Direi che me la sono andata a cercare. Solamente una settimana fa, commentando la allora nuova puntata di Grey’s Anatomy, mi sono lamentata di un’assenza di suspense nella nuova stagione della serie; evidentemente qualcuno mi ha ascoltato, perché la puntata di cui parleremo oggi, Grey’s Anatomy 18×05, è davvero ricca di avvenimenti, alcuni dei quali molto toccanti. Sfortunatamente non è tutto oro ciò che luccica, perché se da una parte questo episodio è stato molto emozionante, dall’altro ha evidenziato quello che per me è il più grande difetto di questa serie: l’infantilità dei personaggi. Addentriamoci quindi in un nuovo commento, naturalmente privo di spoiler, sugli avvenimenti della settimana al Grey-Sloan Memorial Hospital.
Grey’s Anatomy 18×05: Boom
Ci sono parecchie storyline da seguire nella puntata di oggi, ma proviamo a procedere con ordine. Un cavo elettrico è esploso. In ospedale stanno arrivando varie vittime di questo avvenimento, tra cui anche alcuni pompieri che erano sul posto per aiutare – colpiti da una seconda esplosione. I vigili del fuoco di cui sto parlando naturalmente fanno parte della squadra di Ben ma, ahimè, uno di loro non ce l’ha fatta; le emozioni che accompagneranno questo arco narrativo sono davvero forti e faccio tanti complimenti a Chandra Wilson per le sue doti recitative. Nel frattempo, volete che un esplosione non faccia tornare i sintomi di disturbo da stress post-traumatico a Owen Hunt?
La puntata di Grey’s Anatomy 18×05 non ci fa respirare neppure per un secondo. Oltre al contesto di quest’esplosione e le conseguenze sui nostri personaggi, continueremo a seguire la storyline della sorella di Owen, il cui figlio deve essere operato, nonché quella di Meredith, la quale ha chiesto a un suo collega, da noi tanto odiato quanto amato, di aiutarla nella sua lotta per rivoluzionare la medicina curando il Parkinson. Naturalmente sto parlando di Tom, un altro grande ritorno.
Il ritorno di Peter Pan
Se i primi avvenimenti a cui ho accennato, collegati all’esplosione, sono secondo me stati portati avanti in modo superbo, lo stesso non si può dire per gli altri due. La storia che segue i pompieri, alle prese con la morte del proprio collega, è molto toccante e riescono tutti a far percepire il legame umano e di profonda amicizia esistente tra loro. Al contempo, il modo in cui Owen dovrà affrontare il suo passato trauma per lavorare al meglio – sebbene all’inizio sembri un po’ ridicolo visto quanto è evidente che dovrebbe solo allontanarsi dall’spedale – ha una risoluzione a mio avviso ottima e che trasmette un certo grado di maturità, altruismo ed empatia del personaggio.
Le altre due storyline rappresentano tutto ciò che dopo 17 anni passati a seguire uno show televisivo non è più tollerabile. Partiamo da Megan, la quale dovrà assistere il figlio nell’intervento. Ho trovato a dir poco ridicolo il fatto che, essendo lei legata a tutti nell’ospedale, riesca a sfruttare ciò per entrare in sala operatoria solo per poter accarezzare la testa del figlio durante l’operazione e, ad un certo punto, cantare per lui. Il protocollo dov’è? Se durante l’intervento succedesse qualcosa di grave credete davvero che lei starebbe calma? Per non parlare dei medici, che invece di concentrarsi pienamente sul paziente dovranno mettersi a consolare la donna. Non è una questione di etica: le regole esistono per un motivo e dopo diciassette stagioni passate ad infrangerle dei medici di almeno quarant’anni dovrebbero rendersene conto.
Allo stesso modo è ridicola la storia di Tom. Il neurochirurgo dovrebbe, come già detto, assistere Meredith nella ricerca contro il Parkinson, ma l’uomo che deve essere operato, invece di considerare la bravura del medico e l’importanza di avere un personale più che preparato per una ricerca scientifica a dir poco rivoluzionaria… fa i capricci. A causa di un problema personale che ha con il medico, infatti, lo vuole fuori dal suo personale; a dir poco un bambino. Insomma, la puntata di Grey’s Anatomy 18×05 tocca vette altissime e precipizi molto profondi, ma personalmente considero molto più i lati negativi perché, ripeto, dopo diciassette stagioni i personaggi non hanno il diritto di comportarsi come se fossero alle prime armi. Se non avete ancora visto la puntata vi ricordo che è disponibile sulla piattaforma Disney+ e, sperando come sempre che concordiate con quanto detto, siete invitati a non perdere alcuna novità del mondo cinematografico seguendoci sul nostro sito Kaleidoverse e unendovi al nostro canale Telegram.