Mentre il 2023 si avvicina alla fine noi salutiamo la stagione 2 di What If…?, che si è conclusa oggi con l’episodio 9. La puntata, dal titolo E se… lo Strange Supremo fosse intervenuto? chiarisce alcuni particolari saltati all’occhio nel corso della stagione, raggruppandoli, spiegandoli e portandoli verso la loro naturale conclusione. Ve ne parleremo in questa recensione – limitando come sempre gli spoiler, che saranno assenti nella nostra recensione complessiva, in uscita nei prossimi giorni. Prima, però, ci teniamo a ricordarvi alcune cose.
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What If…? Episodio 9: il prezzo dell’amore
L’episodio 8 vedeva rientrare in gioco Doctor Strange Supremo, apparso di fronte a una Peggy Carter reduce dalla battaglia seicentesca di cui vi abbiamo parlato qui. Nei primi minuti della puntata scopriamo il perché del suo arrivo: ha bisogno di Peggy allo stesso modo in cui ha avuto bisogno di Kahhori nell’episodio 6. La richiesta di aiuto, però, si trasforma ben presto in una trappola, e la donna dovrà impegnarsi al massimo per riuscire a sfuggirvi e porre rimedio alle azioni del mago. Per fortuna, non dovrà farlo da sola: riceverà l’aiuto di un’eroina velocissima e tenace quanto lei, mentre l’Osservatore, come sempre, assiste al tutto.
C’è qualcosa di molto poetico nella conclusione di questa stagione di What If…?, che si concentra sull’amore, sull’ossessione e sul lutto. Lo spettatore ha infatti modo di assistere al superamento di un limite invalicabile, che porterà Strange a dover pagare un prezzo altissimo per ottenere qualcosa che non potrà comunque avere. Inoltre, le parole dell’Osservatore tornano ad avere un peso anche per i personaggi coinvolti: un messaggio che, alla fine, ridimensiona l’importanza dell’osservare e del raccontare storie. Le azioni che diventano storie, infatti, non devono essere intese come svalutate: il racconto e la testimonianza danno loro l’importanza che spetta loro, anche se i diretti interessati non se ne rendono conto.