Sembra proprio un anno fruttuoso per il franchise di John Wick. Dopo l’uscita del quarto capitolo della ormai tetralogia con Keanu Reeves nei panni del letale sicario i produttori hanno deciso di non fermarsi, dando al pubblico The Continental, nuova serie prequel che riporta indietro le lancette dell’orologio di più o meno 40 anni. In uscita il 22 settembre su Amazon Prime Video, Kaleidoverse ha avuto il piacere di guardarla in anteprima per raccontarvela in questa recensione – rigorosamente no spoiler.
La serie si compone di 3 episodi che sono però a tutti gli effetti dei film per la loro lunghezza – l’ultimo supera l’ora e mezza. Alla regia Albert Hughes (Codice Genesi) e Charlotte Brändström (Sweet Revenge) mettono in moto la storia scritta da Greg Coolidge (Impiegato del mese), Kirk Ward (Tenacious D), Shawn Simmons (Wayne) e Ken Kristensen (A Hijacking). Nel cast spiccano Colin Woodell (Unfriended: Dark Web), Mel Gibson (Braveheart), Nhung Kate (The Housemaid), Katie McGrath (Merlin), Jessica Allain (Fear), Jeremy Bobb (The Knick), Adam Shapiro (Ctrl Alt Delete), Ayomide Adegun (Hunger Games: la battaglia dell’usignolo e del serpente) e Mishel Prada (Vida).
The Continental: la trama della serie
Frankie Scott (Ben Robson) è un criminale che frequenta il Continental, l’albergo newyorkese che raccoglie sotto la sua ala tutti i malviventi che hanno bisogno di ristoro. Quando l’uomo decide di rubare un artefatto dalla cassaforte dell’hotel, Cormac (Mel Gibson) – il direttore – dà il via a una caccia all’uomo per riappropriarsene. Cormac non è però l’unico a cercarlo: arriva in città Winston (Colin Woodell), il fratello minore di Frankie, deciso a trovarlo prima che il furto gli costi la vita.
La situazione precipita però piuttosto rapidamente, ed è per questo che Winston decide di andare contro Cormac. Una missione tutt’altro che facile, alla quale collaborano Miles (Hubert Point-Du Jour), Lou (Jessica Allain), Lemmy (Adam Shapiro), Jenkins (Ray McKinnon) e Yen (Nhung Kate). Mentre il gruppo si prepara per l’assalto al Continental lo spettatore ha modo di apprendere il passato di Winston e di rivedere i luoghi che hanno accompagnato John Wick nella sua sete di vendetta, diversi eppure uguali, sullo sfondo di una New York ben diversa da quella odierna.
Colpi micidiali a passo di danza
Tecnicamente The Continental toglie il fiato per la sua bellezza. La fotografia dosa i colori in maniera egregia esaltando lo squallore della periferia di New York e al contempo la sua bellezza decadente. La colonna sonora scelta per la serie aiuta lo spettatore a entrare completamente in quel periodo storico. Le canzoni più famose della disco music anni ’70 si susseguono come in un jukebox e dettano i tempi della narrazione, in particolar modo durante le scene action. Anche in questo caso, come nei film, le scene di combattimento sono perfettamente coreografate e riprese in modo da non confondere lo spettatore e fargli sapere sempre cosa sta succedendo e chi colpisce chi.
Una nota di plauso meritano anche la sigla e i titoli di coda, che richiamano le opening dei film di James Bond sgraziandole quel tanto che basta per rendere chiaro che i protagonisti, in The Continental, sono i criminali. C’è da dire che rispetto ai film che vedono Wick come protagonista The Continental ha dei ritmi sicuramente più tranquilli, che richiamano quelli dei noir vecchi stampo in cui l’azione è quasi tutta racchiusa dentro spazi circoscritti – che si tratti dell’albergo, di un autobus o di vecchi edifici fatiscenti. L’unica piccola pecca che emerge dalla visione riguarda gli effetti speciali: i fori di proiettile e le esplosioni a volte risultano evidentemente artificiali e finti, ma è un difetto che si abbona facilmente.
Prima di John Wick, Winston Scott
Uno degli obiettivi che i produttori si sono posti nel realizzare questa serie era approfondire i personaggi secondari dell’universo di John Wick, che i fan hanno adorato. È per questo che il protagonista di The Continental è un giovane Winston Scott – che nei film vediamo impersonato da Ian McShane (Pirati dei Caraibi – Oltre i Confini del Mare). La serie ci mette in contatto con la sua personalità e la sua storia, entrambe fondamentali nel farlo diventare nuovo direttore dell’albergo.
C’è anche spazio per Charon, che abbiamo imparato a conoscere grazie alla performance del compianto Lance Reddick (The Wire), impersonato in questo caso da Ayomide Adegun. Anche di lui impariamo molto più di quanto si sarebbe immaginato. Lontano dall’essere l’accomodante concierge del Continental, Charon resta fedele a quello che sarà in futuro tirando fuori i denti con eleganza e tranquillità. Quello che si percepisce, osservando questi due personaggi, è la loro acerbità che però conserva i tratti che li hanno resi già iconici ai nostri occhi.
Denaro, potere, vendetta
Una cosa che traspare dai film di John Wick e arriva al cuore della serie è la perenne danza tra vendetta e potere, che conduce gli spettatori nei meandri più inaspettati del Continental e del Bronx. Perché – inutile negarlo – tutto parte con la vendetta, ma la sete di sangue si diluisce ben presto con quella per il potere. E la ricchezza e l’opulenza dell’hotel, che Cormac esprime fino all’ossessione, anche grazie a un Mel Gibson molto in forma, fanno gola. Non è un caso se l’evento scatenante della storia è proprio un furto, né è casuale l’interesse della Gran Tavola nella faccenda.
Il rapporto fra questi tre elementi è evidente anche al di fuori dell’albergo, che si erge un po’ a baluardo del lusso, zona franca nella quale tutto è concesso. Ma anche il Bronx, con le lotte intestine che vedono protagonista la criminalità cinese, gioca a questo gioco. La differenza sostanziale tra il Continental e la strada è che se nel caso del primo la ricchezza è esplicita ma custodita in profondità, nel caso del Bronx essa si nasconde nei posti più inaspettati, che sono sempre in grado di sorprende e rivelare lati inattesi, anche grazie ai flashback che raccontano l’infanzia di Frankie e Winston.
Le nostre conclusioni su The Continental
Siete pronti a fare check-in al Continental? Noi abbiamo fatto un soggiorno di prova, e vi garantiamo che lo apprezzerete particolarmente. Certo, la gestione è cambiata di recente, quindi qualcosa potrebbe essere ancora in fase di rodaggio… magari con una seconda stagione l’albergo avrà ingranato di nuovo, ma dovremo dare un po’ di respiro al team creativo per saperlo. Nel frattempo, godetevi le atmosfere noir e psichedeliche di questa serie e prendete un drink o due con un giovane Winston pieno di risorse.
Quali aspettative avete per The Continental? Siete curiosi di sapere cosa accade quando metti nella stessa serie Mel Gibson, Katie McGrath e Colin Woodell? Fatecelo sapere con un commento su Kaleidoverse o sulle nostre pagine social, che potete seguire per restare sempre aggiornati sui nostri ultimi articoli. Se invece volete complottare sul futuro del Wickverse (concedeteci la licenza poetica) potete iscrivervi ai nostri gruppi community su Facebook e Telegram. Vi aspettiamo!
The Continental è una serie evento di tre episodi che dà il via all’ampliamento dell’universo di John Wick. Questa prima stagione è incentrata su Winston Scott e sulla sua ascesa verso la direzione del Continental di New York. La serie approfondisce i personaggi che i fan hanno apprezzato nei film e racconta meglio i meccanismi che muovono la Gran Tavola e la varietà di assassini che popolano le strade sommerse di New York. The Continental è anche un’ode alla New York degli anni ‘70, tanto degradata quanto ipnotica. La musica è stupenda e catapulta lo spettatore nella realtà di Winston, Miles e Lou e ci parla di un mondo più tradizionale e vintage, nel quale le uniche cose a non cambiare sono la sete di vendetta e quella di potere.