Una nuova puntata di True Detective night country è sbarcata sul piccolo schermo, tiriamo le somme dell’episodio 2 che inevitabilmente ci avvicina ad un passo dalla mid-season. Secondo episodio disponibile su Sky e Now da lunedì 22 con il doppiaggio italiano. Questa nuova puntata – sempre diretta da Issa López – incomincia a delineare meglio la direzione che vuole prendere questa serie. Una direzione che porta alla memoria la prima indimenticata stagione. Dalla spirale al legame con l’occulto. Soprattutto quest’ultimo è molto prominente nella narrazione messa in piedi per questa seconda puntata.
In questo episodio ritroviamo sempre il capitano Liz Danvers (Foster) e la detective Evangeline Navarro impegnate nel caso. Ma al contrario della precedente puntata, qui ci si trova ad esplorare anche le vite private di chi gira intorno a loro. Dando spazio ad alcuni personaggi che non erano stati precedentemente approfonditi. Vessillo di questa narrazione laterale è il giovane agente Peter Prior (Bennett), dove attraverso poche ma ben inserite scene viene definito il suo rapporto con Danvers ma soprattutto quello con il padre. Padre interpretato da un ottimo John Hawkes. Riesce a dare vita ad un personaggio che nella prima installazione appariva solo svogliato ma che in verità risulta meschino e violento.
La neve e il gelo
Più che nel primo episodio è importante la location di Ennis in Alaska, visto il ritrovamento che poneva fine alla puntata precedente. Dopo il macabro e – apparentemente – inspiegabile ritrovamento dei corpi degli scienziati della stazione di ricerca, sarà compito del capitano Danvers farsi carico del caso. Cosa che la porterà a scontrarsi con il suo superiore dalla città, un inaspettato Christopher Eccleston. Messa a capo delle indagini la Danvers è chiamata a far fronte a quello che momento dopo momento si rivela sempre più un mistero insondabile. Tutto questo con un supporto da parte degli altri agenti nullo o compromettente in alcuni casi. Gli unici su cui potrà contare veramente sono solo il giovane Prior e l’agente Navarro che con grande riluttanza stringerà un alleanza per riuscire a discernere l’oscurità che ha ammantato Ennis.
Lo spettatore si trova di fronte ad un netto cambio di registro rispetto alla prima puntata. Che per impostazione e ritmo narrativo sembra quasi distaccarsi totalmente da questa seconda, portando ad un significativo guadagno contenutistico. Come detto poco sopra ci si concentra maggiormente sull’aspetto occulto dell’indagine; raggiungendo così un coinvolgimento maggiore da parte dello spettatore. Che viene attratto e intrattenuto dall’enorme sensazione di sconosciuto che sboccia in questa puntata. Questo inasprimento dei toni porta anche ad un aumento della componente orrorifica. Componente non relegata strettamente all’occulto ma che si espande su più fronti compreso quello visivo e psicologico.
Miglioramenti e cambi
Per quanto ci si trovi davanti un cambio di registro piuttosto sostanzioso. Sia nel tono quanto nella centralità dell’investigazione. Il tutto non riesce a risollevare delle mancanze che eredita dalla puntata precedente. Prima fra tutte la regia che sì, risulta più focalizzata e concentrata, ma come per la precedente installazione non riesce a dare il giusto peso agli eventi. Rendendo le riprese estremamente artificiose e meccaniche senza dargli un senso di continuità che rompe brutalmente l’immedesimazione e la godibilità del prodotto stesso. Traslando tutto il peso della produzione sulla narrazione e sulle prove attoriali. In particolare queste ultime vengono a creare un palese dualismo nella produzione. Se in generale le interpretazioni si assestano su un livello nella media – a parte qualche eccezione – la presenza di determinati attori ed attrici rende le altre interpretazioni – per contrasto – inferiori.
Soprattutto l’interpretazione della Foster rende questo contrasto possibile e riesce a mettere in ombra gli altri interpreti meno esperti, in particolare Kali Reis. Che si riconferma ancora sotto tono rispetto a tutto il resto del cast, in particolare quando inserita in contesti con attori e attrici con più esperienza sulle spalle come la Foster o la Shaw. Non ci resta che attendere le prossime puntate. Siete interessati alla serie? Avete visto questi due episodi? O aspettate tutte e sei le puntate? Fatecelo sapere sui nostri social e nei commenti. Come sempre, vi invitiamo a leggerci su Kaleidoverse e a seguirci sulle nostre pagine social, dove pubblichiamo sempre contenuti. Se volete condividere con noi suggerimenti, consigli su nuovi film da vedere (ma anche anime, serie TV e videogiochi) o soltanto discutere delle ultime notizie, ci trovate sui nostri gruppi community, Facebook e Telegram.