La leggenda di Robin Hood è qualcosa che tutti quanti conosciamo; l’eroe fuorilegge che ruba ai ricchi per donare ai poveri e che sfugge alla cattura con eleganza e spavalderia. The Legend of Tian Ding è esattamente questo. Basato sul gioco Flash del 2004 Shényǐng Wúzōng Liào Tiāndīng, questo titolo vuole rendere giustizia alla leggenda Taiwanese di Liao Tian-Ding che ha sfidato gli oppressori giapponesi a Taiwan durante il periodo della colonizzazione. Inizialmente ero molto scettico su come sarebbe stata la qualità del gioco e ho peccato di aver giudicato il libro dalla copertina; ma una volta aperto questo libro, o meglio, questo fumetto, ho avuto tutte le ragioni per ricredermi e tessere le lodi di questo prodotto. Ma andiamo avanti con la recensione.
I fumetti di un volta
Il gioco, come già detto in precedenza, racconta la leggenda di Liao Tian-Ding, un ladro gentiluomo che rubava ai ricchi conquistatori giapponesi per dare ai suoi compatrioti, sfidando la legge e i colonizzatori per ridare a Taiwan la sua indipendenza. Le scene iniziali dell’opera mi hanno estremamente colpito per la loro ricca stilizzazione ed enfasi artistica. The Legend of Tian Ding viene narrato tramite dei fumetti che vogliono riportare a memoria lo stile classico degli anni 20′ con una qualità eccellente delle vignette capaci di catturare l’occhio e accompagnare perfettamente il racconto ricco, avvincente e adatto al periodo storico, che viene fatto sia dal narratore che veicolato tramite i dialoghi dei fumetti. Le ambientazioni di gioco sono ricche e vibranti, mantenendo sempre uno stile comic di vecchia data con un 2.5D dei personaggi, sfondi in movimento e un’ambientazione fedele al periodo dell’industrializzazione cinese, mescolando quindi grandi città in crescita con rustici villaggi di agricoltori, facendo immergere il giocatore nel periodo in cui avviene la narrazione.
Crouching Tiger, Hidden Dragon
Parlando al livello di gameplay, The Legend of Tian Ding si presenta come un classico Beat-em Up dove dovremo affrontare ondate di nemici – in questo caso la polizia giapponese -, e per farlo avremo a disposizione un ampio repertorio di mosse basate sul Kung-Fu cinese. Liao può tenere il controllo della battaglia orchestrando la posizione dei suoi avversari tramite la sua fascia rossa, che usa per legare i rivali e spostarli a suo piacimento nell’area di combattimento; nel fare ciò riesce anche a rubare l’arma dell’avversario, cambiando così il suo moveset di attacchi e creando una vasta gamma di possibilità per creare combo spettacolari, grazie anche all’uso del rampino, che potrà usare per riposizionarsi e per affrontare alcune sezioni di platforming.
Parlando appunto di platforming, il gioco non cade in fallo nel mettere un po’ di difficoltà al giocatore nel calcolare bene i suoi movimenti. I livelli che affronteremo hanno un equilibrio perfetto di difficoltà con l’andare avanti nella narrazione, in modo che chi si approccia a The Legend of Tian Ding riesca ad abituarsi alle meccaniche di gioco e a sfruttarle al meglio con il proseguire dell’opera.
A spasso nella storia Taiwanese
The Legend of Tian Ding, come tanti altri Beat-Em Up, offre un’ampia gamma di collezionabili che potremo trovare esplorando i vari livelli di gioco. Questi sono per la maggiore oggetti comuni che potevano essere trovati agli inizi del ‘900 nelle colonie giapponesi a Taiwan. Ramune, sigilli, volantini di propaganda, tutti oggetti che potremo andare a vedere nella sezione apposita e che ci raccontano un breve passo o una curiosità di quel periodo della storia. Un totale di 145 collezionabili che oltre a dare qualcosa da scoprire, forniscono al nostro eroe bonus passivi ad alcune delle sue abilità o a determinati attacchi, invogliando ulteriormente il giocatore a reperirne quanti più per affrontare le sfide future.
Liao, oltre a questi oggetti, può usufruire di un talismano nella quale può incastonare una varietà di abilità utili che gli danno un vantaggio in battaglia, come poter sfruttare al meglio delle tecniche ombra o rendere attacchi più efficaci su determinati tipi di nemici, sino a una schivata più lunga per mitigare danni di determinati attacchi. The Legend of Tian Ding non vuole quindi mancare a poter permettere al giocatore di personalizzare le abilità al proprio stile di gioco, dando varietà, seppur non vastissima.
I pochi rimarchi che posso fare a questo titolo sono forse la durata e la qualità dei modelli dei personaggi. Il gioco è completabile in circa 5 ore, che possono essere allungate fino a 8 se si vogliono collezionare tutti gli oggetti e i castoni per il talismano, oltre che a completare una serie di missioni secondarie per i cittadini di Taiwan. Direi che è della giusta durata per un Beat-em Up, ma si poteva fare qualcosa in più. Per quanto riguarda i modelli, a una certa distanza possono apparire ben mescolati con l’ambiente generale, tuttavia da vicino appaiono particolarmente poco lavorati, con texture sgranate e in generale una mancanza di poligoni che fanno apparire il tutto un squadrato.
Le nostre conclusioni su The Legend of Tian Ding
Questo gioco è un palese tributo d’amore per un Paese, una cultura e una leggenda. The Legend of Tian Ding vuole raccontare la ricca leggenda di un fuorilegge che ha messo tutto in gioco per il suo stato, narrandolo come un fumetto vecchio stampo insieme a un combattimento ricco di possibilità e combo disponibili, garantendo così un’avventura che seppur breve, rimarrà impressa. Seguiteci su Kaleidoverse per tante altre news, anteprime e recensioni e tenetevi sempre aggiornati con i nostri canali Telegram e Youtube per tutte le ultime notizie dal mondo del cinema, dei videogiochi e serie tv.
The Legend of Tian Ding è un Beat-em Up ricco e ispirato, con uno stile narrativo a fumetti che cattura l'attenzione e un gameplay dinamico e pieno d'azione che dà al giocatore vaste possibilità e varietà nei combattimenti. Una chiara lettera d'amore per una leggenda popolare, e un genere videoludico intramontabile.