop in breve
Uno dei principali problemi dell’adattamento, sta proprio nell’essere un adattamento. Quando i punti migliori della serie tv che è stata prodotta sono quelli che non vanno a richiamare direttamente il prodotto originale, viene da chiedersi se fosse davvero necessario andare ad adattare una serie così ben vista dai fan. I richiami alla serie animata sono molti, e non sempre ben fatti. Le musiche, il jazz iconico che rende unica la colonna sonora dell’anime, inclusa la sigla della serie, sembrano inserite quasi per andare a segnare un punto di una lista di necessità per un adattamento di Cowboy Bebop. Gli scontri sono altalenanti, alcuni ben fatti, altri che risentono della limitazione della produzione e del budget. Il mix di armi e arti marziali non risulta sempre ben fatto. Ma forse, i punti di adattamento peggiori sono proprio quelli che riguardano la storia.
La storia non riesce effettivamente ad appassionare come quella della serie animata. L’adattamento non è perfetto, con qualche differenza, necessaria sicuramente. Non sempre i prodotti che adattano per filo e per segno una serie animata riescono a funzionare, quindi dei cambiamenti erano sicuramente da aspettarsi; gli episodi della serie Netflix cercano di andare a ricreare ciò che visto nella serie animata. Una trama verticale per ogni episodio, con uno sfondo di trama orizzontale, che cerca di muoversi nella stessa direzione dell’originale. Ma nonostante i cambi fossero necessari, vuoi per adattare il tutto, come per lasciare una possibilità per eventuali sequel, spesso e volentieri risultano poco funzionanti, o perlomeno, poco funzionanti in un prodotto live-action.
Conclusioni sull’adattamento di Cowboy Bebop
In conclusione, Cowboy Bebop funziona come adattamento e come serie in generale? La risposta non è perfettamente facile. Come adattamento va a portare tutti gli elementi che rendevano l’anime unico e appassionante, rendendolo un prodotto di culto, sul nostro schermo in live-action. Ma riuscire a portare questi elementi in live-action, purtroppo non significa avere necessariamente un buon adattamento. I pezzi del puzzle sono tutti sul tavolo, ma metterli in ordine per formare l’immagine completa è un passo in più, un qualcosa che a questa produzione Netflix manca.
Alla fine dei conti, la serie non è terribile, sicuramente, e potrebbe risultare anche a tratti divertente, ma per quale motivo andare a consigliarla a qualcuno, soprattutto tenendo in considerazione il fatto che nel catalogo Netflix è presente l’anime originale? L’adattamento in live-action non fa favori alla serie, non va a dare nulla che la serie animata non riusciva già a offrire, anche meglio. Sicuramente non il prodotto che molti speravano sarebbe stato, non riuscendo a ricreare ciò che rendeva incredibile l’originale per molti appassionati.
Cowboy Bebop sarà disponibile su Netflix dal 19 novembre 2021. Per guardarlo sarà necessario solo il normale abbonamento al servizio di streaming per avere tutti e 10 gli episodi subito disponibili. Continuate a seguirci sul nostro canale Telegram, sempre aggiornato con tutti gli articoli pubblicati sul sito, oppure potete lasciare un like ai nostri social, aggiornati con tutte le notizie più interessanti della settimana!
Cowboy Bebop non riesce a brillare abbastanza per superare, o anche solo eguagliare l'anime originale da cui è stata tratta questa serie. La produzione è altalenante, e la storia non riesce ad essere appassionante come l'originale. Sicuramente difficile da consigliare più dell'anime, ancora presente nel catalogo Netflix.