L’ultima fatica di FromSoftware, Elden Ring, è indubbiamente una delle fruizioni più attese degli ultimi anni. Il titolo è per molti videogiocatori anche la prima esperienza souls–like, per questo motivo molte meccaniche, come il sistema di alcune quest secondarie (di cui vi invitiamo a consultare le nostre guide dedicate). Tra queste troviamo anche quella del PvP, presente fin dai tempi di Demon’s Souls.
Sebbene il sistema di combattimento si presenta sempre allo stesso modo, approcciarsi al PvP di Elden Ring richiede la costruzione di una build specifica. In questo articolo potete trovare tutte le indicazioni che vi occorrono per poter entrare nel mondo degli scontri con altri giocatori. La scelta di armi e armatura risulta nello specifico essere personale e legata al proprio stile di gioco, tuttavia vi forniremo consigli generali in merito. Ma ora bando alle ciance, abbiamo dei mondi da invadere!
La prima scelta in Elden Ring: la classe iniziale
Va da sé che l’elemento fondante della nostra build può partire dalla classe iniziale che ci viene proposta ad ogni nuova partita. Iniziamo col rassicurarvi che non è essenziale “scegliere la classe giusta” poiché, a differenza di ciò che viene detto da pseudo-esperti, quest’ultima è utile solo per la fase iniziale del gioco dato che vi permette di muovervi fin da subito con l’equipaggiamento che desiderate utilizzare. In realtà il fattore più impattante durante la scelta sta nel fatto di minimizzare i dispendi inutili di statistiche, in pratica parliamo del classico min maxing, ossia la volontà di investire il più possibile i propri punti abilità negli attributi a noi utili.
Nel caso del PvP, fatta eccezione per build specifiche per determinate armi e/o combo con magie, il Samurai risulta essere la scelta perfetta per ciò che ci occorre. Perchè proprio il Samurai? Lo starter di Elden Ring proposto è la scelta perfetta per noi perché presenta di base attributi a destrezza e forza già alti e pressoché uguali tra loro (15 e 13 rispettivamente). In aggiunta, anche i valori di Vigore e Tempra sono già ad un ottimo punto di partenza (12 e 13). Tutto ciò ci permette di poter investire meno rune possibili in queste statistiche, che per il PvP risultano essere le uniche davvero essenziali per essere competitivi. No, la scelta di escludere tutti i tipi di incantesimo non è una svista, ma una decisione ben mirata che vi spiegheremo nel paragrafo successivo nel dettaglio.
Perché evitare l’utilizzo di incantesimi offensivi?
Gli incantesimi di tipo offensivo, per la stragrande maggioranza dei Souls (forse unica eccezione la magia nera di Dark Souls), sono da sempre risultati inefficaci durante gli scontri con altri giocatori. Sebbene gli attacchi di questo tipo abbiano un grande potenziale offensivo, contro un duellante dalla media esperienza troverete molta difficoltà nel colpirlo. Questo perché i fruitori con più esperienza conoscono come schivare le magie e, anzi, molto spesso queste ultime rischieranno di lasciarvi scoperti e subire ingenti danni.
L’unico modo in cui sarebbe possibile sfruttarle sarebbe attivarle in maniera passiva prima del combattimento (come la Falange di Carian), combo a seguito di un parry/backstab (Colpo di Fulmine del Drago Antico) o buff alla vostra arma/status del personaggio. Tutte le alternative proposte risultano essere poco efficaci contro utenti esperti e, seguendo il min maxing, richiedono troppi investimenti. Consigliamo, quindi, una build da mago solo in PvE, mentre in PvP le armi bianche sono ancora l’opzione migliore in Elden Ring.
Come livellare la vostra build
Non è ancora chiaro quale sia il level cap di Elden Ring, dato che è stato rilasciato da poco. Tuttavia, è abbastanza sicuro affermare che l’open world seguirà Dark Souls 3 e la community deciderà 130-140 come limite (visto che gli attributi sono simili). Il motivo per cui i giocatori si fermano raggiunto un certo livello porta le sue radici dal primo capitolo della serie Souls. In breve, il funzionamento delle evocazioni non aveva password e si poteva entrare in un altro mondo solo se il proprio livello era +/- 10 rispetto all’host. Era necessario decidere un punto che fosse conveniente per tutti e che stabilisse un ordine al fine di garantire un’esperienza equa e veloce.
Il valore consigliato per ottenere il massimo potenziale da un determinato attributo è 40. Se vi avanzano punti, potete ridistribuirli in base alle vostre esigenze oppure aumentare ancora di più la skill. Vigore e Tempra devono necessariamente raggiungere il numero sopracitato. C’è da dire che il consumo di stamina di Elden Ring non è molto alto, per cui se usate un’arma destrezza potreste anche fermarvi a 35.
Forza e Destrezza: come gestirle
Per quanto concerne le statistiche di Forza e Destrezza, la nostra indicazione è scegliere 25 e 40 rispettivamente. Il motivo di questa decisione deriva dal fatto che solitamente in PvP le armi si utilizzano a due mani, quindi avere quel valore a Forza vi permette in ogni caso di sfruttare la maggior parte dell’equipaggiamento pesante presente nell’open world.
Un altro fattore da tenere conto è il fatto che le armi veloci sono da sempre considerate le migliori per gli scontri contro altri fruitori, ragione per cui risulta più logico investire di più sulla statistica sopracitata. Come abbiamo anticipato all’inizio la scelta finale spetta a voi per cui è possibile giostrarsi liberamente tra gli attributi in base alle proprie esigenze. Ciò che è importante è non dimenticarsi di rispettare il limite di 40 per Vigore e Tempra.
E il resto degli attributi?
Come detto nel paragrafo precedente, a meno che non abbiate una build che richiede statistiche specifiche, livellare gli attributi legati alla magia risulta essere pressoché inutile. Non è da escludere la possibilità di usufruire di buff specifici, ma non lo consigliamo. Questo perché esistono equipaggiamenti a costo zero che permettono di ottenere risultati simili. L’unica valida scelta per investire negli altri attributi è quella di puntare a una costruzione di personaggio specifica.
Ad esempio, un gameplay incentrato a infliggere un determinato status. Ma ripetiamo, contro un giocatore esperto queste tattiche raramente funzionano. Ad esempio, una build veleno può essere annullata con la semplice assunzione dell’oggetto apposito che ne riduce lo status. Lo stesso può essere detto per gli altri tipi di magie, che addirittura quasi annullano i danni. Gli attacchi a distanza non saranno una mancanza dato che avendo Destrezza alta potete usare l’arco, oltre a equipaggiamento da lancio.
La scelta dell’equipaggiamento
Questo paragrafo conterrà perlopiù consigli generali visto che la scelta dell’equipaggiamento è puramente personale. Come già detto in precedenza, le armi destrezza sono la classe più gettonata in PvP perché sono le più efficienti. Ciò vuol dire che katane, stocchi, spade lunghe e spade curve sono tutte delle buone alternative con i propri pregi e difetti. Al momento, ci verrebbe da dire che le spade lunghe risultano essere la scelta migliore a una mano poiché consentono molte opportunità di mettere pressione e hanno un moveset completo. D’altro canto, le katane sono più funzionali se utilizzate a due mani e se si predilige uno stile di gioco basato sugli attacchi in corsa e, in generale, sulle reazioni. Tuttavia, a differenza dei precedenti Souls, in Elden Ring le armi orientali hanno un maggiore tempo di recupero sugli attacchi leggeri.
L’ultima alternativa da non sottovalutare è quella degli stocchi. Questa classe d’equipaggiamento permette di mettere grande pressione sull’avversario e risultano essere molto veloci. La pecca più grande è il fatto di essere limitati a un solo tipo di attacco di affondo. In generale, risultano essere molto efficienti se equipaggiati sulla mano sinistra in combinazione con una spada lunga, la quale pecca di un ottimo attacco in corsa (a differenza degli stocchi). Le armi pesanti sono anch’esse ottime se si ha intenzione di sfruttare il concetto di hyper armor, tuttavia contro un giocatore del vostro livello che però usa un equipaggiamento più veloce vi troverete in svantaggio.
Le armature
La scelta delle armature ha una sua utilità solo nel momento in cui si voglia fare una build che sfrutti il concetto di hyper armor, che vi spiegheremo in un successivo articolo. Tuttavia, il termine “fashion souls” nasce proprio dal fatto che in PvP la scelta del vestiario è quasi solo un fattore estetico. L’obiettivo principale è quello di arrivare con un carico leggero, in modo da sfruttare la schivata più veloce. Potete provare anche a distribuire le difese elementali e fisiche in modo da ottenere una copertura ai danni che più vi supporti, ma vi anticipiamo che l’impegno non vale il risultato visto che la riduzione è minima, a differenza del PvE.
Questi sono i nostri consigli generali per costruire una buona build da PvP in Elden Ring e fornirvi le basi per cimentarvi all’interno degli altri Interregni per sfidare il resto della community. Seguiteci su Kaleidoverse per tante altre news, anteprime e recensioni e tenetevi sempre aggiornati con i nostri canali Telegram e Youtube per tutte le ultime notizie dal mondo del cinema, dei videogiochi e serie tv.