Yaratilan – La creatura è una serie Netflix diretta dal regista turco Çagan Irmak di genere drammatico/fantasy/horror uscita il 20 ottobre 2023. Si ispira all’opera più famosa del 1818 dell’autrice inglese Mary Shelley, Frankenstein. Ed è proprio da qui che possiamo partire per parlare di questa serie che tutto è tranne che una copia mal riuscita del romanzo sopra citato.
La trama di Yaratilan – La Creatura
Ci troviamo a Istanbul agli inizi del Novecento in pieno declino dell’Impero Ottomano. Cos’hanno in comune il giovane Ziya (Taner Ölmez) e Ihsan (Erkan Kolçak Köstendil)? Entrambi hanno studiato medicina, il primo ha iniziato a farlo per poi essere cacciato dalla facoltà ma questo è un dettaglio. Il secondo è il classico medico con idee strampalate che non viene ascoltato da nessuno come, ad esempio, il Dr. House. Ziya ha intrapreso la carriera medica un po’ per seguire le orme del padre un po’ dopo aver subito un trauma familiare a causa di un’epidemia di colera diffusasi nel suo paese d’origine.
Ziya non ne vuole proprio sapere di accettare la morte come ultimo stadio della vita umana senza prima aver trovato un rimedio per fermarla o addirittura superarla. A dare l’idea di poter dare un fermo alla morte è appunto Ihsan che, con il suo pensiero fuori dal comune in ambito medico, mette una pulce nell’orecchio al giovane Ziya. L’intraprendente e bizzarro medico sta eseguendo un esperimento segreto nella propria dimora e farà sì che Ziya lo scopra in modo da farsi aiutare a trovare una quadra.
Un viaggio tra la vita e la morte
A Ihsan manca un tassello per poter compiere la sua grande impresa e quel tassello è un manoscritto andato perduto che però Ziya lesse quando era piccolo, di nascosto dal padre che lo teneva chiuso a chiave in un cassetta, e che gli rimase impresso nella mente tanto da ricordarsi ogni singolo passaggio. Il giovane Ziya e Ihsan sono convinti che ciò che studiano è sì utile ma ci si può spingere oltre proprio come pensava il dottor Frankenstein. Ziya e Frankenstein condividono non solo il pensiero medico ma anche il trauma da cui tutto è partito.
Il punto di partenza per il viaggio tra la vita e la morte ha inizio proprio con una morte, la madre per entrambi, è ciò li spingerà a studiare e studiare per arrivare al punto in cui la morte non è più una fine ma bensì l’ inizio di una nuova specie di umani. Il modo in cui riusciranno a vincere sulla morte sarà leggermente diverso ma entrambi troveranno un fine arrivando alla creazione di una creatura. Se da una parte abbiamo una creatura, quella di Frankenstein, creata attraverso l’utilizzo di diverse parti del corpo di corpi diversi dall’altra Ziya riporterà in vita un altro essere umano appena deceduto. Il processo che seguiranno è il medesimo: l’invenzione di un macchinario per il convogliamento dell’energia dei fulmini insieme ad altri vari marchingegni utili allo scopo.
Le due creature a confronto
Con il successo dell’esperimento di resurrezione ci troveremo davanti due creature simili nella concezione ma totalmente diverse per il modo di vivere le proprie “vite”. La creatura di Frankenstein vivrà nel disprezzo e nella paura della gente che lo incontrerà. L’odio che il suo creatore proverà nei suoi confronti non lo aiuteranno di certo a vivere meglio. Alla richiesta della sua creatura di una compagna per sentirsi meno solo il dottor Victor in un primo momento cederà e inizierà a sviluppare una creatura femmina.
Col senno di poi penserà a vari scenari possibili fino al più disastroso ossia che i due non vadano d’accordo arrivando ad odiarsi e portando il caos in giro per la città. A questo pensiero è legata la decisione di distruggere la creatura donna ma viene scoperto dal mostro. Ihsan, la nostra creatura, invece avrà più fortuna trovando il suo posto in una compagnia circense che lo apprezzerà per quello che è dandogli addirittura un ruolo all’interno del loro spettacolo. Dopo una controversia con le forze di polizia sarà costretto a fuggire decidendo di tornare a Istanbul.
Il ritorno a casa
Nel suo viaggio di ritorno si imbatte in una vecchina cieca e sua nipote che lo accolgono nella loro casa con ospitalità. Una differenza tra il mostro di Frankenstein e quello di Ziya è appunto il modo in cui vengono accolti dalla società. Il primo troverà solo scherno, odio e paura per ciò che è. Il secondo, seppure in alcuni momenti incontra gente che ha paura di lui, riuscirà ad avere una vita più decente della sua controparte narrativa. La vita gli sarà resa più semplice soprattutto dopo l’accettazione da parte dei circensi. Ancor di più con l’incontro della vecchina e la nipote che non proveranno nessun timore o paura ma anzi riterranno piacevole la presenza della creatura in casa loro.
Il ritorno a casa da Ziya non è per fargli visita ma avrà uno scopo ben preciso. Dopo aver preso in ostaggio lui e la sua novella sposa Asiye, il mostro lo ricatterà per fargli fare ciò che vuole. Aziye dovrà mantenere il segreto ma non ci riuscirà e tornerà a casa a chiedere aiuto al padre. Nel mentre i due ex medici scalano una montagna alla ricerca del luogo designato da Ihsan per il suo ultimo esperimento. Ciò che accadrà lungo il tragitto però impedirà ai due di raggiungere la vetta.
Le nostre conclusioni su Yaratilan – La Creatura
In soli 8 episodi la serie è riuscita a riprodurre l’atmosfera tenebrosa, tragica, surrealistica ma anche sognante resa perfettamente nel celebre romanzo di Mary Shelley. Un ottimo parallelismo di due personaggi dinamici e un po’ pazzi che intraprendono un percorso contro la morte sfidando tutte le leggi della natura. Non bisogna storcere il naso nei confronti delle serie tv non statunitensi. Questa serie turca è veramente una chicca per gli appassionati del genere soprannaturale.
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Una serie da vedere senza l'occhio critico di chi vuole per forza distruggerla solo perché non rispecchia a pieno il romanzo. Il lavoro che c'è dietro va apprezzato sia per il comparto narrativo sia per quello del trucco scenico. La storia ha il suo perché senza distaccarsi in maniera netta ma seguendone le orme seppur non fedelmente in alcuni punti. Tutto sommato è un prodotto davvero ben fatto, fa il suo nell'intrattenere lo spettatore lasciandolo sempre con un motivo per proseguire nella visione. Le differenze tra opera narrativa e questa rivisitazione non sono così rilevanti e non vanno a modificare più di tanto il contenuto. C'è un diverso approccio all'opera e all'interno della serie si è voluto dare una vita più dignitosa alla creatura complice il periodo storico che stiamo vivendo. Infatti troviamo al suo interno il tema dell'inclusività (quando Ihsan viene accettato per quello che è sia dalla compagnia circense che dalla vecchina e la nipote) che è prevalente in molti contesti attuali soprattutto nelle serie TV di Netflix. Ciò viene fatto per sensibilizzare la gente al tema e renderla più consapevole delle realtà che la circondano.