Avete presente quei film o quelle serie TV che vi portano a riguardare alcune scene perché volete capire se vi siete persi qualche dettaglio fondamentale? Ecco, Echoes è tra questi. Misteri, intrighi e anche un po’ di indagini fanno a parte di questa nuova mini serie targata Netflix. Vanessa Gazy ha deciso di ritrarre uno dei rapporti che più affascina e allo stesso tempo inquieta gli spettatori, quello di due gemelle identiche. La convivenza con dei gemelli assume spesso tratti singolari e curiosi ed è stato, è, e sarà materiale di ispirazione per film e serie tv. Tanto da diventare un archetipo con ruoli e narrazioni riconoscibili.
Dalle bambine di Shining a Fred e George Weasley, abbiamo svariate rappresentazioni di questo rapporto tra due persone identiche. In Echoes, che tipo di legame troveremo? Che ruolo ricopriranno Leni e Gina? Ma, soprattutto, saranno riusciti a sfruttare le opportunità che questa relazione può offrire senza far ricadere i gemelli in ruoli stereotipati e predeterminati? Per chi cerca una mini serie piena di colpi di scena, che faccia mantenere alta l’attenzione e coinvolga nel cercare di trovare una soluzione prima che ci venga presentata, noi di Kaleidoverse, abbiamo pensato di scrivere la nostra recensione per capire se Echoes può essere quello che stavate cercando.
Un ruolo vecchio ma ancora popolare
Echoes inizia quando Gina scopre che la gemella Leni è scomparsa e decide di tornare nella cittadina dove è cresciuta per stare vicino alla famiglia della sorella e aiutare con le indagini. Con un inizio che ricorda Jukai – La foresta dei suicidi, sin da subito ci viene presentato il rapporto tra le due come molto unito e, da gemelle omozigoti, perfettamente identiche, Gina aveva capito ben prima che qualcosa non andava. La serie, infatti, è un thriller, basato sul mistero, che però ha deciso di far affidamento su uno dei cliché più visti: i gemelli inquietanti. Scelta che, nonostante possa sembrare scontata, è riuscita a rendere lo show intrigante e a mantenere l’attenzione degli spettatori.
Più si va avanti, più si scoprono segreti delle sorelle e più ci si ritrova a fare i propri ragionamenti e a voler sapere cosa succede dopo. Se il puntare tutto su un ruolo predefinito poteva giocare a sfavore di Vanessa Gazy, e dei produttori Quinton Peeples e Brian Yorkey, e risultare noioso, ha avuto il risultato opposto. Il rapporto morboso creatosi tra Leni e Gina sin dall’infanzia, affascina e inquieta allo stesso tempo e, secondo noi, è questa convivenza di sentimenti contrastanti che rende lo show degno di una possibilità. Inoltre, la doppia performance di Michelle Monaghan, in entrambi i ruoli di Leni e Gina, è davvero notevole. Ha interpretato due personaggi che sono praticamente indistinguibili e sembrano praticamente identici, ma le piccole sfumature che ha donato a entrambi i personaggi riescono a farti capire e conoscere le gemelle come persone separate, nonostante vengano presentate come un unica identità.
Il ruolo dell’identità in Echoes
Quello che potrebbe passare in secondo piano, ma che, invece, è il tema centrale di questo thriller è il tema dell’identità. Il rapporto di Leni e Gina risulta così patologico da mettere in ombra le loro relazioni e gli altri personaggi. Così tanto da dare l’impressione di essere quasi incestuoso, ma senza mai esplicitarlo. Unite sin dalla nascita hanno sempre condiviso tutto, con la regola “ciò che mio è tuo e ciò che tuo è mio”, dagli oggetti, alle esperienze e, persino le persone. Chiunque al di fuori del duo sembra superfluo e, persino i loro mariti danno l’impressione di essere degli estranei. In molte scene si ha il dubbio fino alla fine di quale delle due gemelle si ha davanti.
Il punto di rottura lo si trova nella ribellione di Gina. Lei vorrebbe vivere una vita sua con una sua identità senza doverla condividere con la sorella. In Echoes, vediamo come la ricerca e l’affermazione di una propria identità siano fondamentali ed è una situazione comune, nonostante l’estraneità al rapporto tra due gemelli. Anche se questo tema risulta molto attuale, le difficoltà psicologiche, legate a questo e al rapporto di manipolazione e dipendenza delle gemelle, sono trattate in modo un po’ sbrigativo, quando avrebbero meritato qualche minuto in più. Questo avrebbe anche permesso una maggiore comprensione del duo e dello svolgimento della trama. Così viene data l’impressione che Gina abbia capito l’ossessività e la problematicità del rapporto con Leni solo grazie al ritrovamento di un amore adolescenziale.
Le nostre conclusioni su Echoes
Di sicuro Echoes non si limita nel voler provocare e suscitare indignazione negli spettatori. Non solo il rapporto e i segreti delle due gemelle sono piuttosto scandalosi, ma anche le persone che le circondano non sono da meno. Partendo da Charlie (Daniel Sunjata) che si pone in modo ambiguo nei confronti della relazione tra le due gemelle. Lui sfiora la linea tra persona che comprende e non giudica a persona che è stranamente ossessionata dalla situazione. Fino a poi arrivare al padre, che sembra aver regalato il trauma, che ha portato come conseguenza tutte le vicende della serie. Un punto che gioca un po’ a sfavore di Echoes è la velocità con cui vengono risolte alcune situazioni o con cui vengono date delle risposte. Questo toglie buona parte della suspense che è fondamentale in questo tipo narrazione.
Ci è piaciuto un po’ meno Matt Bomer, nel ruolo di Jack marito di Leni. Il suo personaggio sembra ridursi a essere un campagnolo che lavora da una vita con i cavalli ed è ignaro di qualsiasi cosa gli accada intorno. Punti in più per lo sceriffo Louise Floss, interpretata da Karen Robinson che ha saputo gestire benissimo un ruolo apparentemente superficiale, ma in realtà fondamentale. Anche se, persino lei risulta quasi ossessionata da queste due gemelle, tanto da costruire un caso partendo dalla loro adolescenza. Se cercate una serie con un po’ di mistero e delle note di thriller psicologico, Echoes potrebbe fare al caso vostro. Inoltre, se volete rimanere aggiornati sulle notizie dal mondo del cinema, degli anime, dei manga, dei videogiochi e molto altro, unitevi al nostro canale Telegram e continuate a seguirci sui nostri canali social Instagram, Facebook e TikTok e seguiteci su Kaleidoverse e sul nostro canale YouTube.
Echoes si presenta come un thriller pieno di misteri e uno dei suoi punti di forza è l'utilizzo della narrazione del rapporto tra due gemelle identiche. I segreti che circondano Leni e Gina incuriosiscono lo spettatore e lo portano ad aspettare con grande anticipazione la loro rivelazione. Purtroppo, in alcuni casi questa rivelazione arriva troppo presto e toglie un po' i sentimenti di coinvolgimento e curiosità che portano con loro le indagini. Michelle Monaghan, in entrambi i ruoli di Leni e Gina, ci fa apprezzare le quasi impercettibili sfumature che distinguono le due. Un altro aspetto che lascia un po' l'amaro in bocca è il finale, che risulta quasi scontato ed è una forzatura del volerlo lasciare aperto. Effetto che si sarebbe ottenuto meglio se l'ultimo episodio fosse finito un paio di scene prima e che avrebbe di sicuro lasciato il pubblico in trepidazione.