Continuano le vite e le vicissitudini del gruppo di diciassettenni che popolano la Seconda Stagione di Euphoria. Abbiamo lasciato Rue alle prese con sensi di colpa, ricordi, insulti alle persone che le stanno più vicine e che vogliono il suo bene. Probabilmente è nella fase più bassa e quindi peggiore della sua tossicodipendenza. Ha infatti toccato il fondo: è arrivata ad assumere gli oppiacei che aveva promesso di vendere e anche bucarsi nel Quinto Episodio.
È stata una puntata pesante, piena di presagi di morte e dolore. Il dolore di Rue che sente di voler morire, di non essere più legata alla sua vita terrena, ma anche quello di coloro che Rue aggredisce, insulta ed umilia, come la madre, la sorella e anche Ali, la sua guida. Ma la nostra protagonista non si ferma qui, anzi arriva nel finale dell’episodio 5 a rivelare il segreto celato che aleggia nel gruppo di amiche, in particolare tra Maddy e Cassie.
Euphoria 2 Episodio 6: la pioggia purificatrice
Dopo l’intro, tutto l’episodio 6 di Euphoria è scandito dalla pioggia. È come se l’intera puntata si svolgesse in una notte piovosa, che sembra quasi tirare le fila delle sotto trame aperte, come in una richiesta di perdono. Nate sembra recuperare il rapporto con la madre, ridono insieme davanti a un bicchiere di vino e di whiskey. La madre non campisce come né quando quel bambino così dolce si sia incupito. Vediamo un Nate diverso, ancora più sicuro di sé, pronto a tutto e disposto a compiere azioni aberranti pur di ottenere ciò che vuole. Non si fa scrupoli a giocare con i sentimenti e le emozioni degli altri. Maddy, nonostante l’apparenza da dura, si dimostra sincera ed autentica nelle sue emozioni e dimostrazioni. Fezco sembra essere l’affezionato gangstar buono, ma ci viene lanciato l’amo che ci fa intuire qualcosa di disastroso.
Cassie porta a chiedersi quanto si è disposti a sopportare per amore e quanto questo sentimento basti per stare insieme. Come vi anticipavo infine, Rue è nella sua fase più umiliante: già dai primi minuti la vediamo lottare per scartare una caramella. Molte delle sue scene sono accompagnate dalla colonna sonora che abbiamo ascoltato nel suo funerale immaginario e immaginato. È circondata da amore, sostegno e perdono, ma personalmente mi ha lasciato con un interrogativo nella mente. Quanto la speranza di vivere, quando si sono compiute scelte autolesioniste e kamikaze, significa già essere morti? O è un segno di forza?
Non so rispondere e probabilmente dovremo aspettare il prossimo episodio per tentare di dare una risposta a questa domanda. Vi invito quindi a seguire il Canale Telegram, quello Youtube e il Sito Ufficiale di Kaleidoverse.it se volete leggere la prossima recensione o se comunque volete essere aggiornati su news approfondimenti e leggere recensioni sulle ultime uscite del mondo del Cinema e delle Serie Tv.