Da genere di nicchia a capostipite delle ultime tre generazioni di console, il souls-like si è cosparso a macchia d’olio tra i giochi degli ultimi anni, rendendo la sua tag onnipresente su Steam. Dai più piccoli Indie fatti in casa da una singola persona, a titoli “tripla A” di studi affermati, questo genere è diventato un must per attrarre la curiosità della nuova generazione di giocatori a cui piace affrontare sfide sempre più ardue. Tra i titoli recenti ne risalta uno in particolare; un titolo promettente con l’obiettivo di portare il giocatore in una landa messa in ginocchio da una piaga alla quale dovremo trovare una cura: Thymesia. Il titolo distribuito da Team17 che si è mostrato più volte sui vari canali social prometteva un Hack&Slash con componenti souls-like, ed è (più o meno) riuscito in entrambi i propositi. Ma parliamone meglio nella seguente recensione su Thymesia.
Diagnosi
L’uomo ha già avuto a che fare in passato con piaghe apparentemente incurabili; mali capaci di distruggere civiltà intere lasciando nulla dietro di sé. Proprio per combattere questi mali nacquero cerusici e alchimisti, studiosi delle scienze mediche dediti a combattere le malattie che affliggono l’umanità. Thymesia ci porta a esplorare un mondo con tali attributi; abbandonata, flebile, marcia e decadente, la città di Hermes dove si svolgono gli eventi della storia attira studiosi delle arti mediche desiderosi di porre fine alla piaga che grava sulla città. Tra questi studiosi vi è Corvus, un alchimista alla ricerca di una cura per salvare la città.
Il mondo che Thymesia propone è fatto di tinte spente e cupe, capaci di rafforzare l’apparenza abbietta della città ormai abitata da creature grottesche mutate a causa della piaga. Nei nostri viaggi per trovare una cura per la città ci ritroveremo a visitare radici secolari, giardini reali intrisi di sangue e librerie colme di sapere antico. Il tutto sarà incredibilmente piacevole all’occhio, stuzzicando la fantasia del giocatore con i contrasti cromatici e le creative combinazioni di elementi che rispecchiano a tutto tondo il tema Dark-Fantasy del gioco; tuttavia c’è da dire che a causa della struttura a livelli del gioco, anziché quella di un Open World, la città di Hermes può dare la sensazione di essere poco coesiva, dando l’idea di avere dei luoghi scollegati tra loro.
Triage
Il Giuramento Ippocratico è un voto fatto dai cerusici che vieta a chi persegue l’arte medica di non recare danno al prossimo; tuttavia vi possiamo assicurare che nei panni di Corvus arrecheremo più di qualche danno alle creature chi ci si scaglieranno contro. Avremo nel nostro arsenale la fida sciabola e il coltello da parata, ma potremo anche disporre delle armi della piaga; Corvus grazie alle sue abilità potrà “mietere” le armi degli avversari e farle sue, permettendogli quindi di evocare e usare oggetti di vario genere basate sull’avversario sconfitto, permettendo cosi al giocatore di cambiare stile e tecniche di combattimento a seconda della situazione o dell’avversario da affrontare; almeno in teoria.
Di per sé queste meccaniche risultano molto interessanti, poter ottenere armi secondarie sul momento può rivelarsi salvifico in situazioni sfavorevoli. Tuttavia, il fatto che queste armi speciali richiedano una barra risorsa per essere usate, anziché avere un set di mosse da poter mescolare con l’arma principale, potrebbe rendere restii alcuni giocatori dall’usarle, favoreggiando uno stile di combattimento più semplice e pulito, ma anche più stimolante. Grazie alla meccanica di “parry” ben implementata, il giocatore è perfettamente in grado di finire il gioco senza l’uso di tecniche alternative se non la propria prontezza di riflessi e agilità di mano.
Terapia Intensiva
Per definizione, “Gioco di Ruolo” vuole far presupporre che il giocatore avrà la possibilità di scelta sulla personalizzazione sia delle statistiche del proprio personaggio sia sullo stile di gioco da assumere. Avere la libertà di poter studiare un set di statistiche effettivo per il nostro modo di giocare è quantomeno ideale per potersi portare a casa tale tag su steam; tuttavia in questo ambito il titolo è terribilmente carente. Di effettivo potremo migliorare solo tre statistiche che andranno a influenzare i valori di Corvus. Innalzare sotto una certa soglia una delle statistiche conferirà bonus aggiuntivi all’uso di alcune “armi della piaga” ma che a conti fatti si rivela solo un miglioramento statistico, rispetto alla vera e propria aggiunta di nuovi elementi all’arma in sé.
Alcune piccole meccaniche a loro volta non riescono a splendere come dovrebbero. Il gioco permetterà al giocatore di poter creare e migliorare fiasche curative grazie all’aggiunta e combinazione di varie erbe ed elementi alchemici che, se combinati nel modo corretto, possono dare effetti aggiuntivi speciali all’uso di una di queste pozioni; ma infine anche questa meccanica rimane sottotono essendo a conti fatti solo una aggiunta di statistiche percentuali ai numeri già presenti.
Le nostre conclusioni su Thymesia
Il titolo di Team17 può essere definito come un “souls-like che non ha mai smesso di sognare”. per quanto abbia molte delle carte in regola per rientrare nei parametri, diverse delle caratteristiche al livello tecnico cadono nel blando crunch di numeri e statistiche, che talvolta può essere sorvolato se si guarda alla ricchezza creativa che il titolo propone. Thymesia offre una esperienza non troppo lontana da qualsiasi altro souls-like, tuttavia non riuscendo ugualmente a distinguersi dalla massa. Se si vuole strappare un sorriso, il titolo potrebbe venire definito come un “Sekiro da Discount”. seguiteci su Kaleidoverse.it dove potete trovare tante guide, recensioni di film, Serie Tv e molto altro. Per restare sempre aggiornati, inoltre, potete iscrivervi al nostro canale Telegram e seguirci su tutti i social.
Thymesia porta con sé azione Hack&Slash con alcune meccaniche di Souls-Like e, seppur a primo impatto la combinazione possa sembrare un po' bizzarra, le due si mescolano in modo sufficientemente armonioso, fornendo un'esperienza divertente e dinamica che richiederà la massima concentrazione e velocità di riflessi del giocatore. Alcune piccole meccaniche tristemente non riescono a risplendere appieno, ma ciò non ferma il titolo da essere un gioco pienamente apprezzabile e divertente.