Con l’ultima puntata prevista per mercoledì 13 che si accinge a chiudere le avventure di Kamala almeno per questa prima stagione, l’episodio 5 uscito questa settimana su Disney+ aveva l’arduo compito di tirare le fila di tutti i discorsi lasciati a metà nelle puntate precedenti di Ms․ Marvel per preparare noi e i protagonisti al tanto atteso finale. Ci riesce ma solo in parte, presentando un episodio vittima di tagli eccessivi e tempi troppo stretti, problematica già riscontrata nelle precedenti serie MCU.
La puntata è divisa in due parti: la prima viene utilizzata per dare una sorta di conclusione al background finora solo accennato dei poteri di Kamala Khan e delle sue origini e, nonostante ci siano scene inutilmente diluite, riesce a essere soddisfacente. La seconda porzione invece, che si concentra sulle dinamiche familiari della protagonista, risulta troppo veloce, sbrigativa e a tratti incompleta, vittima di disattenzioni in fase di montaggio e scrittura.
Un episodio diviso in due
La prima parte dell’episodio 5 di Ms․ Marvel usa l’espediente del flashback come escamotage per raccontarci parte della storia di Aisha (Mehwish Hayat), la bisnonna di Kamala, allontanandosi dalla trama principale e dandole un momento di respiro. La puntata infatti si apre con immagini di repertorio del periodo della Partizione che ci accompagnano tra le vicende della vita di Aisha integrando gli avvenimenti storici con l’aspetto fantastico. Grazie anche all’ambientazione misteriosa e incantevole la prima parte della puntata si regge in piedi da sola, peccando a tratti solo di un’eccessiva calma che va a riflettersi negativamente sulla seconda porzione.
Quando il racconto torna al presente, infatti, il tempo dedicato allo sviluppo degli eventi è risicato, troppo poco per mangiare tutto ciò che c’è sul tavolo senza rischiare di strozzarsi. L’attenzione torna su Kamala e sulle sue dinamiche familiari lasciando senza ossigeno uno degli aspetti più interessanti del percorso di formazione della protagonista. Il montaggio serrato e la sceneggiatura sbrigativa quindi depotenziano quello che fino ad ora era un racconto in grado di respirare a pieni polmoni, problema che come abbiamo già detto non è nuovo alla Casa delle Idee.
Dove eravamo rimasti e verso dove stiamo andando
Alla fine dell’episodio precedente avevamo seguito Kamala che, dopo un divertente inseguimento per le strade di Karachi, si ritrovava a dover affrontare i Clandestini insieme al suo nuovo amico e super collega Kareem AKA Red Dagger. Le cose non vanno come previsto però quando la leader del gruppo nemico Najma (Nimra Bucha) colpisce il bracciale della protagonista aprendo un varco nello spazio e nel tempo, catapultando Kamala proprio nel periodo della Partizione quando sua nonna Sana, ancora bambina, prese il treno per il Pakistan che salvò la vita sua e di suo padre.
La quinta puntata infatti parte proprio da questo avvenimento come presupposto per il racconto della prima parte, andando a rispondere ad alcune delle domande che la serie ci aveva proposto fin dai primissimi episodi, complicando le cose però, e non di poco. Si parla infatti di viaggi nel tempo e paradossi temporali, questione che è molto difficile da trattare anche per gli sceneggiatori più attenti (e ormai sappiamo tutti che gli scrittori Marvel solitamente non sono fra questi).
Le nostre conclusioni sull’episodio 5 di Ms․ Marvel
Le premesse facevano ben sperare, Ms․ Marvel pareva aver spezzato la maledizione delle serie MCU, eppure questo episodio 5 ci fa mettere in discussione le aspettative tanto rosee che avevamo nei confronti del prodotto. Il trend precedente era chiaro: si parte con il botto in modo da attirare l’attenzione del pubblico per poi, una volta accalappiato l’interesse, far calare il livello di scrittura e di cura. Kamala sembrava essersi defilata da questa brutta fine ma ora le carte sono ancora in tavola, è ancora tutto da vedere.
Aspettiamo quindi con ansia la sesta e ultima puntata per dare un giudizio definitivo, sperando che Marvel e Disney si accorgano che il formato che stanno dando ai loro prodotti seriali non funziona per le storie che vogliono raccontare. Sei puntate di 40 minuti l’una infatti sono troppo poche, proprio come Loki, Moon Knight e Hawkeye anche Ms․ Marvel accusa un’accelerata violenta sul finale, evitabile aggiungendo due episodi ai sei complessivi per dare il tempo agli sceneggiatori di tirare le fila del discorso senza dover correre e, di conseguenza, senza lasciarsi nulla indietro.
Speriamo solo che queste preoccupazioni siano immotivate, speriamo che il sesto episodio ci sorprenda riuscendo a chiudere tutto ciò che era stato aperto e che possa rispondere a tutte le domande a cui aveva promesso di dare risposta. Fino ad ora, al netto di pregi e difetti, Ms․ Marvel ci è sembrata veramente un’ottima serie con un punto di partenza frizzante, adorabile e intrigante, che potrebbe lasciare il segno nell’universo cinematografico Marvel, se solo la produzione ci credesse quanto ci credono gli spettatori più affezionati. E voi cosa ne pensate dell’episodio e delle rivelazioni a cui abbiamo assistito? Vi è piaciuto il flashback ad inizio puntata? Scriveteci le vostre opinioni e soprattutto le vostre previsioni per il futuro di Kamala nello spazio per i commenti sotto all’articolo. Ricordatevi di aggiungervi al nostro canale Telegram e, per non rimanere indietro sulle notizie riguardanti il mondo del cinema, degli anime e dei videogiochi, continuate a seguirci su Kaleidoverse.