Il penultimo episodio – il numero 8 – della stagione 2 di What If…? è giunto su Disney +, e non siamo affatto pronti a salutare gli infiniti mondi che formano il multiverso Marvel raccontato dall’Osservatore. La puntata di ieri ha visto Hela, la dea della morte norrena, finire in una Cina ormai dimenticata, e anche quella di oggi si immerge nel passato, anche se di un tipo diverso. E se… Gli Avengers si fossero uniti nel 1602? è il titolo di una storia che avevamo lasciato in sospeso e di cui vi parleremo nella nostra recensione, dopo avervi come sempre ricordato alcune cose.
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What If…? Episodio 8: un passato distopico
Ritorniamo a parlare di Captain Carter, che avevamo visto sparire nel terreno qualche puntata fa. Scopriamo finalmente dov’è finita: in un universo in cui i nostri eroi vivono e agiscono in calzamaglia e a cavallo. Siamo nel 1602, e strani squarci verdi si aprono nel cielo, risucchiando tutto ciò che vi si trova sotto. Per questo motivo Scarlet Witch ha trasportato Peggy lì, convinta che la super soldatessa sia in grado di risolvere la situazione. Mentre la donna cerca di trovare la causa degli strani fenomeni lo spettatore può godere di uno spettacolo quanto mai singolare – ma non per questo meno straordinario.
Si tratta, ancora una volta, degli Avengers, questa volta perfettamente inseriti in un contesto storico antico e privo della tecnologia a cui siamo abituati, in cui scienza e magia sono ancora concetti strettamente intrecciati. I caratteri e i talenti dei nostri si fondono alla perfezione con i mondi fantastici delle storie che il mondo già conosce: da Loki che recita Shakespeare a Steve Rogers che vive da criminale nella foresta con la sua simpatica banda – in veste di un Robin Hood alternativo – nella consueta mezz’ora chi guarda ha modo di dimenticare la natura fumettosa della serie in favore di una più astratta e romanzata, salvo poi riacquistare lucidità negli ultimi minuti – anche se non vi diremo perché.