Arriva puntualissimo il primo giovedì Marvel del mese di settembre con l’episodio 3 della serie dedicata alla statuaria legale verde She-Hulk, disponibile dalle nove di questa mattina in streaming su Disney+. Tornano i cameo, la commedia e gli scontri in grande stile ma la grande novità di questo episodio è la tanto agognata aula di tribunale che diventa finalmente la coprotagonista perfetta per le avventure legali di Jennifer Walters.
Nonostante le prime due puntate ci sono sembrate un’introduzione più che dignitosa all’avvocato Walters, era proprio ciò che abbiamo visto in questo episodio che ci aspettavamo sin dall’inizio e che ci era stato anticipato da Kevin Feige: una commedia giudiziaria nel mondo Marvel. Il minutaggio disponibile viene dedicato quasi totalmente al caso già introdotto la settimana precedente e al “caso B” che va ad approfondire alcuni personaggi comprimari risultando nel complesso godibile e ben equilibrato.
Siamo pronti a deliberare
Il tempo a disposizione è davvero poco e questo rimane a oggi l’unico importante difetto di cui non si riesce a fare finta di niente. Tuttavia, nonostante la puntata inizi e finisca nell’arco di tempo che ci si impiega a fare colazione, gli argomenti trattati sono tanti e la sua scrittura rimane fitta e puntuale dando la sensazione che in una puntata da 25 minuti vengano stipati più eventi e approfondimenti di quanto non avessimo già visto in episodi di serie MCU precedenti che avevano a disposizione il doppio del minutaggio.
Il caso della settimana vede “il popolo contro Emil Blinsky”, il nuovo e pentito Abominio che richiede che gli venga data una seconda possibilità da uomo libero. Questo espediente viene utilizzato per mettere in risalto le capacità legali della protagonista che si ritrova a dover gestire delle spinose questioni super-umane totalmente fuori dalla sua zona di comfort. Oltre a ciò l’arringa dell’avvocato Walters è intenta a ripulire l’immagine di Blonsky sia agli occhi della giuria che a quelli degli spettatori, ce l’avrà fatta? Per scoprire se è andato tutto liscio e farvi una vostra idea sull’onestà o meno del nuovo Abominio non vi resta che correre a guardare l’episodio 3 di She-Hulk.
La forza di She-Hulk non sta solo nei pugni
“Non capisco perché trasformino tutti i supereroi in donne” dice qualcuno su internet proprio sull’aprirsi dell’episodio. Questo tipo di commenti però non si limitano al mondo della finzione ma anzi, sono un chiaro esempio di arte che imita la vita, dato che questi sono i opinioni che hanno accompagnato prodotti come Captain Marvel, Ms Marvel e She-Hulk. Jessica Gao e la sua writers room infatti fanno di necessità virtù usando continui riferimenti alla cultura pop e al mondo reale (come quello appena citato) in modo divertente e acuto in modo da rendere il mondo narrato più concreto, assottigliando la parete che divide il nostro universo da quello che vediamo rappresentato sullo schermo.
Oltre alle pop-star e agli hater sui social, la serie riesce a risultare più vicina allo spettatore anche grazie alla capacità di Jennifer Walters di rompere la quarta parete, guardando dritta in macchina da presa e rivolgendosi a noi spettatori. La protagonista infatti sa di essere all’interno di una serie tv e usa il dialogo con chi guarda come se fosse il suo “caro diario” con cui ragionare, ridere o scusarsi. Questa caratteristica dell’avvocatessa verde viene direttamente dalla controparte cartacea del personaggio che, in quel contesto, usciva dalle vignette, distruggeva i baloon e ci guardava dritto negli occhi.
Le nostre conclusioni sull’episodio 3 di She-Hulk
Un passo alla volta Jennifer comincia ad accettare la sua condizione di Hulk e noi insieme a lei, settimana dopo settimana impariamo a conoscerla e ad accoglierla nel Marvel Cinematic Universe come uno dei personaggi più riusciti e interessanti dell’intera fase 4. Invece di peggiorare, come nel caso di Moon Knight e in parte Ms. Marvel, in questo caso ogni puntata si rivela più divertente, adorabile e interessante della precedente riaccendendo la speranza, nei cuori dei fan, che per una volta non vada tutto in vacca. I cameo, questa volta, siamo sicuri vi sorprenderanno e vi faranno spegnere il televisore con un enorme sorriso ebete stampato in faccia (come è successo a chi scrive questa recensione) e la mancanza di serietà che ha contraddistinto questa fase dell’universo condiviso Marvel a questo giro casca a pennello, rendendo il terzo episodio esattamente ciò che i fan volevano approfondendo i personaggi, sviscerando la lore e riuscendo a divertire e intrattenere dal primo all’ultimo minuto.
E voi cosa ne pensate di questo episodio? Siete soddisfatti delle spiegazioni relative ai collegamenti con Shang-chi? E soprattutto avete trovato il QR code che vi rimanda al sito ufficiale Marvel per leggere gratuitamente il terzo volume del fumetto? Questa settimana è più difficile da trovare! Scriveteci le vostre considerazioni nei commenti all’articolo e, oltre a iscrivervi al nostro canale Telegram, non dimenticatevi di continuare a seguirci su Kaleidoverse per rimanere sempre al passo con tutte le notizie dal mondo del cinema e delle serie!