Le puntate della strepitosa seconda stagione di Euphoria procedono a vele spiegate, arrivando questa settimana all’Episodio 7. E la cosa che stupisce di più è che non solo non si dimostra banale, ma soprattutto i personaggi stanno assumendo delle caratteristiche sempre più dettagliate e puntuali. In itinere stanno acquisendo spessore, personalità e identità e anche noi stiamo iniziando a conoscere le loro emozioni più profonde, nascoste ad uno sguardo superficiale.
Nell’Episodio 6 abbiamo visto aprirsi molti personaggi della serie e la pioggia purificatrice è come se avesse fatto scorrere sotto ai ponti molte lacrime dettate da incomprensioni, dolori e ricordi dai quali è difficile allontanarsi. Ed è con questo mood che approdiamo all’Episodio 7, movimentato ma allo stesso tempo riflessivo: getta infatti lo sguardo a quella introspezione che vi anticipavo.
Euphoria 2 Episodio 7: il tempo che scorre inesorabile
L’episodio si apre con un minuto e mezzo di musica, camera fissa su un disegno di fiori accanto alla scritta overture. Sentiamo quindi che si sta effettivamente aprendo un qualcosa e ben presto capiamo che è giunto il momento del tanto atteso spettacolo scritto da Lexi. Ne parla da tempo, soprattutto con Fezco: è il suo prodotto, ciò che ha capito di voler fare e che probabilmente la identifica. Mette quindi in scena non solo il gruppo che la circonda, ma soprattutto se stessa. Si apre ed esplicita le paure, le angosce e le aspettative di chiunque si avvicini alla pubertà, barcamenandosi tra timori e grandi aspettative.
Mentre parla di sé, descrive tutto il mondo che la circonda e le persone: sua madre, Cassie, Rue, Maddy, Nate e tutti gli altri. Ed è attraverso le battute che si scambiano gli attori sul palco, che Lexi apre quei cassetti chiusi di ognuno di loro e permette in modo trasversale a noi pubblico di conoscere le sfaccettature dei protagonisti di Euphoria. Il tempo che scorre è inoltre l’altro protagonista che, come un filo di Arianna, raccoglie le trame e le storie di vita di questi giovani ragazzi. Bella e intelligente la messa in discussione del cliché della mascolinità accompagnata da “I need a Hero” di Bonnie Tyler, ma di questo parleremo nella prossima recensione.
Dopo questa penultima puntata densa, travolgente e avvincente non sappiamo come in un solo episodio Sam Levinson &Co riusciranno a tirare le somme della seconda stagione. Capiamo quindi perché sia già stata annunciata e confermata la Terza. Vi consiglio quindi di non perdervi la prossima recensione e di seguire quindi il Canale Telegram, quello Youtube e la Pagine Ufficiale di Kaleidoverse.it per restare sintonizzati su news, aggiornamenti e recensioni circa le ultime uscite Cinema e Serie Tv.