Dal 6 febbraio è disponibile su Prime Video il nuovo film di Justin Kurzel (Nitram, The Kelly Gang), The Order. È un classico poliziesco che mette in scena atti e ideologie controverse che, purtroppo, fanno ancora parte del nostro mondo in determinati contesti. Di seguito leggerete la nostra recensione su The Order e vi daremo alcune informazioni aggiuntive affinché possiate guardarlo sotto più punti di vista.
Il film è tratto dal saggio The Silent Brotherhood di Kevin Flynn e Gary Gerhardt pubblicato nel 1989. L’opera scritta racconta le vicende di una cittadina degli Stati Uniti all’interno della quale esistono vari gruppi antisemiti. Le vicende narrate dalle due opere non sono inventate di sana pianta, ma ripercorrono le gesta atroci di un violento gruppo attivo negli anni ’80.
The Order: la trama
Il lungometraggio racconta di come un agente dell’FBI, Terry Husk, comincia le sue indagini su un – apparentemente – semplice gruppo criminale. Il lavoro di investigazione porterà alla scoperta di un aggregazione terroristica di suprematisti bianchi, L’Ordine. A capo dell’organizzazione troviamo Robert Mathews che sarà il bersaglio di una caccia all’uomo senza esclusione di colpi. Le circostanze ci porteranno fino all’8 dicembre 1984, giorno della resa dei conti fra i due.
Il cast vede fra le sue fila elementi di spicco come Jude Law (Il talento di Mr. Ripley) nei panni dell’agente e Nicholas Hoult (Giurato Numero 2, prossimo Lex Luthor) in quelli della controparte. Alle due punte di diamante si aggiungono un ottimo Tye Sheridan (Ready Player One) e Journee Smollett (Birds of Prey). Una formazione che sulla carta non può non dare che un esito positivo, scopriamo com’è andata.
Immediatezza e pesantezza
Sin dall’inizio, la pellicola, si presenta con un’aria cupa che non fa altro che aumentare col passare del tempo. La tematica d’odio trattata non fa altro che appesantire questa sensazione ed è come ricevere molteplici pugni all’addome durante tutta la visione. Il ritmo di narrazione è molto lento e potrebbe rendere il film un po’ pesante a chi non è abituato a un certo tipo di prodotto.
La presentazione dei fatti è immediata, veniamo subito catapultati in mezzo alle vicende, senza avere troppe spiegazioni. Man mano che si procede con la storia riceviamo qualche informazione aggiuntiva su determinati personaggi e sull’ambiente circostante. Purtroppo non si esplora dettagliatamente il passato dei personaggi e potrebbe far storcere il naso questa mancanza. Avremmo voluto sapere molto di più su Terry e Robert ma comprendiamo la scelta del regista di focalizzarsi su un solo e determinato concetto.
La pesantezza del tema mischiata alla realtà dei fatti rendono tutto molto più angosciante.
Un problema che persiste
La tematica dell’antisemitismo è al centro di tutta la trama, presentandoci due gruppi che all’apparenza possono sembrare uguali ma, in realtà, sono ben diversi. Infatti, essi adottano lo stesso pensiero nelle parole, ma ciò che li contraddistingue significativamente sono gli atti compiuti. L’Ordine, seppur derivante dal gruppo più “pacifico”, utilizza metodi così violenti da sfociare nel terrorismo.
La dottrina seguita da questi uomini è fortemente influenzata dal romanzo del 1978, The Turner Diaries. Sono molti i nazionalisti bianchi che, ancora oggi, seguono i passi di questo libro che narra di come un nazionalista bianco voglia spingere un aereo contro il Pentagono. Basti pensare ai fatti accaduti il 6 gennaio 2021, l’insurrezione avvenuta a Washington ai danni del Campidoglio è stata ispirata da quell’opera letteraria.
Cos’era L’Ordine
Agli inizi degli anni ’80, un gruppo di nazionalisti bianchi, delusi dall’esito della guerra in Vietnam, decidono di aggregarsi al gruppo fondato da Robert Mathews. Il loro intento era quello di rovesciare il governo degli Stati Uniti e, affinché ciò potesse avvenire, hanno cominciato ad addestrarsi militarmente con tanto di consulta di libri strategici. Per finanziare la loro idea si sono resi protagonisti di svariate rapine a banche e portavalori e, non contenti, attraverso la stampa e circolazione di banconote false.
Sono stati gli artefici dell’omicidio del DJ Alan Berg, assassinato davanti casa perchè ebreo. Non contenti, hanno anche dato frutto a varie esplosioni in alcuni sexy shop considerati, da loro, impuri. Per poter far parte di questo determinato gruppo bisognava addirittura prestare giuramento attorno ad un neonato rigorosamente bianco. La loro idea, forse quella più malsana, era quella di creare una nazione interamente popolata da bianchi. La follia era alla base di questo gruppo.
Il lato tecnico della pellicola
Kurzel fa un ottimo lavoro dietro la macchina da presa, regalandoci anche una buonissima fotografia. Grazie a lui e a questo modo di girare il film possiamo avere un’esperienza cinematografica decisamente immersiva. I complimenti vanno fatti anche a Jed Kurzel (Nitram, Monkey Man) fratello del regista e compositore della colonna sonora capace di amplificare l’atmosfera cupa e tesa di cui parlavamo ad inizio articolo. Un arrangiamento musicale che coesiste in perfetta armonia con la parte visiva. Ottimo lavoro!
La sceneggiatura è molto lineare e, tralasciando che avremmo voluto sapere di più sui personaggi, fa il suo regalandoci un’ottima storia. Tutto ciò è accompagnato dalle grandi prestazioni di Jude Law e Nicholas Hoult; i due attori hanno dato il meglio di sé regalandoci due personaggi memorabili. Basta la loro presenza in scena per rubare l’attenzione del pubblico e renderli i due elementi di spicco dell’opera. Questo è il giusto mix che vorremmo vedere in film del genere.
Il comparto tecnico rende il film estremamente d’impatto.
Le nostre conclusioni su The Order
The Order è un film di cui siamo rimasti estremamente soddisfatti e consigliamo altamente la visione per un arricchimento personale. Questo tipo di film è ottimo per fare la conoscenza di un terribile passato che si riversa, ancora e purtroppo, nel nostro presente. Se siete già a conoscenza di questi fatti potrebbe essere un ottimo modo per guardare la vicenda sotto un’altra lente stilistica, assolutamente da non perdere!
Speriamo di avervi incuriosito a guardare questo prodotto e siamo curiosi di conoscere la vostra opinione. Vi ricordiamo di dare un’occhiata alla pagina di Kaleidoverse dove troverete tantissimi contenuti a tema film, serie tv, anime e tanto altro. Il nostro consiglio è quello di non perdervi le ultime recensioni su Parthenope, Kinda pregnant e dei primi tre episodi della nuova stagione di Invincible. Alla prossima recensione!
Pro:
L’ottima perfomance di Jude Law e Nicholas Hoult
Tematiche molto importanti e ancora attuali
Contro:
Mancanza di ulteriori dettagli sui protagonisti
Ritmo molto lento che può rendere pesante questo tipo di visione