La nostalgia è una brutta bestia e Pokémon ne è forse una delle vittime principali. Ogni nuovo gioco, remake o meno, viene accolto con un ben poco caloroso “ma Diamante e Perla erano migliori”, e via di lamentele. Chi scrive è un amante della saga fin da quando mise per la prima volta mano al gioco con Rubino, ormai vent’anni fa. Ancora ricordo la gioia di catturare un nuovo mostriciattolo, di uscire da un labirinto difficoltoso, di trovare Latios. Pokémon è stata lunga parte della mia infanzia, adolescenza e della mia età adulta.
Ma più i capitoli passavano, più mi rendevo conto che i giochi non mi appassionavano più, nonostante amassi tante nuove meccaniche. Mega? Sono impazzito per loro. Ma mancava qualcosa ad ognuno di questi nuovi giochi. E forse, soltanto giocando i nuovi remake mi sono reso conto di quanto questa saga possa ancora dare, se solo ricordasse cosa tutti noi amavamo.
Il map design di Pokémon, una vittima del 3D
I più vecchiotti avranno il cuore in gola nel rivedere questa mappa. Quante ore abbiamo passato nel tentativo di superare la Via Vittoria di Diamante e Perla? E la gioia quando per la prima volta ti ritrovavi davanti alla Lega, l’ultimo ostacolo prima della tua corona di campione era indescrivibile. L’ultima strada era quella che doveva farti sfruttare ogni singola meccanica che avevi ottenuto, ogni MN, ogni strategia di combattimento ed esplorazione. Era una mappa finale di un mondo pieno di strade.
Ecco, questa è una delle cose che i remake di Diamante e Perla mi hanno fatto rivivere. Non tanto la difficoltà dell’ultima mappa, ma il senso di esplorazione, di avanzamento, di vittoria finale. Solo dopo aver giocato di fila a Spada e Scudo e poi a Diamante e Perla remake mi sono reso conto di quanto mi mancasse il vecchio map design. Una delle più grandi pecche dei nuovi giochi è sempre stata la loro ossessiva linearità. Il gioco si basa sull’andare dalla città iniziale alla Lega come un treno monorotaia.
Non esistono strade secondarie, backtracking o segreti da sbloccare una volta ottenuto questo e quell’altro oggetto. Quello che veramente è mancato in una saga che inizia ogni pubblicità con “Esplora la regione di X” è stata l’esplorazione. Diamante e Perla remake ci hanno fatto riscoprire quel dolce sapore dell’annotarsi un punto perché ci serviva una MN particolare per ottenere un oggetto, o perché la grotta aveva un’area non esplorabile senza Forza o Spaccaroccia. Dover tornare tre città indietro per riscoprire un percorso con le nuove MN per poter andare avanti era bello. Dava la percezione di star effettivamente vivendo la propria personale avventura nel mondo Pokémon. E su questo punto ci sarebbe tanto da discutere dei nuovi Grandi Sotterranei.
Le novità meravigliose del remake di Pokémon Diamante e Perla
Per quanto ILCA abbia voluto creare una esperienza più somigliante possibile ai giochi di quarta generazione, all’interno del gioco non sono mancate le novità. Fra nuove meccaniche, piccoli ribilanciamenti, cambi di moveset e accorgimenti di quality of life, il cambiamento è evidente. Ma nessun cambiamento sarà mai impattante come i nuovi Grandi Sotterranei. Nonostante siano semplicemente una versione rivisitata dei Sotterranei dei giochi originali, il lavoro fatto con questa meccanica è stato brillante.
Nei remake di Pokémon Diamante e Perla otterremo molto presto la possibilità di accedere a questa funzione, ma è probabile che passeremo più tempo lì che a giocare la trama principale. Il team Galassia ci dovrà aspettare davvero tanto. Si tratterà di un enorme dungeon cangiante in base alla nostra posizione nella mappa, pieno zeppo di tesori da ottenere esplorando e giocando. Come se non bastasse, i dungeon offrono la possibilità di essere manipolati dal giocatore. Inserire le statue nella propria base per cambiare le creature tascabili disponibili fornirà al giocatore un incentivo a centellinare ogni pixel del muro per avere il proprio Pokémon preferito.
Le Super Gare, un giochino abbastanza noioso nei giochi originali, diventa un effettivo minigioco all’interno dei titoli. Le nuove Super Gare-Show sono estremamente divertenti da fare e ci spingeranno a diventare un coordinatore di tutto rispetto, oltre che campione. E poi, un punto a favore del gioco lo dà sicuramente la nuova IA dei capipalestra e della Lega.
I capipalestra smettono di essere degli inetti e diventano delle macchine da guerra pronti a usare le tattiche migliori per spezzarti. Ed i rematch? Be’, i rematch sono la sfida più difficile mai apparsa in un gioco della saga, con Camilla che diventa una dea pronta a dispensare Game Over se il giocatore ha l’audacia di sottovalutare il suo Garchomp con natura competitiva e 252 EV in attacco.
Il lato negativo, dove Pokémon non riesce ancora
Purtroppo, il nuovo titolo sembra portarsi dietro tanti dei problemi che hanno caratterizzato la saga dai fatidici X e Y in poi. L’evoluzione del gioco e i cambiamenti di quality of life sono assolutamente apprezzabili, ma il gioco è oggettivamente bilanciato male. ILCA non ha cambiato il livello di nessun allenatore del gioco se non per i rematch di capipalestra e lega. Ma il giocatore ha ovviamente molte più opzioni rispetto ad un tempo. Il Condividi Esperienza taglia di molto il grinding, questo è vero, ma rischia di sopralivellare i propri mostriciattoli molto in fretta.
Inoltre, la difficoltà dei Grandi Sotterranei ,in cui i pokémon selvatici sono di livello più alto ci porterà tanta di quella esperienza da annientare quasi tutti i capopalestra senza nemmeno godere della loro nuova, più scaltra, intelligenza artificiale. Molti giocatori non si renderanno conto di questo pregio perché annienteranno ogni ostacolo sul loro cammino senza troppi problemi. La meccanica della Amicizia, poi, rovina ancor di più il bilanciamento di gioco.
Non solo è estremamente facile da far salire, dato che basterà camminare con il nostro pokémon per aumentarla, ma i suoi benefici danno dei bonus fortissimi. Già al primo livello avremo un aumento dell’esperienza del 20% netto, aumentando ancor di più il dislivello fra noi e l’equilibrio di gioco. Inoltre, i nostri pokémon avranno una maggiore percentuale di critico e potranno sopravvivere ad attacchi potenzialmente letali.
La semplificazione delle MN rende poi obsolete alcune scelte del map design originale. Se prima alcuni punti ti costringevano ad avere un “malus”, forzandoti a portare un pokémon inutile in battaglia pur di prendere scorciatoie e piccoli segreti, adesso il gioco ha cancellato questo sistema di rischio/premio, rendendo letteralmente troppo comode molte di queste scorciatoie.
Nonostante tutto, forse siamo sulla buona strada
Diamante Lucente e Perla Splendente, al netto dei loro difetti, sono contemporaneamente un tuffo nel passato, una boccata di aria fresca e un punto di svolta. Non posso dire di non essermi divertito con questi titoli, perché avevano tutto ciò che ho sempre amato del franchise di Pokémon e altre cose che non sapevo di volere. Questi due giochi sono stati creati con amore infinito ed attenzione ai particolari, sebbene il bilanciamento sia volato un po’ fuori dalla finestra.
Ma anche in quel punto, ILCA ha voluto tirare un famoso osso ai veterani, mettendogli contro un post game fatto di rivincite estremamente complesse ed avvincenti. Dai remake di Pokémon Diamante e Perla, la saga ha soltanto da imparare in fatto di map design e senso di esplorazione. Pokémon non ha mai avuto bisogno di spazi aperti ma vuoti, ma di luoghi da esplorare, da rivisitare, da completare e in cui perdersi. Che cosa vorrei riportato da questi titoli in un nuovo capitolo della saga, magari di nona generazione? Tutto.
Dai dungeon, ai puzzle delle palestre, ai Bidoof che salvano il giocatore (segno che, comunque, ILCA conosce la sua community e imbraccia il meme, non la si può non amare). Anche la precisione e cura con cui hanno gestito i rematch sarebbe meravigliosa averla nel gioco principale, magari sotto forma di difficoltà extra, magari la leggendaria difficoltà Ostacolo.
Speriamo che Game Freak impari da ILCA, che migliori ciò che lei ha fatto e che non dimentichi per l’ennesima volta, che Pokémon può dare e dire tanto, se soltanto si ricordasse il motivo della sua grandezza. Per tante altre informazioni, guide ed impressioni sui giochi Pokémon tra cui i remake di Diamante e Perla, continuate a seguirci sui nostri canali Telegram e YouTube e sul nostro sito Kaleidoverse.