Come annunciato da tempo, Disney ha deciso di farci un grande regalo per Natale: la serie Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo, uscita il 21 dicembre scorso, che noi di Kaleidoverse abbiamo potuto vedere in anteprima per per potervi dare la recensione dei primi quattro episodi (per ora). Tutti i fan la stavano aspettando con impazienza, soprattutto dopo il grande flop dei due tentativi cinematografici (Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo – Il Ladro di Fulmini e Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo – Il Mare di Mostri).
Tuttavia, varie domande sorgono spontanee: Disney sarà riuscita a mantenere le promesse di fedeltà e precisione nella realizzazione? La presenza, dietro le quinte, di Rick Riordan (scrittore della saga letteraria su Percy Jackson) avrà aiutato nella stesura di una buona sceneggiatura? Sono tutte domande lecite che trovano risposta solo nella serie che, secondo Disney, è stato uno dei cinque debutti migliori del 2023. È davvero così?
Percy Jackson disintegra la prof di matematica e diventa signore supremo del bagno
Per sottolineare la precisione con cui è stata realizzata la serie, ogni episodio riprende il titolo di uno dei capitoli del primo libro della saga. Quindi un inizio scoppiettante, con Percy che “disintegra accidentalmente la prof di matematica”, scoprendo nel peggiore dei modi quale sarà il suo destino. Sin da subito si nota un certo impegno nella realizzazione e nella messa in scena di tutti gli avvenimenti. Scopriamo chi è davvero Percy Jackson, il suo destino e veniamo introdotti a quello che è uno dei migliori mondi fantasy creati su carta. Le divinità greche hanno sempre il loro fascino.
Nel secondo episodio, quando Percy Jackson diventa “signore supremo del bagno”, agli spettatori diventa abbastanza chiaro quale sia la vera identità del ragazzo. Veniamo messi di fronte a eventi inequivocabili che rivelano la vera natura del semidio: non più figlio indeterminato, ma erede di una grande divinità. Da questo momento in poi, viene delineato il compito di Percy, il quale dovrà andare in contro al suo destino, senza alcuna esitazione.
Percy Jackson si ferma all’emporio di nani da giardino e si butta tra le braccia della morte
Fino al terzo episodio le cose sembrano andare abbastanza bene. Mancano alcuni elementi qua e là e la precisione non è così alta quanto ci si sarebbe aspettati. Tuttavia, a partire dal terzo episodio alcune cose virano verso una direzione: velocità. Benché il succo degli eventi sia quello che si delinea nel corso delle prime quattro puntate di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo, alcuni incontri e scontri non avvengono proprio come raccontato. Diverse scene e alcuni avvenimenti sono iconici e dovrebbero essere rappresentati come libro comanda.
Tuttavia non ci si può lamentare completamente dell’incontro con Medusa, uno dei classici mostri della mitologia, perché nonostante tutto il suo background viene migliorato, ricevendo maggiore profondità. Meno bene, invece, l’incontro successivo, quello che avviene nella puntata uscita oggi. Il mostro che Percy si trova ad affrontare è uno dei peggiori. Anzi, è IL mostro. La sua interprete ci restituisce un’ottima immagine, segno di una buona scrittura dei personaggi, ma gli eventi, ancora una volta, avvengono in maniera troppo rapida.
Le nostre conclusioni sui primi quattro episodi di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo
L’impressione generale, finora, è che sia stato dato troppo poco tempo alla serie. Forse otto episodi non sono così tanti quanto crede Disney. Forse sarebbero stati meglio episodi di una durata più considerevole per permettere una migliore rappresentazione dei vari eventi. Oppure chi scrive ha letto troppe volte la saga di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo. Tuttavia, la sensazione di trovarsi su un treno ad alta velocità è troppo forte per ignorarla. Per il momento, non si percepisce completamente la bellezza dell’immenso mondo creato da Rick Riordan, ma solo una sua parvenza.
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