Conoscete una storia fantastica in cui il destino sembra il regista assoluto? Se la risposta è negativa, ne scoprirete una proprio grazie al nuovo film Netflix Agente Speciale Ruby. Una vicenda presa da fatti realmente accaduti nel Rhode Island, nella quale le vite dell’agente Dan O’Neil e della cagnolina randagia Ruby si intrecciano formando un legame indissolubile. L’attore protagonista Grant Gustin (The Flash) dovrà vedersela con la tenera, ma pasticciona, amica a quattro zampe e il suo disperato bisogno di famiglia, mentre insegue il sogno di entrare a far parte dell’unità cinofila. L’altro ruolo fondamentale viene affidato a Camille Sullivan, nei panni dell’addestratrice volontaria al canile Pat Inman, completando così il trio di personaggi su cui ruota l’intera pellicola.
Agente Speciale Ruby è stato aggiunto al catalogo Netflix il 17 marzo, una storia motivante e commovente dalla quale prendono ispirazione i libri scritti da Squire Rushnell e Louise DuArt, divenuti best seller prima dell’11 settembre 2001. Tante assurde coincidenze compongono un’ora e mezza di commedia per tutta la famiglia; noi abbiamo assistito alla visione in anteprima, e vogliamo raccontarvi le prime impressioni in merito a questo racconto di amicizia e determinazione dal finale sorprendente, caratterizzato dal buffo ma intenso rapporto fra uomo e cane.
Agente Speciale Ruby: la trama
L’agente Dan è alla ricerca di un modo per entrare a far parte dell’unità cinofila, ma per realizzare il suo sogno ha bisogno di un partner a quattro zampe. Una serie di avvenimenti lo portano faccia a faccia con Ruby, una cagnolona vivace e tristemente intrappolata all’interno di un canile, in attesa di trovare la famiglia ideale. Grazie al buon cuore della sua custode Pat, incontrerà un nuovo destino ricco di amore e altruismo.
La trama non ha bisogno di sviluppi particolari, in quanto eventi reali come questi presentano già di per sé alcuni elementi caratteristici delle storie incredibili. La casualità con cui si verificano determinate situazioni è sorprendente, atti di altruismo che sembrano tornare indietro a effetto boomerang, una sorta di karma positivo, come a voler ringraziare gli autori dei gesti. Parliamo di Pat in questo caso, perché sarà al centro della questione appena citata, ma non vogliamo fare spoiler e per questo motivo ci fermiamo prima di rovinare la bella sorpresa. “Fai del bene e ne riceverai indietro altrettanto“ sembra essere il messaggio inciso alla radice delle scelte che hanno fatto incrociare le vite di Dan, Pat e Ruby.
Il karma positivo
Al centro di tutto si pone l’invito a compiere buone azioni, come adottare un cane dal canile piuttosto che comprarlo. Infatti, Dan, al momento della sua candidatura come operatore della squadra cinofila, riceve un “no” legato anche a questioni economiche: il prezzo per un pastore tedesco ha cifre a quattro zeri e, data la carenza di fondi della polizia, viene spinto a trovare una soluzione alternativa. Oltre a trasmettere passione e determinazione verso la realizzazione dei propri sogni, Agente Speciale Ruby riesce a comunicare l’appello rivolto verso le adozioni di animali randagi, i quali, anche se apparentemente spenti o tristi, sono pronti a donare un amore incondizionato senza limiti.
Dove sarebbe il karma in questo? Se vi dicessi che il proprietario del canile aveva fissato una data per l’abbattimento di Ruby, dovuta al suo costante ritorno dopo svariati affidamenti non andati a buon fine, e che la proroga di un giorno ottenuta esclusivamente grazie all’animo gentile e amorevole di Pat, sia risultata fondamentale per l’incontro con Dan, riuscireste a vedere la ruota messa in moto dalla positività? Tutti gli avvenimenti sembrano essere pezzettini di un piccolo puzzle da collocare al proprio posto, per apprezzare infine il quadro generale al completo.
Il miglior amico dell’uomo
Mi ricordo perfettamente il giorno in cui la mia cagnolina si è aggiunta alla famiglia – la guardai dritta negli occhi e ricevetti uno sguardo così puro e innocente, un po’ spaventato ma colmo d’affetto. L’incontro tra Dan e Ruby avviene con le stesse modalità, è lampante come tra i due sia avvenuto un colpo di fulmine nell’esatto momento in cui si sono incontrati la prima volta. Attenzione però, non è tutto oro quello che luccica, la strada volta a perfezionare il legame con il proprio animale domestico presenta numerose difficoltà, bisogna saperlo educare per godere di una giusta convivenza collettiva. Dare determinate regole a un cane da anni abituato alla vita randagia non è di certo un compito facile, e richiede un’enorme dose di pazienza, perseveranza e metodologia.
Il bel rapporto tra l’agente di polizia cinofila e il proprio cane è sicuramente uno dei più intensi: si vive con il proprio partner così da aumentare la forza del legame empatico, ma bisogna seguire un vero addestramento per insegnare specifici comandi, adatti alle situazioni cui viene richiesto l’aiuto di questo reparto in particolare, come ad esempio rapimenti o indagini contro il traffico illegale delle droghe. Anche se Agente Speciale Ruby non si sofferma molto sull’argomento, viene comunque rappresentato discretamente il progresso raggiunto dopo il duro lavoro svolto insieme dalla nuova coppia.
Una storia che si fa raccontare
Non c’è bisogno di chissà quali invenzioni cinematografiche per raccontare la storia di questi tre personaggi. Tutto il film scorre in modo piacevole, anche se le prestazioni dei rispettivi attori non sono riuscite a empatizzare completamente con lo spettatore. In compenso, ci sono elementi divertenti per i più piccoli, dovuti al carattere irrequieto e curioso di Ruby, sempre pronta a scavare una buca in giardino o a combinarne una delle sue. Il rapporto con Dan viene basato sulla fiducia necessaria per instaurarne uno di ottima qualità, imprescindibile dal lavoro a cui punta il nostro protagonista.
La vita di una tenera cagnolina stava per essere interrotta, ma al momento giusto avviene quasi un miracolo, dal quale in poi iniziano a concatenarsi eventi positivi come se seguissero uno schema divino. Molte pellicole del cinema sono ispirate a fatti realmente accaduti, e una buona parte di esse hanno ricevuto un ottimo riscontro critico. Agente Speciale Ruby non fa gridare al capolavoro, ma prima di leggere le nostre conclusioni finali sul nuovo film Netflix, vi lasciamo alla visione del trailer ufficiale, così da vedere se gli occhioni di Ruby riusciranno a catturare i vostri cuori.
Le nostre conclusioni su Agente Speciale Ruby
Avete voglia di un film leggero? Magari anche a lieto fine? Allora sintonizzatevi su Netflix per scoprire come un cane speciale sia riuscito a diventare il partner perfetto per un poliziotto. Senza pretese, Agente Speciale Ruby vuole rendere un tributo pubblico alla vera storia, romanzando appena la narrazione per adattarla al grande schermo. Tutto sommato siamo rimasti sorpresi da quanto il caso possa rivelarsi tale, non fosse basato su fatti reali avremmo pensato alla classica sceneggiatura scritta per far trionfare il protagonista, invece qui possiamo solo inchinarci al cospetto del destino. Semplice, qualche volta buffo, e confezionato con amore, un prodotto che poteva essere più curato sotto certi aspetti per aumentarne l’empatia, ma apprezzabile.
Tutti i fan degli animali a quattro zampe potranno apprezzare questa incredibile storia da oggi su Netflix. Noi speriamo in un futuro dove non ci sarà necessità di avere canili, perché ogni animale randagio starà già godendo dell’affetto di una famiglia, nel frattempo vi ricordiamo di non perdere tutti gli articoli dal mondo cinematografico e videoludico sul nostro sito Kaleidoverse.it; inoltre, entrando a far parte della community Telegram resterete aggiornati su tutte le news più interessanti. Seguiteci anche grazie ai social network come Instagram, Facebook, TikTok e Youtube, potrete partecipare alla nostre challenge e scegliere gli argomenti da trattare insieme a noi.
Il voto alla vera storia è decisamente 10, ma purtroppo Agente Speciale Ruby non è riuscito a trasmettere una forte intensità alle emozioni, peccando un po' di empatia verso lo spettatore. Per questo motivo resta un film piacevole e dalla visione leggera nonché allegra, ma non di chissà quale portata; il finale racchiude la coincidenza più grande di tutte, e in conclusione lascia un sorriso incoraggiante a chi sta cercando di realizzare i propri sogni.