Era il lontano 16 ottobre 1923 quando i fratelli Roy e Walt Disney fondarono il Disney Brothers Cartoon Studio, poi diventato dopo vari cambi di nome The Walt Disney Company nel 1986. Il 16 ottobre 2023, da poco passato, si sono festeggiati i 100 anni di Disney. Non c’è modo migliore di far festa se non facendo uscire un nuovo film per le celebrazioni e infatti, il 21 dicembre 2023, uscirà Wish di cui troverete la recensione in anteprima sul nostro sito. Ma cosa ha reso grande questo brand e cosa possiamo dire a riguardo di quello che è ormai un gigante nella produzione di cartoni animati, film e serie TV?
Negli ultimi anni Disney ha acquisito parecchie case di produzione cinematografica facendo passare sotto la sua ala protettiva brand come Star Wars, Marvel e Pixar insieme a tanti altri. Questa sua espansione l’ha portata a mettere mano su saghe e film che hanno avuto un grande successo. Non dimentichiamo l’approdo di Disney nella diffusione dei suoi prodotti attraverso la piattaforma Disney+. Qui possiamo citare, tra le ultime uscite, la seconda stagione di Loki o il cortometraggio Once Upon a Studio per la celebrazione del centenario.
Dal garage al multisala
La storia di Walt Disney ebbe un risvolto positivo solo dopo il fallimento della sua prima società, la Laugh-O-Gram Studios, avvenuto nel 1923. In seguito a questo evento il fratello Roy lo invitò ad andare a Hollywood e, racimolati i soldi, prese il treno e si trasferì in California. Lì, insieme al fratello, iniziarono la produzione di lungometraggi nel garage dello zio. Uno di questi ebbe un discreto successo, Alice Comedies, ed è da qui che iniziò a spostarsi il soggetto dalla componente umana a quella animata. Infatti Alice Comedies prevedeva l’interazione tra una bambina, Alice, e soggetti animati tra cui il gatto Julius vagamente ispirato al già famoso Felix the Cat degli anni ‘20.
Questa serie di animazioni fu il trampolino di lancio per la lunga e gloriosa carriera di Walt Disney e del fratello Roy. Tutti sappiamo chi è Topolino (o Mickey Mouse) ma magari pochi sanno che è ancora più vecchio di quel che sembra. Sì perché il suo predecessore Oswald the Rabbit, il personaggio da cui Walt prese ispirazione per la creazione di Mortimer Mouse (il primo nome di Mickey Mouse), è del 1927 mentre Topolino è del 1928. La consacrazione di questo personaggio e il suo successivo ruolo di icona della casa d’animazione è arrivata con il più famoso e iconico film: Steamboat Willie.
I classici Disney intramontabili
Tutti siamo cresciuti a pane e Disney e lunga è la lista di classici intramontabili che, non neghiamolo, hanno creato alcuni traumi infantili. Come dimenticare la morte della mamma di Bambi o di Mufasa ne Il re leone o ancora dei genitori del piccolo Tarzan per bocca del leopardo Sabor. Certo non tutti i film hanno creato dei traumi in noi poveri e, al tempo, piccoli indifesi bambini che volevamo vedere solo un cartone animato. Ci sono opere che hanno strappato lacrime ma anche momenti di gioia e felicità come Alice nel Paese delle Meraviglie o il più strambo Kuzco ne Le Follie dell’Imperatore (“Che fai tocchi? Nooon si tocca”).
Noi però vorremmo concentrarci sui film usciti dagli anni 2000 in poi. Perché sì, esistono i classici, ma Disney non ha ancora smesso di produrre perle cinematografiche che potrebbero entrare a far parte dei futuri classici. Dal 2000 in poi abbiamo visto film come il già citato Le Follie dell’Imperatore ma anche Lilo & Stitch, Rapunzel o ancora Ralph Spaccatutto. Ci sono altre opere che però hanno decisamente colpito il pubblico sia adulto che dei piccoli e vogliamo parlarvene.
Frozen
Senza ombra di dubbio questa pellicola del 2013 ha avuto un grande successo a tutti gli effetti. Tutt’ora ci stiamo portando lo strascico di tale fama, complice l’uscita del secondo film. Ma perché è stato acclamato come uno dei migliori dell’ultimo decennio? La risposta è tanto facile quanto profonda, perché non è scontata al giorno d’oggi. La nostra protagonista, la bionda, glaciale Elsa, ha insegnato a tutti che la diversità va esaltata e non repressa, in modo che tutti possano apprezzarla e capirla. Questa sua battaglia contro i pregiudizi e la diffidenza è alla base dell’intero film. Elsa è il motivo per cui centinaia di bambini e adulti hanno iniziato ad amarsi e accettarsi di più, consapevoli di non doversi vergognare di nulla.
Encanto
Sono sicuro che dopo aver letto questa frase vi partirà in testa una canzone: Non si nomina Bruno. Non è per questo che il film ha meritato il successo – anche se la canzone ha fatto il suo. Encanto ci ha regalato momenti di canto e allegria familiare che nemmeno la famiglia della Mulino Bianco può stargli dietro, ma non è questo che ci ha insegnato. Quello che possiamo leggere tra le righe, tra le canzoni e tra le vicende che accadono alla nostra Mirabel è che ognuno di noi, prima o poi, porterà sulle spalle un peso. L’etichetta che volenti o nolenti ci verrà affibbiata farà di noi quella persona e faremo di tutto per non deludere le aspettative.
Spesso però dimentichiamo che dovremmo dare importanza a ciò che siamo e non a ciò che sappiamo fare perché in primis siamo persone. Man mano che progrediamo con il tempo e l’evoluzione della società saremo sempre più “quello che sappiamo fare” che “quello che siamo” e tutto ciò è sbagliato. La morale del film porta proprio a riflettere su questo aspetto della nostra società che sta diventando sempre più marcato. Potremmo prendere esempio dalla Danimarca per far insegnare nelle scuole l’empatia, perché presto avremo persone molto capaci ma incapaci di empatizzare con qualcuno. Il film ci insegna che ognuno di noi non è un vaso da riempire con nozioni, ma bisogna trovare un equilibrio tra i talenti e i sentimenti.
Coco
Leggendo il sottotitolo vi sarà sicuramente tornata in mente la dolce nonnina del nostro Miguel. Non è un film da sottovalutare e non è l’ennesimo sul Dia de los muertos come tutti pensano. Nascosto dietro la chitarra e il piccolo Miguel c’è una morale che, almeno per molte persone, andrebbe ricordata e impressa a fuoco nella mente. Il ragazzino ci insegna il valore che bisogna dare ai defunti e al loro ricordo. All’interno del film infatti è il ricordo stesso che alimenta le anime nell’aldilà per non farle svanire nel nulla.
Perché affermiamo che questa cosa andrebbe ricordata bene? Non tutti, ma la maggior parte di noi, si ricorda dei nostri cari solo in determinate situazioni o feste, quando invece si dovrebbe dare più importanza ai nostri defunti. Con questo non affermiamo che dovremmo andare tutti i giorni al cimitero a trovarli ma almeno dedicare un pensiero a chi abbiamo perso. Può far male e lo sappiamo bene però queste persone hanno ricoperto un ruolo nella nostra vita e va valorizzato anche dopo la loro dipartita.
Inside out
Non potevamo di certo non parlare di questo film di cui è stato da poco annunciato il seguito. Come ben sappiamo all’interno della pellicola vengono presentate le emozioni come se fossero esseri antropomorfi che vivono nella testa della piccola Riley. Ognuna di queste ha una certa importanza, ma due di loro sono in conflitto perché hanno una visione diversa della vita. Queste due emozioni sono Gioia e Tristezza ed entrambe vogliono imporsi e prevalere sulle altre. Non è frutto di prepotenza ma hanno ragioni diverse per farlo. La prima pensa che debbano esserci solo momenti felici mentre la seconda vorrebbe che ci siano anche attimi di tristezza.
Possiamo forse dare torto o ragione a una delle due? Certo che no, sarebbe come negare che siamo alla ricerca della felicità o che la tristezza non serve a nulla. Qui c’è un errore e pensiamo che ognuno di noi lo abbia commesso almeno una volta. Pensare che dalla tristezza non possa esserci gioia è sbagliato perché è vero l’esatto contrario. C’è gioia proprio perché prima abbiamo provato tristezza e viceversa. Una vita vissuta interamente o sempre felici o sempre tristi lascia una lacuna che, prima o poi, andrebbe colmata per capire al meglio l’altro volto della medaglia. Ed è questa la morale che questo film vuole insegnarci.
Come già citato prima, sul nostro sito di Kaleidoverse, troverete la nostra recensione di Wish per il quale abbiamo partecipato all’anteprima. Le nostre recensioni non riguardano solo i film ma anche le serie TV (l’ultima è di Blue eye samurai) o potrete trovare anche vari approfondimenti, come ad esempio I migliori attori nel mondo dei videogiochi, o guide dei videogiochi. Fateci sapere attraverso i canali social di Facebook, Instagram o Telegram quali sono per voi i migliori film dal 2000 in poi. Non mi resta che ringraziarvi come sempre per averci letti e alla prossima!