A tutti i fan di Bleach: ci siamo, Ichigo è tornato (di nuovo) sui nostri schermi. A partire da sabato 8 luglio, infatti, tutto il mondo potrà seguire in simulcast la seconda parte di Bleach: Thousand-Year Blood War, la serie anime che adatta l’ultimo lunghissimo arco di Bleach, l’opera omnia di Tite Kubo. Intitolata “The Separation”, la serie sembra avere come tema principale proprio il distacco dei vari personaggi, pronti a dare il meglio di sé contro gli Sternritter di Yhwach, ed è disponibile su Disney+.
Alla regia della serie troviamo di nuovo Tomohisa Taguchi (The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes), che promette di catapultarci in 13 episodi mozzafiato. Visivamente, infatti, la nuova serie di Bleach si era già fatta notare durante il debutto dei primi episodi per la particolare bellezza stilistica, tanto simile pur diversa da quella del manga. Dove le pagine spiccano per i contrasti tra bianchi e neri e per le linee pulite, l’anime inserisce una precisione minuziosa nei tratti, dosando i colori magistralmente, nonostante a volte gli effetti speciali lascino un po’ a desiderare. Ma dove eravamo rimasti? Sotto potete riavvolgere il nastro con me, per poi ricevere un parere (senza spoiler) del nuovo episodio.
Bleach Thousand-Year Blood War: piccolo recap
La nuova serie era iniziata con un nuovo problema per i nostri protagonisti, che a quanto pare proprio non possono vivere la loro adolescenza in santa pace: la Soul Society ha qualche problema di sicurezza. E Ichigo, da bravo Sostituto Shinigami, va a dare una mano ai colleghi ultraterreni insieme a Chad, Orihime e Ishida. Là scoprono che effettivamente c’è una nuova minaccia sul piede di guerra, una che tutti pensavano fosse ormai estinta da secoli: i Quincy, con sommo stupore di Ishida, che come asso nella manica hanno un dispositivo in grado di rubare i Bankai agli shinigami.
Forti di questa nuova arma spuntano dal nulla e mettono a ferro e fuoco il Seireitei, mietendo Shinigami come spighe di grano e causando anche perdite importanti – un esempio su tutti è la morte di Genryusai Yamamoto, il Comandante Generale del Gotei 13 e Capitano della Prima Brigata. Alla fine di questa prima ondata i Quincy – capitanati da un certo Yhwach – se ne tornano a preparsi al secondo attacco nello Hueco Mundo, che hanno colonizzato. Nel mente i nostri vengono soccorsi dalla Divisione Zero, che li trasporta su un piano superiore alla Soul Society, dove tutti – in particolar modo Ichigo – devono affrontare i loro limiti e trovare delle nuove Zanpakuto per affrontare gli Sternritter.
La seconda parte: la separazione e gli ultimi nove giorni
Avevamo quindi lasciato Ichigo a contemplare le sue nuove Zanpakuto, e da lì riprendiamo, anche se nel corso dell’episodio 14 – “The Last 9 Days” – il punto di vista si sposta di continuo, dandoci una visione complessiva della situazione nei vari mondi creati da Kubo. Così, mentre Ichigo parla delle prossime mosse con Ichibei, Yhwach fa un importante annuncio ai suoi Sternritter. E nella Soul Society Kyoraku riflette lungamente su ciò che sta accadendo, e su come le cose si evolveranno d’ora in avanti. Nello Hueco Mundo invece Orihime e Chad continuano ad allenarsi e Urahara sembra essere intento – come Shinji, del resto – a fare qualcosa.
Chicca di questo nuovo episodio sono sicuramente gli Sternritter, che finalmente iniziamo a vedere più da vicino: in particolare facciamo la conoscenza di Bazz-B e di Bambietta, mentre in conclusione dell’episodio la litania che ruota intorno al numero 9 sembra trovare la sua conclusione, che non lascia ben sperare per i nostri protagonisti. Dal punto di vista puramente stilistico, come ho detto in apertura, questa nuova serie è impeccabile e la nuova sigla sembra ribadirlo, fondendo il ritmo incalzante dell’opening con colori molto pop che richiamano la primissima sigla dell’anime.
Conclusione
Avete già recuperato il nuovo episodio di Bleach? Chi scrive è molto gasata e non vede l’ora che la carne cominci effettivamente a cuocere, soprattutto perché nel manga da questo punto in poi le cose diventano davvero interessanti. Taguchi sarà riuscito a conservare la potenza del fumetto – magari ampliandola per colmare qualche buco di trama? Lo scopriremo solo guardando, ovviamente. E se non avete letto il manga sono curiosa: cosa credete che accadrà adesso?
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