Avete mai sentito parlare dell’agenzia di intelligence più indipendente del mondo? Esatto, parlo proprio della Kingsman. Finalmente possiamo parlarvi di The King’s Man – Le Origini, il lungometraggio 20th Century Studios che rappresenta l’ultimo film della saga composta dagli altri due titoli The King’s Man – Secret Service e The King’s Man – Il Cerchio d’Oro, tutti diretti dal regista inglese Matthew Vaughn, artista che possiamo ricordare alla regia di Kick-Ass. La nuova pellicola verrà distribuita da The Walt Disney Company Italia, e sarà un prequel ambientato 100 anni fa che riporta una versione particolare degli attimi poco prima l’inizio della Prima Guerra Mondiale.
Noi abbiamo potuto assistere all’anteprima di The King’s Man – Le Origini, e in questa recensione vi sveleremo se Matthew Vaughn abbia fatto centro con la sua nuova idea di riportare sul grande schermo lo stile delle pellicole di Lawrence d’Arabia, sempre epiche e mai noiose. L’intera opera cinematografica The King’s Man è basata sul fumetto The Secret Service di Mark Millar e Dave Gibbons pubblicato nel 2012, il quale parla della nascita di un’agenzia di spionaggio molto particolare e totalmente indipendente, che sfrutta un metodo molto alternativo per raggiungere i suoi scopi e intervenire sul corso degli eventi.
The King’s Man – Le Origini: la trama e il cast
“La storia parla del Duca di Oxford, padre di un figlio per cui ha fatto un voto di pacifismo promettendo di proteggerlo dagli orrori della guerra. Un patto che verrà messo a dura prova da un gruppo di malvagi che confabulano per gettare l’Europa nel caos e paura, prima di conquistarla. Ambientato appena prima la Prima Guerra Mondiale, The King’s Man – Le Origini, aggiunge un tocco di ironia al retroscena del conflitto storico immaginando complotti e associazioni invisibili che portarono alla nascita dell’agenzia di spionaggio Kingsman, un’acuta rete di spie composta da maggiordomi, tate, cameriere e chauffeur, comandate da un uomo che si fa chiamare Re Artù e i suoi “cavalieri”.
Il cast vanta alcuni nomi di spicco come Ralph Fiennes, attore con alle spalle film del calibro di Schindler’s List e Il paziente inglese e che tutti ormai conoscono come Lord Voldemort – l’ho nominato sì -, che interpreterà il Duca di Oxford, ovvero il protagonista del film; Djimon Hounsou che dobbiamo inevitabilmente citare dopo le varie performance al fianco di Leonardo Di Caprio in Blood Diamond, in Never Back Down e, se ancora non avete limpida la sua immagine nella testa, vi togliamo ogni nebbia dicendo che vestì ne Il Gladiatore i panni di Juba, combattendo al fianco di Russell Crowe. Infine ci teniamo a sottolineare la prestazione di Tom Hollander, chiamato a ricoprire ben tre ruoli diversi a causa della somiglianza e parentela di re Giorgio, lo zar di Russia e il kaiser di Germania. La domanda, però, che sovviene è: ingaggiare attori di alto livello assicura la riuscita positiva di un film? Non la assicura al 100%, ma devo dire che in questo caso gli attori hanno inciso davvero sul risultato finale di The King’s Man – Le Origini, sopperendo ad alcune piccole mancanze e difetti.
La diversità dagli altri King’s Man
Il nuovo film di Matthew Vaughn ha uno stile molto diverso dai suoi due predecessori, e si nota come il regista volesse dare un’impronta particolare creando un mix tra una versione scandalosa, punk e tagliente della storia sul primo conflitto bellico mondiale. Dobbiamo dire che l’unione fra alcuni personaggi importanti realmente esistiti come Rasputin e lo Zar Nicola II è risultata a tratti divertente sul grande schermo, cercando di sdrammatizzare alcuni momenti storici colmi di sofferenza e paura che nel film vengono percepiti distintamente.
Per questo terzo film della serie avevano già dichiarato di voler cambiare e uscire un po’ dagli schemi, e secondo noi ci sono riusciti, mantenendo la narrazione incentrata comunque sulla nascita dell’agenzia di spionaggio mondiale Kingsman. Questo nuovo aspetto risulta avvincente e accattivante, e come fiore all’occhiello vi diciamo che i combattimenti corpo a corpo sono realizzati con estrema cura e perfetti da ogni angolazione ma, se dobbiamo essere sinceri, se avessero prestato maggiore attenzione agli effetti speciali, soprattutto alla fisica di alcuni momenti, sarebbe sicuramente risultato di livello maggiore. Interessante è la scelta di non rivelare l’identità del villain di turno mantenendo l’anonimato per quasi tutto il film e lasciando così gli spettatori a indovinare chi sia con graduali indizi.
Le origini, un secolo fa
Non è facile girare un film sul passato, a maggior ragione se ambientato in un’epoca di 100 anni fa. Pensate ai costumi o alla scenografia, ma le persone che hanno contribuito alla creazione del film si sono rivelate all’altezza del loro compito. Le scene sono espressive, riescono a trasmettere le sensazioni giuste al momento più opportuno, questo anche grazie alle splendide colonne sonore che rendono ancor più epici i momenti salienti, riuscendo a far immergere completamente lo spettatore nella pellicola, donando anche originalità e personalità all’opera.
Gli avvenimenti sono inseriti talmente tanto nell’ordine giusto che alla fine potrebbe essere andata realmente così la storia, e da parte mia apprezzo di buon cuore le pellicole che restano fedeli ai fatti sulla nostra Storia. Inoltre, abbiamo percepito quanto rispetto viene portato alla figura del soldato, citando anche il verso del poeta latino Orazio “Dulce et decorum est pro patria mori“, che tradotto significa “È dolce e dignitoso morire per la patria“. The King’s Man – Le Origini riesce a descrivere l’atmosfera di quei tempi davvero bene, pur non rinunciando a strappare qualche risata marveliana, e per farvi afferrare meglio il concetto vi lasciamo al trailer ufficiale, prima di concludere con il nostro giudizio e la data di uscita prevista.
Le nostre conclusioni su The King’s Man – Le Origini
Siamo davvero contenti di aver assistito all’anteprima di The King’s Man – Le Origini, un regalo di Natale molto anticipato vista anche l’uscita prevista per il 5 gennaio 2022. Questo è un ottimo film che potrete apprezzare anche non avendo visto i due titoli precedenti, e che al contrario vi emozionerà con la nascita della vostra agenzia di spionaggio preferita. Alcuni piccoli difetti potevano essere risolti, ma comunque resta un ottimo lungometraggio, piacevole e divertente che vi consigliamo.
Speriamo che vi sia piaciuta la nostra recensione e che vi abbia influenzato sulla scelta sul primo film da vedere del prossimo anno, noi vi ricordiamo che potete trovare molte altre recensioni di anteprime, e non solo, sul nostro sito internet Kaleidoverse.it. Restate aggiornati su tutte le notizie unendovi al nostro canale Telegram e alla community sui nostri social network.
The King's Man - Le Origini racconta la nascita dell'agenzia di spionaggio indipendente Kingsman, immaginando un retroscena originale e bizzarro del periodo poco prima l'inizio della Prima Guerra Mondiale, riuscendo a riportare gli avvenimenti in modo corretto e cronologico. Un film con molti punti di forza, tra cui il cast e le colonne sonore, che riescono ad emozionare e coinvolgere il pubblico, ma presenta dei piccoli difetti che potevano essere corretti con più attenzione. In conclusione resta un titolo consigliato sia per gli amanti della serie The King's Man, sia per chi non ha ancora visto nessuno degli altri due capitoli.