L’attesa per la serie animata di Cuphead è stata decisamente lunga. Inizialmente annunciata da Netflix nel 2019 e prevista per il 2020, la pandemia ha costretto la produzione a rallentare lasciandoci con poche informazioni per ingannare l’attesa. Un trailer rilasciato a metà gennaio aveva finalmente dato una data ufficiale per l’uscita, e dopo la lunga attesa, il titolo è qui da noi, con tutti i 12 episodi disponibili per la visione su Netflix. Abbiamo avuto modo di vedere la serie intera in anteprima, andiamo a vedere insieme cosa ne pensiamo di questo nuovo prodotto animato creato, ovviamente senza alcuno spoiler per chi vorrà vederla.
Cuphead e Mugman finalmente animati
Come è ovvio per chi ha avuto modo di giocare al videogioco d’origine, Cuphead prende ispirazioni molto dirette dal mondo dell’animazione degli anni 30. Tra Disney e Fleischer, il videogame è diventato praticamente subito un classico. Il suo stile impeccabile, le citazioni all’animazione classica, uniti alla difficoltà del titolo e dei suoi boss, hanno fatto sì che Cuphead divenisse sin da subito un gioco che ha fatto breccia nel cuore dei giocatori, e in particolare degli appassionati di animazione classica. Ovviamente, una serie animata basata sul gioco era sicuramente il miglior passo da fare per proseguire nel successo; la principale domanda che ci si poneva però riguardo alla serie animata era se questa sarebbe stata all’altezza dei grandi classici che hanno ispirato l’opera originale.
Purtroppo, la serie di Cuphead non è stata animata in maniera tradizionale, seguendo le orme del gioco. Per contenere il costo di produzione si è optato per non puntare ad animazioni disegnate a mano per tutto, in maniera così meticolosa come per il gioco. Invece, si è optato per animare a mano personaggi e movimenti. Il risultato, nonostante ciò, non è decisamente malvagio, e risulta piacevole. Unica pecca è che, nonostante le ispirazioni originali del prodotto, la differenza con i classici dell’animazione è evidente; certo, forse non è il più grande dei problemi, visto che il risultato finale è abbastanza soddisfacente, ma è comunque una pecca che non porta la serie a fare quel passo in più per diventare ancora più memorabile.
Un’esperienza veloce e godibile
La serie di Cuphead conta 12 episodi da 15 minuti l’uno. Non contando titoli di coda e sigla, arriviamo circa a 10 minuti per episodio, rendendo la visione della serie decisamente rapida. Certo, nonostante la presenza di tutti gli episodi sin da subito, Cuphead non trae molti vantaggi dal binge watching. Come le vecchie serie animate, le puntate sono godibili anche se prese separatamente, a piccole dosi; c’è una trama orizzontale nella serie, ma è poco importante, e ogni episodio ci presenta un’avventura diversa, che è possibile guardare e capire perfettamente anche separatamente dal resto; la scelta di non puntare troppo sulla trama orizzontale è perfettamente comprensibile, visto che il gioco di partenza non si basa propriamente sulla forza della sua trama. Il dover raccogliere anime è più un pretesto per proseguire nello sfidare i vari boss, attraversando l’Isola Calamaio e visitando tutti i suoi ambienti, studiati e lavorati alla perfezione. Ogni puntata della serie cerca di far vedere qualcosa di diverso, passando per i vari boss visti nel gioco, visitando molte delle ambientazioni già visitate; lo show rappresenta quindi una valida esperienza per chi ha vissuto il gioco, e anche per chi non ci ha mai giocato.
Per quanto riguarda tutto il resto del comparto tecnico, non c’è alcuna ragione per cui preoccuparsi. Partiamo dalle musiche, che nel gioco erano sicuramente memorabili e andavano a enfatizzare la natura frenetica delle boss battle e dei livelli run and gun che andavamo ad affrontare nell’esperienza. Le colonne sonore nella serie non sono da meno, e rappresentano un valido prodotto che va ad accompagnare la visione senza risultare troppo invadenti, o troppo di sfondo. Il miglior compromesso, insomma, per accompagnare la serie durante tutta la sua durata. Passando al doppiaggio, questo è ottimo: non avendo un doppiaggio nel gioco originale per molti dei personaggi presenti c’era decisamente più libertà di movimento, sia per la scelta delle voci, che nella direzione dei doppiatori per la loro performance; il risultato finale è molto buono, con buone performance, sia in lingua italiana che inglese. Non ci sentiamo di andare a consigliare la visione in una lingua sopra l’altra, vista comunque la qualità del prodotto finale in entrambe le versioni.
Le nostre conclusioni sulla serie di Cuphead
La serie di Cuphead risulta un ottimo prodotto, che forse non riesce a raggiungere il livello che il gioco originale aveva. La scelta di animazione che va ad allontanarsi dalle radici che hanno ispirato il gioco, nonostante sia ottima nel prodotto finale, forse lo distanzia troppo dalle ispirazioni per il franchise. Certo, questo non significa che lo stile di animazione scelto sia sgradevole, o mal fatto, ma è una piccola pecca, che purtroppo potrebbe andare a infastidire i più puristi, anche se non va essenzialmente a danneggiare lo spettatore medio che cerca soltanto una serie interessante e divertente con cui passare il tempo, o magari avere qualche episodio in sottofondo mentre si fa altro. Non assolutamente memorabile, ma decisamente un buon prodotto, in fine dei conti.
La serie di Cuphead è disponibile dal 18 febbraio su Netflix. Potete già vedere tutti gli episodi disponibili, e magari farci sapere cosa ne pensate sui nostri social, aggiornati ogni giorno con le notizie e articoli più succosi e interessanti della settimana. Oppure, potete continuare a seguirci sul nostro canale Telegram, aggiornato giornalmente con ogni articolo, guida e recensione pubblicata sul nostro sito!
La serie di Cuphead è un ottimo prodotto, che forse non riesce a raggiungere il livello eccelso del gioco da cui è tratta. Rimane comunque una serie divertente, che può riempire un pomeriggio alla perfezione, ma non rimane purtroppo memorabile come sarebbe potuta essere.