È uscito il primo episodio di The Idol, in lingua originale con i sottotitoli (per la versione doppiata dovremo aspettare il 12 Giugno). La serie ha come protagonista Lily-Rose Depp che interpreta una pop star che torna con un nuovo singolo, e viene sedotta da un proprietario di un club hipster/ guru/ leader di un culto (Abel “The Weekend” Tesfaye). Lo show è firmato con il tocco esuberante di Sam Levinson. Chiunque abbia amato la sua opera precedente, Euphoria, dovebbre trovarsi sulla stessa linea di pensiero riguardo a The Idol, ma sarà davvero così?
Il primo episodio della serie, pur essendo decisamente crudo e vivido, non è poi particolarmente scioccante, a livello di contenuto. È incentrato sulla pop star Jocelyn, di ritorno in scena con un nuovo singolo, dopo un crollo psicologico, con l’aggiunta di un coordinatore della nudità e una foto sessuale della protagonista condivisa con il mondo senza il suo consenso. Di certo un inizio con il botto, The Idol si preannuncia una serie controversa e con un profondo sguardo e critica sulla società di oggi. Con questa premessa, cosa ci lascia questo primo episodio?
La parola discrezione non esiste
The Idol ha un inizio interessante nel momento in cui si parla di tutto il duro lavoro necessario per fare una pop star. In particolare, la precisione militare richiesta per raccogliere il positivo da storie negative in un periodo storico che richiede creazione istantanea e consumo di notizie in continuazione. Quando entriamo nella modalità love story, la serie proprio non ha le basi necessarie per portare avanti entrambi.
“La musica pop è il miglior cavallo di Troia” dice Tedros, la notte in cui conosce Jocelyn. Così esordisce con la frase profonda che potrebbe essere la chiave critica del film. Eppure, nel contesto del primo episodio sembra una caption di Instragram utilizzata per una bella foto. La cosa più sorprendente del debutto di The Idol è quanto poco accada effettivamente nel primo episodio. Lo stretto ambito di azione rivela una storia bloccata in una bolla claustrofobica, offrendo scene di nudità e sesso per distrarre da quanto poco sta accadendo sullo schermo.
Critica oppure ostentazione?
The Idol si pone come una serie volta a criticare la società odierna e per farlo vuole usare mezzi forti volti a sconvolgere. Dal primo episodio, però, sembra che io messaggio e il fine siano soffocati da questi mezzi tanto da far fatica a vedere oltre ad essi. Persino l’episodio più significativo di revenge porn passa in secondo piano. Il risultato che ci viene presentato finora è un miscuglio di scene di nudo e sesso con qualche seme di critica che non sembra attecchire. Lo sguardo maschile sembra predominare e Jocelyn sembra essere costantemente sessualizzata con la pretesa che sia una sua scelta. La bramosia verso il corpo femminile viene messa in bocca ad una regista donna come una giustificazione abbastanza codarda.
Ci sono spiragli che sembrano ritrarre la protagonista in un modo che non è solo un pezzo di carne per coloro che la circondano. Ma in realtà non vediamo nessuna emozione emergere. Anche quando scopre nel bel mezzo dell’episodio della foto, è chiaro che Jocelyn è costruita come un personaggio che deve essere un contenitore per tutti gli altri. Purtroppo non una volta risulta una scelta intenzionale come critica, ma piuttosto solo un dato di fatto da mostrare. C’è un modo per mostrare l’essere vittima e la pressione a causa di un’industria, ma nel primo episodio di The Idol manca questo.
Le nostre conclusioni sul primo episodio di The Idol
Non si trova molta Euphoria in questo primo episodio di The Idol. Lo sguardo di Sam Levinson alle pressioni dettati dalla performance nell’industria musicale è più pacchiano che di buon gusto con più pelle rispetto alla satira che sarebbe tanto necessaria. È una spirale verso il basso senza un messaggio o una comprensione di ciò che potrebbe rendere la storia fruttuosa e interessante. L’episodio ha momenti in cui sembra essere qualcosa di meglio. Ma invece, è volutamente debilitato da uno sguardo maschile forzato che non beneficia nessuna delle attrici incaricate di rendere la serie di successo. La performance di Depp e il suo personaggio si perdono nella troppa oscenità senza attaccamento alla trama e senza alcuna prospettiva.
Senza contare che la serie, per ora, ha sottovalutato la presenza Jennie Kim. In una serie che mette in mostra i lati oscuri dell’essere idol, viene trascurato il fatto che una delle sue attrici è una dei più grandi idol femminili del mondo, e questa è un’occasione mancata. Kim viene presentata come se fosse un oggetto di scena e distacca ulteriormente la storia da qualsiasi tentativo di centrare le donne al di fuori dei loro corpi. Per ora, la critica verso le aspettative e lo sguardo della società verso le pop star non si percepisce, ma vedremo come si sviluppa The Idol nei prossimi episodi. Se volete rimanere aggiornati sulle notizie dal mondo del cinema, degli anime, dei manga, dei videogiochi e molto altro, unitevi al nostro canale Telegram e continuate a seguirci sui nostri canali social Instagram, Facebook e TikTok e seguiteci su Kaleidoverse e sul nostro canale YouTube.