Abbiamo tutti presente Skam Italia, il remake nostrano della serie teen norvegese più chiacchierata degli ultimi anni. Ludovico Bessegato, insieme ad Alice Urciuolo, ha deciso di creare un teen drama originale dopo aver creato proprio Skam Italia. Da qui nasce Prisma, la storia di due gemelli, Andrea e Marco, e dei loro compagni di scuola. La serie, ambientata a Latina, città nella quale Alice Urciuolo ha vissuto a lungo, affronta la crescita, la scoperta della propria identità e le difficoltà degli anni adolescenziali dei personaggi. Basato in parte sulla vita e le esperienze della poetessa Giovanna Cristina Vivinetto, compagna universitaria della sceneggiatrice Alice Urciuolo, Prisma affronta e normalizza temi che tuttora la società fatica ad accettare come quotidiani.
Il 15 settembre Prime Video ha organizzato un’anteprima stampa dei primi due episodi a Roma, seguita dalla conferenza e dalle interviste di creatori e cast. Prisma sarà disponibile su Amazon a partire dal 21 settembre 2022 e noi di Kaleidoverse.it possiamo dire, dopo aver partecipato all’anteprima, di avere davanti un prodotto non solo valido ma estremamente pregnante per la società odierna.
Alla scoperta della propria fluidità
I primi due episodi di Prisma ci presentano i personaggi della serie. Mattia Carrano interpreta entrambi i gemelli al centro della storia: Andrea e Marco. I due ragazzi sono fisicamente identici, ma caratterialmente agli antipodi. Dove Andrea è più spigliato ed espansivo, Marco è timido e docile… almeno all’apparenza. Entrambi, tuttavia, nascondono in modo differente i disagi tipici di individui in crescita, che stanno provando a trovare la loro comfort zone e la propria identità. Marco fatica a parlare con la ragazza che gli piace a causa della sua timidezza. Andrea, invece, dopo una relazione finita male con una coetanea di Latina, ha compreso di non essere certo della propria identità di genere o del proprio orientamento sessuale e sta cercando di capire la sua fluidità che ancora non ha una vera e propria etichetta (e chissà, magari non ne ha nemmeno bisogno).
Intorno ai due protagonisti vi sono tutti gli altri ragazzi di Latina. C’è chi vive un amore non corrisposto, chi ha scoperto la propria omosessualità mentre aveva una relazione eterosessuale. Ci sono i ragazzi che scrivono musica e chi è caduto nel circolo della droga. Questi primi due episodi di Prisma sono uno stralcio di vita, uno spaccato delle difficoltà ma anche delle vite e della quotidianità dei giovani di oggi. Gli altri 6 episodi affronteranno, a detta del regista Ludovico Bessegato, anche le relazioni e gli scontri generazionali della serie, ovvero le interazioni tra i ragazzi e i loro genitori.
Le nostre conclusioni su Prisma episodi 1 e 2
L’inizio di Prisma è una presentazione forte, non solo della serie in generale che attira immediatamente lo spettatore a saperne di più su questi ragazzi, ma anche della tematica in sé, tanto attuale e necessaria oggi. Prisma non è un semplice prodotto che rappresenta gli adolescenti del 2022, non è una serie che le generazioni ormai più anziane definirebbero schiava del politically correct, ma è uno spaccato di vita veritiero, crudo ma anche estremamente realistico. Perché dopo migliaia di anni di vita dell’umanità sulla terra come razza l’apertura a una fluidità, a una scoperta di se stessi e a una percezione del self come un qualcosa in evoluzione che cambia nel tempo dovrebbe essere il “bare minimum” e non un qualcosa da additare come strano o fuori dal comune.
Non ci resta che aspettare l’uscita integrale della serie il 21 settembre su Amazon Prime Video e accompagnare Marco, Andrea, Carola, Nina, Vittorio e gli altri in questa storia di formazione inclusiva e contemporanea. Se volete rimanere aggiornati sulle notizie dal mondo del cinema, degli anime, dei manga, dei videogiochi e molto altro, unitevi al nostro canale Telegram e continuate a seguirci sul sito Kaleidoverse.