La prima volta che siamo stati trasportati nel quasi fiabesco mondo di Stacy e Margaret era nel 2018, con Nei panni di una principessa. A primo acchito mi sembrò di tornare indietro nel tempo, alla mia infanzia, dato che la trama del primo film mi ricordava molto quella del film di Barbie: la principessa e la povera. Infatti le vicende ruotano intorno ad un’aspirante pasticciera di Chicago, e una contessa del regno di Montenaro, che condividono lo stesso aspetto. Per una serie di circostanze le due si incontrano, e decidono di scambiarsi per qualche giorno al fine di capire realmente se stesse all’interno di un contesto differente dalla loro solita quotidianità. Ciò che inizia per pura curiosità si trasforma lentamente in una sincera affezione reciproca fra Stasy ed il promesso sposo della duchessa, il principe Edward, e fra il migliore amico della ragazza di New York e la Lady.
Due anni più tardi, nel 2020, abbiamo il sequel Nei panni di una principessa: ci risiamo, dove l’attenzione è posta maggiormente sulla duchessa di Montenaro, che si appresta a diventare la futura regina del regno. Prima della successione però, la sua ormai migliore amica Stacy, si rende conto di dover fare qualcosa per cercare di riavvicinare Kevin alla Lady, che a causa di varie circostanze si erano allontanati. Così le propone un nuovo switch per aiutare i due a ricucire il loro rapporto. In questo secondo arco narrativo, ci viene proposta una sceneggiatura ed un andamento molto simile al primo progetto. Infatti anche a livello di cast ritroviamo gli stessi attori, con l’aggiunta di un personaggio, la cugina di Margaret, Fiona che rappresenta l’unico dettaglio più frizzantino ad una storia già rodata.
Nei panni di una principessa 3
Siamo di nuovo in quel periodo dell’anno, in cui non si fa altro che fare il conto alla rovescia in attesa del 25 dicembre. Per sottolinearci l’avvicinamento a tale data, Netflix ci aiuta proponendoci una serie di film, tra cui l’atteso, Nei panni di una principessa 3: inseguendo la stella. L’opera è diretta da Mike Rohl e scritta da Robin Bernheim Burger. Ancora una volta vedremo l’attrice Vanessa Hudgens intrepretare ben tre ruoli differenti, con grande simpatia e bravura. L’ambientazione è sempre il quasi etereo regno di Montenaro, che con i suoi scenari natalizi ci trasporta immediatamente in un’atmosfera festiva. A differenza del precedente film della saga, dove l’andatura della storia era abbastanza palesata e monotona, questa volta l’obiettivo dei creatori è quello di scombussolare le carte in tavola. Le caratteristiche principali come lo scambio fra le tre protagoniste e l’elemento romantico naturalmente restano invariate, ma non mancheranno le sorprese.
Le avventure iniziano con un evento molto importante, infatti la regina Margaret e la principessa Stacy sono le responsabili di un importante festival internazionale di Natale. Per quest’occasione il Vaticano concede loro in prestito la Stella della Pace, un cimelio di inestimabile valore appartenuto a San Nicola, e trasportata da un emissario speciale, il cardinale Amoah. All’arrivo, la preziosa reliquia viene subito spostata in un caveau sotto stretta sorveglianza, dove resterà fino alla Vigilia, quando dovrà essere posta sulla cima dell’albero, per l’accensione delle luci. Insomma un avvenimento di importanza storica, che attirerà l’attenzione di moltissime persone, forse anche troppe. In un clima armonioso e carico di aspettative, improvvisamente un evento sconvolge tutto. Riusciranno da soli i nostri protagonisti a risolvere la situazione? Beh come si suol dire, a mali estremi, estremi rimedi, e in questo caso la soluzione ha un nome: Lady Fiona Pembroke.
Cast e personaggi
Per lo più il cast è costituito dagli stessi attori che abbiamo già incontrato nelle precedenti trasposizioni. Abbiamo però anche delle new entry, perciò facciamo un excursus fra i personaggi:
- La Regina Margaret, interpretata da Vanessa Hudgens, è la rappresentazione dell’ideale di sovrano. Sempre posata ed elegante, ogni suo movimento è espressione di finezza e charme. Ha un carattere gentile, volta a vedere sempre il lato positivo delle persone. Anche nelle situazioni più disparate, non perde mai la sua compostezza, rendendola così un’ottima regina, amata e rispettata da tutti.
- La Principessa Stacy, rappresentata sempre dalla Hudgens, è una ragazza come molte, che però si prodiga molto per le persone a lei care, con passione e dedizione. Un’amica perfetta sulla quale poter sempre contare, ed una moglie affettuosa.
- Il Principe Edward (Sam Palladio), è un personaggio particolare. Il suo modo di essere così pacato e sobrio, riconducibile ad un’epoca passata, risulta quasi in contrapposizione con la realtà moderna, rendendolo amabile e simpatico.
- Kevin (Nick Sagar), è un uomo dolce e presente, ed un padre amorevole. Funge da grande sostegno per l’intera famiglia, immergendosi completamente nel suo nuovo ruolo di marito e re di Montenaro.
- Fiona Pembroke, ebbene sì anche in questo caso l’attrice è Vanessa, è sicuramente l’emblema del film. Tutto di lei è un ostentazione di vanità e superiorità, accompagnato da irriverenza e spregiudicatezza. Incurante del pensiero altrui, fa sempre e solo ciò che desidera. In realtà però, ha molto altro da dire, nasconde in se grandi insicurezze e paure. Infatti, ogni qual volta si rende conto di tenere a qualcuno, piuttosto che affrontare i propri sentimenti, tende a scappare.
- Reggie e Mindy, rispettivamente Ricky Norwood e Florence Hall, sono il team Rocket di Fiona, due aiutanti davvero coloriti e simpatici, e l’assisteranno anche questa volta.
- Peter Maxwell, Remy Hii, un ex dipendete dell’Interpol, legato fin dall’infanzia con Lady Pembroke. Il suo personaggio è un mix fra James Bond, e Lupin III, intelligente, bello e con tutti i mezzi necessari per scovare ogni informazione utile al raggiungimento del suo scopo.
- Bianca Pembroke (Amanda Donoho), è la mamma di Fiona, e ricopre un ruolo molto importante, sia per lo sviluppo caratteriale della figlia, ma anche ai fini della trama.
- Hunter Cunard (Will Kemp), un imprenditore amante di reliquie antiche e di valore, che costituirà l’antagonista della storia.
Il dinamismo del film
Con i primi due film della saga, abbiamo avuto modo di conoscere ed approfondire le realtà di Stacy e Margaret. Questa volta il focus sarà incentrato sulla storia e l’evoluzione di Fiona. Grazie al carattere di Lady Pembroke, che è completamente diverso dalle prime due, anche il lungometraggio acquisisce innovazione e brio. Possiamo affermare che, rispetto ai percorsi già rodati precedentemente, questa volta è il dinamismo a fare da padrone. Misteri da risolvere, passione e umorismo, per approdare in qualcosa di nuovo ed inaspettato. Naturalmente non mancherà una bella storia d’amore, però meno sdolcinata e più improntata all’azione, quasi alla Bonnie e Clyde.
Ma c’è anche dell’altro. Infatti ciò che segna il vero distacco dai primi due lavori è il modo in cui si affronta una tematica nuova, data dall’altra facciata del Natale, che non sempre è sinonimo di felicità. Durante le festività spesso le nostre emozioni vengono amplificate, sia in positivo che in negativo. Alle volte le circostanze della vita, ci portano a sentirci soli, sentimento che proprio in questi periodi dell’anno, tende a enfatizzarsi e irradiarsi fino quasi a prendere il possesso del proprio cuore, creando grande sofferenza. La realtà è che, sebbene il Natale sia sinonimo di famiglia, non sempre quest’ultime sono perfette come quelle della Mulino Bianco. Capitano anche dei momenti di insofferenza, di incomprensione in cui magari un figlio può sentirsi trascurato e non sufficientemente amato dai propri genitori. Eppure essere mamma e papà non è facile, spesso ci si dimentica che pur ricoprendo tale ruolo, non si diventa super eroi, ma si rimane sempre una semplice donna e un semplice uomo, che come tali possono fare errori. Ma la vera magia del Natale risiede nel riuscire a perdonare e donare di nuovo, anche a chi ci ha ferito, il nostro amore.
Le conclusioni su Nei panni di una principessa 3
Nei panni di una principessa 3 si presenta come la classica commedia romantica del periodo natalizio. Sono stati apportati dei cambiamenti, anche tecnici, rispetto ai precedenti film. Infatti è stato rimpolpato il cast, e le vicende sono state movimentate in modo quasi inverosimile, ma in effetti l’improbabilità è una caratteristica ricorrente. Avendo seguito la saga dal principio, ho trovato quest’ultimo lavoro più fresco e divertente, non ci sono momenti di stallo o di noia. Inoltre c’è l’introduzione di una tipologia differente di coppia non eccessivamente smielata, ma caratterizzata da una positiva carica di passione. L’unico contro che mi viene da esporre è la scarsa panoramica dei suntuosi set e ambientazioni. La cosa che invece mi è piaciuta di più è una sana riflessione che scaturisce dalla visione della pellicola. Per quanto una persona possa soffrire per delle mancanze o delle assenze altrui, portare rancore è controproducente. Più ci si chiude in se stessi, più la paura di legarsi realmente a qualcuno aumenta. Ma gli esseri umani non sono fatti per essere isolati, ragion per cui dovremmo essere tutti un pò più coraggiosi, perché ciò che ci dovrebbe accumunare non dovrebbe essere il timore, ma la facoltà di amare e perdonare. A mio parere, nei panni di una principessa 3, è una commedia romantica, divertente ma anche esortativa e piacevole, ottima per condividere una serata diversa in famiglia. Voi che ne pensate? Continuate a seguirci sul nostro sito Kaleidoverse ed iscrivetevi ai nostri canali Telegram e YouTube, per non perdervi tanti articoli interessati di ogni genere.
Approda su Netflix il terzo film della saga Nei panni di una principessa che vede l'attrice Vanessa Hudgens come protagonista indiscussa. Anche questa volta si troverà ad impersonare ben ruoli diversi, con simpatia e bravura. Il lungometraggio si presenta come la classica commedia romantica natalizia, però a differenza delle precedenti trasposizioni, la trama si sviluppa in modo più dinamico e frizzantino. Perfetto per una serata diversa da passare in famiglia.