Il mercoledì è ormai il nostro giorno preferito da quando si traduce nell’appuntamento settimanale con un nuovo episodio di Moon Knight, la nuovissima serie televisiva che racconta la storia di uno dei personaggi Marvel più complessi, oscuri e interessanti. Siamo già arrivati al terzo episodio, che in questa recensione analizzeremo nel dettaglio, ma vi ricordiamo che su Kaleidoverse è già disponibile la recensione dei primi due episodi che ci hanno introdotti in questo mondo estremamente affascinante, quindi vi consigliamo caldamente di recuperarla prima di proseguire con la lettura.
Dall’Inghilterra all’Egitto
Questo episodio si apre con un cambiamento di scena radicale, trasportandoci dalla fredda Londra alle sabbie del Cairo. Una scelta estremamente accurata, dato che anche la nostra percezione del mondo non è più quella di Steven, ma quella di Marc. Sembra quasi di svegliarsi da un lungo sonno per essere immediatamente catapultati in una situazione di estrema tensione: è proprio in questo capitolo infatti che vediamo le prime vere e proprie sequenze d’azione della serie, la cui fotografia è estremamente accattivante, tanto da permettere allo spettatore di immergersi completamente all’interno di esse.
Ma non è tutto, perché è proprio grazie a una di queste scene che si presenta la prima occasione di vedere i veri poteri di Moon Knight, in particolare la sua rigenerazione sovrumana che gli permette di sopravvivere a delle ferite mortali grazie al potere della luna. L’importanza dell’Egitto in questa serie è però simbolica per un motivo molto specifico, quello di iniziare la narrazione delle origini del nostro eroe: infatti ci viene mostrato l’intero Pantheon Egizio, premettendoci non solo di fare la conoscenza degli altri dei attraverso i loro avatar, ma di percepire per la prima volta la loro mancanza di fiducia, e soprattutto la loro ira nei confronti di Khonshu. Ciò ci fa supporre che molto presto scopriremo anche come Marc è diventato l’avatar del dio della luna.
La sofferenza di Marc Spector
Uno degli elementi più stravolgenti di questo terzo episodio è sicuramente l’incredibile performance di Oscar Isaac, il quale riesce a trasmettere attraverso la sua gestualità e le sue espressioni intense tutta la sofferenza di un uomo afflitto dal disturbo di personalità. Questa in effetti è la prima volta in cui il nostro protagonista ammette di aver bisogno di aiuto, e di non avere il controllo di ciò che gli accade quando perde conoscenza. Ma allo stesso tempo, è uno dei primi momenti in cui Marc e Steven collaborano per un obiettivo comune. C’è inoltre un momento molto specifico in cui viene accennata la presenza di una terza personalità (chissà, forse quella di Jake Lockley?) e non sarebbe neppure la prima volta, data la fotografia minuziosa che rimanda continuamente a una triplice divisione. Non ci resta che aspettare di saperne di più.
Le nostre conclusioni sull’episodio 3 di Moon Knight
L’episodio 3 di Moon Knight è a dir poco emozionante e pregno di rivelazioni interessanti: stiamo entrando nel vivo della serie e finalmente troviamo le prime risposte alle nostre domande riguardo il passato del nostro protagonista. L’attenzione ai dettagli presenti in questi 40 minuti è a dir poco lodevole, e non fa che accrescere le nostre aspettative per le prossime tre settimane. Speriamo che questa recensione vi sia piaciuta e vi invitiamo a seguirci sul nostro profilo Instagram, sui nostri canali Telegram e Youtube oppure tornando a trovarci sempre qui su Kaleidoverse.it per non perdervi le prossime notizie, guide e recensioni dal mondo del cinema, delle serie tv e dei videogiochi!