Quando nel 2017 uscì Esecutori Fusione, nessuno pensava che Aleister l’Invocatore sarebbe diventata una carta così popolare nel giro di così poco tempo. Ma la sua versatilità e la sua capacità di adattarsi ad ogni deck che non necessiti di evocazioni normali lo ha reso una delle carte più giocate di sempre. Ma oggi non siamo qui per parlare del suo valore competitivo, bensì della sua storia.
Perché Aleister è uno dei personaggi più interessanti della lore secondaria di Yu-Gi-Oh! integrato in una narrazione che va avanti da molti anni prima della sua uscita. In questo e nei prossimi articoli approfondiremo la storia di tre amici separati per sempre dalle loro diverse ideologie. E discuteremo della sete di conoscenza di un ragazzino, cresciuto in un uomo, il cui unico scopo era donare agli uomini un mondo migliore. Ma la strada per l’inferno, lo sappiamo bene, è costellata di buone intenzioni.
Aleister Crowley nella realtà, il fondatore dell’occultismo
Il nome del personaggio è palesemente ispirato a quello di Aleister Crowley, pseudonimo di Edward Alexander Crowley, scrittore ed esoterista britannico. Aleister nacque a Leamington nel 1875, in un contesto fortemente religioso e bigotto. Dopo la morte del padre a 12 anni cominciò ad allontanarsi sempre di più dalla religione e cominciò ad interessarsi a studi esoterici, al punto che la madre iniziò a chiamarlo “la Bestia” in riferimento all’Apocalisse di Giovanni.
Lo scrittore fondò una sua personale religione, chiamata Thelema, i cui fondamenti sono descritti in un libro chiamato “Il libro della Legge“. Egli si professava il profeta di una nuova era, contattato dall’entità Aiwass per scrivere il suo testo sacro. La prima “chiesa” della sua religione fu fondata a Cefalù, in provincia di Palermo. Ad oggi Aleister viene considerato uno dei più grandi fondatori dell’esoterismo, ed estremamente importante per tutte questi movimenti.
Crowley, il giovane accademico che cercava sapere
Vi era un tempo un giovane mago. Crowley era uno studioso della magia, desideroso di accumulare quanta più conoscenza possibile nel minor tempo possibile. Forse fu proprio per questa sua sete di conoscenza che, un giorno, decise di unire le forze con altri giovani maghi promettenti, con lo scopo di svelare al mondo magie straordinariamente più potenti. Crowley era il più giovane del gruppo, ma nessuno dei suoi tre compagni lo sottovalutava e veniva trattato come un pari dagli altri maghi. Uniti nella volontà di cambiare il mondo, i tre iniziarono a studiare un modo per evocare entità divine da altre dimensioni.
E così i quattro maghi iniziarono a studiare un modo per richiamarle nella loro realtà, fondendosi con esse. Quella formula era la Trimagistus, che sfruttava i segnalini magia di cui Endymion era maestro assoluto. Finché un giorno, non decisero di testarla. Uno di loro, Zoroa, il Magistus della Fiamma decise di fare da cavia per fondersi con l’entità di fuoco conosciuta come Vahram, il Magistus Drago Divinità. Mettendosi ai tre angoli di un gigantesco segnalino magia, i tre invocarono il loro potere per richiamare la bestia e fonderla con il loro compagno di squadra grazie alla loro Teurgia Magistus.
L’incantesimo riuscì alla perfezione ed il ragazzo si fuse con Vahram per formare Zoroa, il Magistus Calamità Conflagrante. Da qui in poi, non sappiamo cosa successe. Zoroa probabilmente venne ucciso dalla creatura o, molto più probabilmente, inebriato dal potere li tradì. Non possiamo sapere con precisione cosa successe, ma quel giorno Zoroa morì, causando una violenta frattura fra Crowley ed Endymion. Quest’ultimo sciolse il gruppo ed ordinò la fine degli esperimenti in quanto leader del gruppo, ma Crowley rifitò categoricamente. I tre rimanenti Magistus si separarono, terminando così una lunga amicizia.
Il leggendario grimorio di Aleister, il Libro della Legge
Nascondendosi dal vecchio compagno Endymion, il ragazzo continuò a perfezionare la formula del Trimagistus, per poter realizzare il suo desiderio di conoscenza. Egli era stato infatti contattato dalla divinità Aiwass, il Magistus Spirito Magia in Invokazione Magistus, che gli aveva promesso conoscenza infinita attraverso il suo potere. Ma quelle parole ingannevoli avevano penetrato il cuore un tempo puro di Crowley, corrompendolo con una sete che non aveva mai conosciuto prima. Dopo anni di studi, ormai cresciuto ed estremamente più potente, Crowley divenne Aleister l’Invocatore, il cui scettro aveva preso la forma della divinità che lo aveva “illuminato”.
Con la sua nuova forza e conoscenza, il mago aveva migliorato il grimorio con cui, un tempo, aveva invocato Aiwass, trasformandolo in un artefatto dal potere inimmaginabile, il Libro della Legge. E con il potere di quel libro, Aleister iniziò a fare i suoi pericolosi esperimenti. Iniziò quindi ad utilizzare il suo libro per l’arte della Invokazione per richiamare bestie divine dagli altri piani e fondersi con esse. Evocò creature del piano dell’acqua, mergendosi così in Cocytus, così come creature del fuoco, diventando Purgatrio. Ma ogni volta che Aleister usava la sua magia, insieme al mostro abbandonava anche un pezzo della sua anima e della sua mente.
E a poco a poco, anche lui divenne un mostro. Attraverso gli artwork di Collasso Magico e Aleister, l’Invocatore della Follia possiamo vedere la trasformazione del mago da uomo a demonio. Ormai senza più ragione, né anima, trasformò se stesso in una bestia magica maligna, Caliga Invokato. In questa nuova forma, continuò a evocare creature dalle altre dimensioni, scatenando caos, morte e distruzione. Il mondo cadde sull’orlo della rovina, finché finalmente, nella sua follia, Caliga riuscì a invocare Aiwass. Ma per un istante, in quel momento, recuperò la lucidità.
La redenzione di un mago, il dono della Profezia
Aleister recuperò il senno, vedendo cosa aveva fatto. Nella sua ossessione di ricercare la conoscenza per il puro piacere di essa, aveva lasciato il mondo nel caos. Ma non era stata la conoscenza il suo peccato, ma il suo egoismo e la sua ossessione. Applicò una ultima vendetta contro colui che lo aveva condotto su quel cammino, fondendosi con lui per diventare il potente Augoeides Invokato ed usò il suo potere divino per distruggere le creature che lui stesso aveva invocato.
I popoli videro questa enorme creatura, simile ad una torre di Babele, distruggere le creature maligne che stavano seminando il terrore. La creatura, di cui non conoscevano il nome, salvò il mondo, diventando il simbolo del potere della magia. Ma per Aleister non era ancora l’ultima tappa della sua redenzione, quello era soltanto l’inizio. Con il potere rimanente di Aiwass trasformò il suo corpo magico in una gigantesca torre, nelle cui fondamenta chiuse il suo corpo.
Imprigionato per sempre nella torre creata dal corpo della divinità, il mago abbandonò il nome di Aleister e usò la sua conoscenza per creare una libreria magica, affinché ognuno capace di usare la magia potesse usare il suo potere per migliorare il mondo e proteggerlo. A coloro che lui avrebbe ritenuto degni, si sarebbe aperta la conoscenza senza fine di un uomo diventato un mago, un mostro, un demone ed infine un dio. Questa era la conoscenza della Grandiosa Torre del Libro di Magia. Per sapere come continuerà questa storia, continuate a seguirci sul nostro canale Telegram, sul nostro sito Kaleidoverse e sul nostro canale Youtube.