Proprio Sabato 5 vi comunicavamo con una news che la HBO ha confermato la Terza Stagione di Euphoria. Non si sa ancora quando avrà inizio la produzione e possiamo quindi gustarci con tutta serenità la Seconda. Proprio questa notte è uscito il Quinto Episodio su Sky Atlantic e sono qui per darvi un resoconto e aggiornarvi in merito a cosa di nuovo ed inaspettato è accaduto.
Il Quarto è stato come una pausa narrativa, una dedica all’amore, anche se in realtà di argomenti ne son stati gettati in pasta. Inoltre i più attenti ai dettagli, ma anche chi non lo fosse, non potranno essersi fatti sfuggire dei simboli. Uno tra tutti il funerale “immaginario e immaginato” che Rue si rappresenta. Sembra come se la quarta puntata si muovesse tra due poli estremi: amore-odio (per sé stessi) e desiderio di vita-desiderio di morte.
Euphoria 2 Episodio 5: Rue tra speranza di vita e aspirazione di morte
Come vi anticipavo, lo spettatore intuisce nel corso degli episodi che qualcosa non sta andando nel verso giusto. Vediamo da una parte una leggerezza nei nostri protagonisti, nell’affrontare le vicende che la vita pone loro davanti, ma questo non significa spensieratezza, anzi. È proprio ciò che percepiamo dalla vicenda personale di Rue Bennet, forse la protagonista e la narratrice per eccellenza di Euphoria, il personaggio dal quale la trama ha preso avvio.
Nel Quarto intuiamo infatti dei presagi di morte, ma non sappiamo cosa accadrà dal momento che l’attenzione della camera si concentra più su altri personaggi e altre sottotrame. Avvertiamo quindi quasi un senso di abbandono della storia di Rue, sia da parte della narrazione sia dai personaggi. Forse è per questo che l’episodio risulta ancora più spiazzante, delicato e angosciante. Vediamo come Rue tenti di difendersi dagli altri che in realtà vogliono il suo bene e tentano di aiutarla, ma invece continui a fidarsi solo della sua dipendenza.
Vive perennemente nel ricordo del padre, nel dolore e nel senso di abbandono che la perdita le ha causato e continua a causarle. Si sente tradita da tutti e oscilla continuamente tra speranza di vita e aspirazione di morte. È attaccata alla sua vita, ma non riesce a far a meno di trovare nella droga quella parvenza di gioia e benessere. È come quel pappagallo che viene inquadrato nelle scene finali dell’episodio. Chiuso e rinchiuso in una gabbia, ma qui è la sua dipendenza la gabbia e lei a volerlo. In tutto ciò inoltre, c’è qualcosa che non ha ancora mai provato e che la porterà a vivere una sua nuova prima volta.
Il finale dell’episodio è un finale aperto e come sempre la colonna sonora è pazzesca e didascalica. Non ci resta quindi che aspettare un’altra settimana per sapere cosa accadrà e come le vicende si evolveranno. Vi invito perciò a seguire il Canale Telegram, quello Youtube e la Pagina Ufficiale di Kaleidoverse.it se non volete perdervi le prossime recensioni, news, approfondimenti sulle ultime uscite del mondo del cinema e delle Serie Tv.