Jennifer Walters è un’avvocatessa di New York specializzata in casi sui super umani, cugina del famoso Bruce Banner, conosciuto ai più con il nome di Hulk. Non è facile affrontare la vita di tutti i giorni per una trentenne nella grande mela e i suoi equilibri già precari vengono sconvolti quando insieme al cugino viene coinvolta in un incidente stradale causato da un misterioso oggetto volante. Un contatto fra il sangue dei due però riesce a trasformare la piccola e fragile Jennifer nella potente e statuaria She-Hulk, una versione più alta e più sicura della già talentuosa avvocatessa.
Arrivata giovedì 18 agosto sulla piattaforma di streaming di casa Disney, l’ultimo prodotto seriale previsto per il 2022 targato Marvel Studios va ad inserirsi nella timeline principale sin dalle primissime battute, chiarendo fin da subito alcuni dei dubbi che i fan più attenti avevano esposto dopo aver assistito ai trailer. Le avventure di Jennifer Walters, chiamata She-Hulk appunto, ci accompagneranno per nove settimane da qua fino a circa metà ottobre, e ci promette toni divertenti e argomenti più adulti. Ci fidiamo dei Marvel Studios? Ormai non più. Guarderemo comunque la serie e ne parleremo tutte le settimane? Certamente.
I fan si lamentano e Marvel risponde
I fan dell’universo condiviso della casa delle idee hanno ormai acquisito la lamentela come riflesso automatico davanti ad un nuovo prodotto targato MCU. Nessuna critica sia chiaro, questo nervo scoperto è figlio di reiterate delusioni che gli appassionati delle storie Marvel hanno dovuto digerire nel corso degli (ultimi) anni, infatti a fronte alle primissime occhiate alla serie dedicata alla titana verde non sono mancate le critiche, prima fra tutte quella sulla scarsa riuscita grafica del personaggio principale nei trailer di debutto.
Pare proprio che i Marvel Studios abbiano drizzato le orecchie, perché il risultato finale che oggi ci ritroviamo sugli schermi di casa, al netto di qualche scivolone, è decisamente soddisfacente. La resa in CGI del cugino Bruce rimane quella più convincente ma, per quanto riguarda l’episodio pilota, anche la protagonista riesce a splendere risultando posticcia solo in qualche inquadratura specifica, principalmente nel piani americani e negli effetti relativi ai suoi fluenti capelli corvini.
Un lavoro tutt’altro che semplice
Jessica Gao, che produce e scrive la serie, ha dichiarato durante alcune interviste allo scorso San Diego Comicon che portare su schermo una protagonista totalmente in CGI non è stato affatto semplice. La producer ha infatti dichiarato che è stato un processo di tentativi ed errori e che a seguito dell’esperienza non lo rifarebbe a cuor leggero. “È stato un evento senza precedenti, Marvel non ha mai avuto una serie in cui il personaggio principale è totalmente in computer grafica” ha dichiarato Gao ai microfoni di IGN. “All’inizio non avevamo neanche idea di come sarebbe andata e ci siamo detto hey, è Marvel, in qualche modo ce la faremo”
Nonostante fosse Marvel, Gao ha continuato dicendo che il processo è stato tutt’altro che facile e privo di intoppi ed è passato molto tempo prima che riuscissero ad arrivare ad un risultato del quale potessero essere soddisfatti. “È stato davvero impegnativo“, continua la produttrice “e penso che se dovessimo rifarlo da capo penseremmo a lungo se portare o meno un personaggio in computer grafica a schermo per tutto quel tempo. Eppure ce l’abbiamo fatta e siamo fieri dei risultati.” E come darle torto, il lavoro deve essere stato davvero enorme, ma (almeno per quanto riguarda l’episodio 1 di She-Hulk) siamo d’accordo sulla buona riuscita del prodotto finale.
Una Hulk facile da amare
Marvel è brutta e cattiva, va bene, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare e riconosciamo che chi gestisce i casting sa il fatto suo. Nelle decine e decine di personaggi umani e super umani che ingorgano le puntate che compongono l’intero universo condiviso sarebbe facile perdersi e diventare solo uno degli individui senza volto che compongono una saga (cosa che abbiamo visto in altri franchise sia seriali che cinematografici), eppure Tatiana Maslany, che nella serie interpreta la protagonista, si rivela dalle primissime inquadrature una scelta perfetta.
Abbiamo già saggiato le sue capacità attoriali in Orphan Black, serie partita nel 2013 dove ha dato prova di essere un’ottima e versatile attrice, e sappiamo già da tempo che il suo lavoro lo sa fare (e anche molto bene). Le capacità e il carisma della Maslany infatti si sposano perfettamente al fascino e all’umorismo di Jennifer Walters delineando i contorni di un personaggio destinato ad entrare nel cuore degli spettatori. Sarebbe bello che i Marvel Studios non rovinassero tutto con una trama bucata e traballante e si concentrassero solo sullo sviluppare e approfondire il percorso della protagonista, ma sappiamo bene come andranno le cose.
Le nostre previsioni e considerazioni finali sull’episodio 1 di She-Hulk: Attorney at Law
Nonostante l’entusiasmo geek di vedere un personaggio amato che fino a ieri era solo su carta arrivare finalmente sugli schermi, la parte più razionale del nostro cervello sta cercando di rimanere con i piedi per terra date le delusioni dei precedenti prodotti MCU. Eppure il giudizio su questo episodio 1 di She-Hulk non può che essere positivo: il livello produttivo è alto e i personaggi carismatici ci hanno intrattenuto per mezz’ora, facendoci ridere con gag leggere ma al contempo adulte, destinate ad un pubblico che sicuramente non è lo stesso pensato per il prodotto precedente (Ms Marvel).
E voi cosa ne pensate dell’episodio pilota di She-Hulk? Avete notato anche voi una fissazione morbosa della macchina da presa per i piedi verdi dei protagonisti? Cosa ne pensate di Tatiana Maslany nei panni di Jennifer Walters? E soprattutto, vi hanno convinto le spiegazioni iniziali di Bruce sui motivi della sua guarigione? Fateci sapere cosa ne pensate con un commento all’articolo e non dimenticatevi di seguirci su di Instagram. Per rimanere sempre aggiornati su tutte le novità sul mondo Marvel e non solo vi ricordiamo di iscrivervi al canale Telegram e a continuare a seguirci su Kaleidoverse.