La Ruota del Tempo ha concluso la sua seconda stagione, e lo ha fatto con epicità. Nella scorsa recensione avevamo pronosticato l’importanza di Falm e avevamo evidenziato gli stravolgimenti politici del Continente. L’episodio 8 di questa stagione 2 ci ha dato ragione, mostrandoci una battaglia finale che ha risollevato gli animi e mandato in fibrillazione gli spettatori. Abbiamo salutato i nostri eroi e accolto nuovi, inattesi sviluppi che prenderanno forma in futuro, come vi racconteremo in questa breve recensione. Ma prima, come sempre, vi ricordiamo un paio di cose.
Kaleidoverse è un progetto di stampo editoriale che vive grazie alla passione. Se volete sostenerci potete farlo, è semplicissimo. Vi basta leggere i nostri articoli sul sito e seguirci sulle nostre pagine social per restare sempre aggiornati sulle ultime novità. Se invece avete voglia di parlare con noi per discutere dei nuovi film, delle nuove serie TV, dei nuovi anime o dei nuovi videogiochi in uscita, potete iscrivervi ai nostri gruppi community – su Facebook e su Telegram. E ora, veniamo a noi e all’ultimo episodio di questa seconda stagione, “What was meant to be”.
What was meant to be
L’episodio si apre con un flashback che riguarda Ishamael (Fares Fares), ma è nel presente che si svolgono gli eventi. I personaggi si trovano tutti a Falm, chi per un motivo, chi per un altro, ed è lì che scoppia una battaglia che vede i Seanchan contro i Manti Bianchi, giunti dal deserto per scacciare gli invasori schiavisti. Mentre Nynaeve (Zoë Robins) ed Elayne (Ceara Coveney) continuano la loro missione di salvataggio si imbattono in Loial (Hammed Animashaun) e Ingtar (Gregg Chillin), che hanno recuperato, oltre alla libertà, un oggetto magico molto importante.
Altrove, ma non troppo, Lanfear (Natasha O’Keeffe) conduce Rand (John Stradowski) oltre le mura della città, mentre Moiraine (Rosamunde Pike) e Lan (Daniel Henney) hanno del tempo per chiarirsi una volta per tutte. I Seanchan muovono al contrattacco usando le Sul’dam e le Damane, ma presto la situazione si complica, ed Egwene (Madeleine Madden) vi si troverà proprio nel mezzo. Mentre gli altri personaggi – incluso Perrin (Marcus Rutherford) – si ricongiungono e muovono verso la torre della città nuove sconvolgenti rivelazioni lasceranno gli spettatori con più di qualche domanda sul futuro dei ragazzi dei Fiumi Gemelli.
La grande caccia: conclusioni
Lungi da noi fare spoiler non necessari: l’episodio 8 di questa seconda stagione ci ha lasciati molto soddisfatti ma anche molto curiosi di sapere come si evolverà la trama. Molte delle cose che avvengono lasciano spazio a dubbi e riflessioni che riguardano sia i personaggi principali che quelli secondari. Cosa ne sarà di Rand e degli altri ragazzi partiti con lui? E quale sarà il destino di Moiraine, ormai schierata contro il seggio di Amyrlin? Nel corso di questa puntata abbiamo sicuramente visto poche Aes Sedai e molti soldati, il che lascia riflettere anche sui prossimi passi dei Manti Bianchi.
È abbastanza ovvio, alla fine dell’episodio, che la grande caccia si sia conclusa, ma la figura del Drago Rinato sembra uscirne molto più complessa di prima. Le trame del tempo sono più fitte che mai e sembrano condurre verso l’ignoto, ma dando importanza a tutti. Pochi vengono lasciati indietro, e non abbiamo dubbi sulle sorprese che ci riserveranno gli sviluppi futuri. Nel frattempo, possiamo uscire appagati dagli 8 episodi di questa stagione, che ci ha lasciato anche con una sigla tanto bella quanto criptica.