Se siete mai rimasti a bocca aperta davanti alle avvincenti scene del primo film di Star Wars, se vi siete mai chiesti come un’opera talmente rivoluzionaria abbia preso forma in un’epoca così complicata, restando capace di stupire ancora oggi gli spettatori di qualsiasi generazione, noi di Kaleidoverse abbiamo la recensione che fa per voi. Qualsiasi fan della Galassia lontana lontana dovrebbe guardare Light and Magic almeno una volta nella vita, per conoscere le menti brillanti che si nascondono dietro al progetto di cui tutti ci siamo innamorati. Questa docuserie, infatti, racconta in sei episodi la nascita della ILM (Industial Light and Magic), azienda creata dallo stesso George Lucas con l’obiettivo di ideare gli effetti speciali per Episodio IV – Una Nuova Speranza.
Negli anni ’70, i creatori di effetti speciali erano visti come un gruppo di emarginati, a causa dello scarso interesse provato dalle grandi case di produzione verso questo tipo di tecnologia. Ma il gruppo di artisti, modellisti e pittori messo insieme da John Dykstra riuscì a creare cose che nessun altro aveva mai visto prima, rivoluzionando attraverso il suo lavoro per George Lucas l’intera industria cinematografica. Light and Magic fa un vero e proprio salto nel tempo, sfruttando vari filmati dell’epoca per mostrarci non solo i processi creativi dietro i film, ma anche le vite di questi grandi sognatori.
Non solo grandi nomi
Perché sì, uno degli elementi che rende Light and Magic così accattivante è proprio l’attenzione che viene dedicata alle storie di tutti questi professionisti. Se da una parte, infatti, quasi tutti conosciamo l’infanzia di George Lucas e il tragico incidente nel quale fu coinvolto da giovane, un numero decisamente inferiore di spettatori sa che la ILM è nata da un gruppo di giovani come noi, con la passione per il cinema e il sogno di poter diventare parte dell’industria, che ha lavorato a Episodio IV – Una Nuova Speranza durante un’estate rovente, all’interno di un capannone senza ventilazione, ma credendo fermamente nel successo.
Così, la docuserie diventa affascinante non solo per il suo lato tecnico, ma anche per la forte empatia che viene a crearsi tra lo spettatore e i membri dell’azienda: certo, si parla anche di grandi nomi, ma il focus è chiaramente rivolto a questi ragazzi e alla loro esperienza tanto intensa quanto problematica. Infatti, non ci viene mostrato soltanto il lato positivo del progetto Star Wars, ma anche tutte le problematiche, le delusioni e le discussioni avute durante la lavorazione. In un certo senso, riusciamo persino a sentire nostalgia di quegli anni.
Analogico e digitale
Particolarmente interessante è il modo in cui Light and Magic racconta la graduale crescita dell’industria degli effetti speciali, e di come si è passato dal percepirli come uno spreco di budget a comprendere che essi sono la chiave per attirare il pubblico al cinema, per immergerlo completamente nell’opera. Pensare che inizialmente astronavi e caccia stellari di Star Wars nascevano da migliaia di pezzi di modellini militari, animati per ore e ore attraverso la stop-motion, quindi fotogramma per fotogramma, è a dir poco stupefacente, eppure ci sembra qualcosa di molto lontano da noi.
Anche se la ILM era nata per soddisfare i desideri di George Lucas, era riuscita comunque a restare al passo coi tempi lavorando ad altri film creati dagli amici del regista mentre egli era impegnato con le nuove sceneggiature (Steven Spielberg, per citarne uno, ma anche tanti altri). Passiamo da Indiana Jones a Star Trek, e arriviamo persino a The Mandalorian. Vediamo così l’avvento della computer grafica e del montaggio come lo conosciamo oggi, le vere e proprie rivoluzioni che hanno velocizzato i tediosi processi che occupavano intere settimane per permettere la realizzazione di singole scene.
Le nostre conclusioni su Light and Magic
“I film sono effetti speciali. Lo sono sempre stati.”
Non possiamo che consigliare la visione di Light and Magic a tutti coloro che amano la saga di Star Wars, ma anche ai semplici appassionati di cinema. Siamo infatti davanti a una docuserie che ci racconta un vero proprio pezzo di storia, mostrandoci l’evoluzione e l’importanza degli effetti speciali nei film. Lo fa partendo dal mondo creato da George Lucas, ma si collega anche a tante altre opere, e soprattutto dona una voce a coloro che danno vita a questi progetti, i veri maghi capaci di far brillare i nostri occhi, che spesso restano nell’ombra.
Documentari di questo tipo non sono certo una novità, ma questa serie riesce a trasmettere una passione smisurata, che la rende unica nel suo genere. E’ proprio per questo che gli episodi di Light and Magic non sembrano durare veramente un’ora, e riescono a tenerci incollati allo schermo con la loro meraviglia. Che aspettate? La serie è già disponibile su Disney+ dal 27 luglio e non vediamo l’ora di sapere la vostra. Lasciateci un commento su Instagram, sul nostro canale Telegram oppure interagite con noi sul gruppo Facebook. Vi aspettiamo sempre qui su Kaleidoverse.it, dove troverete ogni giorno tante notizie, guide e recensioni dal mondo del cinema, degli anime e dei videogiochi!