L’estate scorsa Netflix ha scosso il suo catalogo con un dirompente remake animato: Bastard!!, anime basato sull’omonimo manga di Kazushi Hagiwara che fonde il dark fantasy con l’heavy metal. Kaleidoverse era lì, e chi scrive ha recensito con piacere le due parti che compongono la prima stagione. Quest’anno, per la delizia di tutti i fan che si sono appassionati alla storia di Dark Schneider e di Tia Noto Yoko la multinazionale rossonera ha rilasciato la seconda stagione – Bastard!! Il Requiem dell’Inferno – che non era affatto scontata, soprattutto dando un’occhiata alla storia editoriale del manga, che prosegue a saltelli dal 1988 ed è ancora inconclusa.
La nuova stagione è disponibile dal 31 luglio e conta 15 episodi, nei quali ritornano tutti i personaggi che abbiamo imparato a conoscere un anno fa insieme a uno stuolo di facce nuove e interessanti. La storia infatti non riprende esattamente dove l’avevamo lasciata, e ci accoglie con uno spirito molto diverso. In questa recensione affronteremo gli aspetti più interessanti che sono emersi nel corso della visione, ovviamente senza distribuire spoiler. Iniziamo dunque con un veloce recap: com’era finita la prima stagione di Bastard!!?
Bastard!! Il Requiem dell’Inferno: dove eravamo rimasti?
La prima stagione di Bastard!! si conclude con uno scontro all’ultimo sangue tra Abigail e Dark Schneider. Dopo una lotta estenuante sembra che il nostro protagonista abbia la meglio, anche se pagando un prezzo molto alto, ma Abigail dimostra di non avere ancora esaurito i suoi assi nella manica, causando un’ingente esplosione che porta alla distruzione totale del regno di Meta-likana. Gli ultimi secondi ci mostrano una Yoko disperata e ferita chiedere asilo ai samurai, reggendo tra le braccia un Rusi incosciente.
È proprio dai samurai che la seconda stagione riprende, con una consapevolezza lapidaria: sono passati due anni da quando il regno di Meta-likana è stato distrutto. Grazie a questo colpo di fortuna l’avanzata di Kall-Su prosegue, avendo come maggiori oppositori proprio l’ordine di guerrieri, con un unico e solo obiettivo, rimasto invariato dalla prima stagione: rompere tutti i sigilli che mantengono la dea della distruzione Anslasax sopita per dare il via a un’epurazione che favorisca un nuovo ordine mondiale.
Nuovi volti, stessa determinazione
Lo spettatore impara a conoscere i nuovi personaggi di questa seconda stagione di Bastard!! fin dai primi secondi, perché è dai samurai che la storia riprende. Questi – come si evince anche dagli ultimi secondi della prima serie – vivono in un castello-fortezza situato in una località segreta, dalla quale coordinano l’opposizione armata a Kall-Su e al suo esercito. Dopo aver conosciuto i ninja di Gara nella stagione 1 tocca adesso ai samurai, che sono però leggermente diversi da come l’immaginario collettivo ci ha imparato a pensarli.
Se, infatti, resta invariata l’esistenza di un codice d’onore che regola le loro esistenze, tutto il resto è leggermente diverso e liberamente inserito nello scenario medieval fantasy di stampo europeo di Bastard!!. I samurai, quindi, imbracciano katane con abiti occidentali (e a volte non si tratta nemmeno di katane vere e proprie) e vivono seguendo i dettami di una vita molto cavalleresca. Inoltre, iniziano a interessarsi in maniera più diretta a quello che accade oltre i loro monti solo quando Yoko e Rusi entrano nelle loro vite, inserendo la magia tra le opzioni a loro disposizione.
Meno magia, più lore
L’elemento che colpisce di più guardando questa seconda stagione di Bastard!! è la presenza inferiore di scontri densi di mosse machiavelliche e nuove tecniche dai nomi singolari rispetto alla prima. Questo potrebbe far storcere il naso ai fan più amanti della componente action, ma da contraltare a questa sorta di impigrimento c’è una quantità non indifferente di minutaggio riservato alla lore di questo mondo, che viene molto approfondito, regalandoci leggende, flashback e foreshadowing. In particolare, dando un’occhiata allo svolgersi degli eventi emerge un forte contrasto fra gli elementi propriamente fantasy – la magia, l’impostazione che somiglia molto a un gioco di ruolo – e quelli fantascientifici, che fanno capolino in maniera molto naturale.
Secondo chi scrive la necessità di inserire moltissime informazioni sul mondo, su Anslasax, sul passato (ovvero i giorni nostri, prima dell’apocalisse) e sullo scontro che servì a sigillare Dark Schneider in Rusi Renren ha come funzione quella di creare una lunga e doverosa introduzione a quello che potremmo vedere in una futura terza stagione – che nel momento in cui questa recensione viene scritta non è stata ancora confermata. Già solo il sottotitolo – Il Requiem dell’Inferno – è un grosso indizio per quello che probabilmente si vedrà in futuro: la seconda stagione ha preparato il terreno alla roba che scotta, e lo spettatore è lì pronto a farsi investire dal fuoco.
Briciole di pane per la terza stagione?
Bastard!! Il Requiem dell’Inferno non si conclude con un vero e proprio cliffhanger, come era successo in precedenza. Piuttosto, potremmo dire che si sente fortemente la chiusura di un cerchio e l’apertura di un altro. I nostri personaggi ci mettono 15 episodi a formare un fronte unico e compatto che possa affrontare la battaglia futura, e nel farlo non mancano momenti in cui il foreshadowing – letteralmente, il lasciar presagire qualcosa – la fa da padrone.
Tralasciando dunque l’introduzione di nuovi elementi nell’universo di Bastard!! sembra quasi che gli eventi ci suggeriscano di prenderci un momento di riflessione per ragionare su tutto quello che i personaggi ci hanno raccontato, perché c’è qualcosa che stona. Non è così evidente – lo spettatore è più portato a ricercare i dispersi della prima stagione – ma sembra che tutto quello che si sa sul mondo prima dell’ascesa di Anslasax sia in qualche modo una bugia. E sembra – ma qui vogliamo andarci davvero con i piedi di piombo – che sia Dark Schneider che una popolazione di cui non farò il nome qui lo sappiano, in qualche modo.
Bastard!! Il Requiem dell’Inferno: le nostre conclusioni
Ci voleva proprio la seconda stagione di Bastard!! per rendere ancora più rovente l’estate. Tra battute, trash e rivelazioni, Il Requiem dell’Inferno ha suonato per gli spettatori una canzone lugubre che sa di attesa e di inevitabile, e non vediamo l’ora di sapere dove ci porterà il nostro protagonista dai capelli bianchi e dagli acuti micidiali. Tutti i personaggi si riconfermano personalità da scoprire e assaporare con gusto mentre si lasciano conoscere a colpi di spadate e incantesimi.
Voi avete già recuperato questi nuovi episodi o aspetterete il fine settimana? Se sì, cosa ne pensate? Vi aspettiamo sui nostri gruppi community (su Facebook e Telegram) per complottare sui nuovi sviluppi della storia in cui tutti, a un certo punto, diventano bastardi. E se vi piace quello che facciamo qui vi ricordo di seguirci sulle pagine social per restare sempre aggiornati sui nuovi articoli in uscita: l’estate è ancora lunga, e stanno per arrivare serie TV e film da urlo!
Dopo un anno Netflix riporta gli spettatori nel mondo di Dark Schneider e Tia Noto Yoko con la seconda stagione di Bastard!!, dal sottotitolo profetico: Il Requiem dell'Inferno. Due anni dopo la distruzione del regno di Meta-likana il progetto di Kall-Su avanza, ma non tutto è perduto: tra nuovi volti e graditi ritorni prende piede nei 15 episodi che compongono questa stagione la costruzione di un sentiero che sembra condurre già oltre, mentre l'azione si sostituisce ai racconti e alle implicazioni di un passato che non è come dovrebbe essere. Questa seconda stagione regala ai fan molti sottintesi e uno sguardo più approfondito sulla lore di questo universo, che si dimostra capace di fondere elementi appartenenti al fantasy di stampo più classico con scenari fantascientifici e post-apocalittici.