In onore del giorno più romantico dell’anno arriverà su Netflix la nuova serie italiana Fedeltà, basata sull’omonimo libro di Marco Missiroli, il cui nome ci fa subito ben sperare. Noi di Kaleidoverse abbiamo avuto non solo la possibilità di guardare la serie in anteprima, se siete interessati potete leggere la nostra recensione priva di spoiler a riguardo, ma anche il grande onore di partecipare alla conferenza stampa, tenutasi oggi. Un conto sono le nostre impressioni riguardo la serie, ma cos’hanno da dire gli attori e, in generale, coloro che hanno preso parte al progetto a riguardo? A tale evento hanno partecipato i protagonisti Michele Riondino, Lucrezia Guidone, Carolina Sala e Leonardo Pazzagli, insieme a Alessandro Fabbri, Laura Colella ed Elisa Amoruso, Ilaria Castiglioni e Angelo Barbagallo, con il contributo dei registi da remoto.
Fedeltà è una serie che non racconta una storia d’amore tra i protagonisti, Carlo e Margherita, ma va oltre il loro “fatidico sì”, incentrandosi sulle vite dei singoli e sulle possibili relazioni extraconiugali che si verranno a instaurare tra Margherita e il suo fisioterapista e Carlo e una sua studentessa. Relazione che ci farà arrivare alla fine delle puntate con un grande dubbio: c’è stata o non c’è stata una relazione adultera? Carolina Sala, che ha interpretato la studentessa Sofia, ha confermato questa nota di ambiguità, affermando:
“Il (mio) personaggio è affascinante perché c’è sempre qualcosa di misterioso nella linea che si è voluta dare. C’è un ombra che non si risolve fino alla fine della storia e questo è stato sicuramente il tratto più distintivo da inserire in una dinamica che si va a instaurare con il professore.”
Sono state molto interessanti le parole dello scrittore di Fedeltà Alessandro Fabbri, il quale ha dovuto non fare un’opera originale, ma basarsi su un’opera già esistente e trasportarla sullo schermo:
“Lo scavo attento e psicologico dei personaggi doveva tradursi in qualcosa di visibile, in gesti e in relazioni. Il primo capitolo del nostro lavoro è stato capire i personaggi, i loro segreti e i loro difetti, e piano piano cercare di capire come suggerirli più che esprimerli nel corso della storia.”
Fedeltà: un concetto complesso
Laura Colella, co-scrittrice, ha spostato il focus dell’attenzione sul titolo della serie: Fedeltà. I personaggi infatti, così come il pubblico a cui la serie parla, non vogliono limitarsi a pensare alla fedeltà interna a una coppia:
“Quello che è bello di questo tipo di lavoro è stato potersi interrogare sulle stesse cose che affliggono i personaggi. (Parlando di Margherita) È una donna che ha rinunciato a dei usoi sogni pur di abbracciare la fedeltà alla coppia, quindi su di sé la domanda è ‘sono fedele a me stessa?'”
Elisa, altra co-scrittrice, si è invece concentrata sulla fedeltà di una relazione e di come, anche in questo caso, non è difficile mettersi nei panni dei vari personaggi dello show:
“La fedeltà ci accomuna tutti e tutti noi nelle nostre relazioni abbiamo avuto dei terrori (…) in qualche modo abbiamo attinto anche alla nostra esperienza personale e secondo me in quei casi le scene sono state ancora più riuscite.”
Senza alcun dubbio, infatti, una delle basi della nuova serie Netflix non è solo l’esistenza o no del tradimento, ma i dubbi che assalgono i personaggi al pensiero di questo, possibile, adulterio.
Una serie a strati
La conferenza stampa si è conclusa con una domanda dal pubblico molto interessante, ovvero quale fosse stato il momento più complicato della serie. A rispondere è stato il protagonista, il quale ha dichiarato:
“È stato difficile non considerare che cosa avremmo potuto fare noi rispetto a certe scelte e certe scene, ma era importante lasciare da parte la propria esperienza per considerare invece quella ipotetica di un personaggio inventato.”
La conferenza ha dato senza dubbio nuovi punti di vista verso la serie. Secondo tutti coloro che hanno partecipato possiamo quindi osservare Fedeltà come uno show che ci invita a pensare su argomenti che tutti, volenti o no, affrontiamo almeno nella nostra immaginazione. Al contempo è risultato di fondamentale importanza capire il concetto di fedeltà e creare una specie di gerarchia: è più importante essere fedeli a se stessi o al proprio partner? Potrete ascoltare le risposte di Carlo e Margherita a queste domande a partire dal 14 febbraio sulla nota piattaforma Netflix e, intanto, siete come sempre invitati a non perdervi alcuna novità del mondo cinematografico seguendoci sul nostro sito ufficiale e unendovi al nostro canale Telegram.