Paradossalmente no, eppure ha tutte le carte in regola per farlo. Nintendo potrà anche avere accesso al codice sorgente di giochi di 25 anni fa, alla documentazione e agli sviluppatori che hanno lavorato ai giochi classici della console, ma nessuna di queste cose garantisce che Nintendo sia effettivamente brava a emulare le proprie vecchie glorie. Andiamo spediti: Nintendo ha realizzato l’N64; sicuramente dovrebbe essere in grado di creare un modo per eseguire quei vecchi giochi su una nuova console in un attimo.
Peccato che il lancio quasi caotico del nuovo Switch Online Expansion Pack e il suo emulatore N64, fortemente criticato, ci ricordano che Nintendo non è il migliore amministratore dei propri giochi, e non lo sarà mai. Anche con i suoi vantaggi, Nintendo non sarà mai in grado di fare in mesi, con tempi e budget di sviluppo realistici, ciò che i fan che lavorano gratuitamente possono fare in anni o addirittura decenni. Anche solo parlando dello sforzo più basilare di Nintendo riguardo questa emulazione, il netplay, risulta il problema più di spicco.
Lo “scandalo” del netplay
È facile trovare video online, in questi giorni, riguardo l’implementazione del netplay di Mario Kart 64 in ritardo sullo Switch (anche se chissà se queste persone hanno connessioni solide o utilizzano il Wi-Fi in fibra a mille mega). Indipendentemente da ciò, è carino il fatto che Nintendo abbia integrato la modalità online in giochi come Mario Kart 64, che ovviamente non avevano sulla console originale.
50 dollars for this 🙂 #Nintendo64 #NintendoSwitchOnline #NintendoSwitch pic.twitter.com/flHFpTfQFk
— fuck it phrog phone (@kirbolotl) October 26, 2021
Su PC, più di un emulatore N64 ha supportato il netplay per molti anni: per essere precisi, alcuni dei primi software di emulazione creati per il gioco online risalgono al 2001. Con il popolare emulatore Project 64, ad esempio, molti giocatori utilizzano un plug-in chiamato AQZ e hack specifici del gioco, per far funzionare il netplay. Non è semplice da configurare, quindi Nintendo ha avuto l’opportunità di vincere facile: questa è assolutamente un’area in cui può migliorare gli emulatori creati dai fan. E, mentre tecnicamente lo ha fatto, la sua implementazione evidenzia davvero quanto dovrebbe essere migliore il suo emulatore.
Connessione stabile sull’emulatore N64?
Il programmatore OatmealDome, per esempio, ha eseguito il datamining dell’emulatore di Switch Online e ha appreso alcune cose al riguardo, incluso il suo netcode “lockstep“, il quale richiede che ogni giocatore sia sempre perfettamente sincronizzato. Basta solo una singola connessione Wi-Fi dubbia e questo è il risultato.
[Expansion Pack – Nintendo 64]
As expected, the Nintendo 64 emulator implements the same lockstep netcode (everyone must be in perfect sync) that Nintendo *really* loves to use.
It seems that emulation is paused while other players catch up, causing the choppy audio. https://t.co/mADnCT3BEg
— OatmealDome (@OatmealDome) October 26, 2021
Per chi non lo sapesse, il lockstep è essenzialmente il modo più semplice per implementare il gioco online, ma questo non significa che non porti problemi con sé. Una connessione Internet scadente potrebbe non essere l’unico colpevole: se l’emulatore scende al di sotto del 100% di velocità per un singolo giocatore, ciò causerebbe problemi anche a tutti gli altri connessi in contemporanea.
La soluzione nel picchiaduro
Il content creator Ricky “Infil” Pusch spiega al meglio cosa sia il rollback netcode, un metodo per abbattere i problemi comuni con il lockstep, e i vantaggi che esso porta. Esso è diventato così popolare tra i picchiaduro, che ora viene patchato persino in giochi vecchi di decenni come King of Fighters ’98. Il problema, però, non è che il rollback sia necessario per ogni gioco, tutt’altro. Il punto è che Nintendo ha letteralmente abbandonato la suddetta opzione, nonostante abbia le risorse per costruire qualcosa di simile, per non dire superiore.
L’emulatore di Nintendo è conveniente, certo, ma goffamente non riesce a essere migliore degli emulatori fanmade vecchi di decenni, per quanto riguarda la preservazione dei giochi. Suddetti emulatori rappresentano al meglio i giochi, così come eseguiti sull’hardware originale, o addirittura li migliorano per avere un aspetto più decente su hardware più moderni.
Il bello, il brutto e il peggio
Ecco forse la critica più virale dello Switch Expansion Pack in circolazione: il confronto fatto dallo streamer Zfg1 tra Ocarina of Time in esecuzione su (rispettivamente) Nintendo 64, Switch e la versione Wii Virtual Console del 2007. Prestate particolare attenzione all’acqua, all’albero e allo sfondo nebbioso in ogni fotogramma, in tutte le tre versioni.
La versione Switch manca della nebbia e del riflesso dell’albero, per esempio; Nintendo ha, in qualche modo, reso il suo emulatore N64 ancora meno accurato di quello creato per Wii quasi 15 anni fa. Oppure non è un difetto nell’emulazione stessa, ma una decisione deliberata che un programmatore ha preso per disabilitare la nebbia, pensando che non fosse più necessario mantenere un frame rate stabile. Ad ogni modo, qualcosa è andato seriamente storto.
La passione, oltre il lavoro
In sostanza, questo enorme fallimento può far ipotizzare due motivi distinti e, tutto sommato, collegati: gli addetti ai lavori non hanno per nulla testato il gioco o, più probabilmente, se il procedimento è stato fatto, chi se n’era occupato non aveva familiarità con l’originale. Il fatto più rilevante è che solo le persone che amano giochi originali sono i migliori segnalatori di bug. Essi, giustamente, riescono a vedere cose che l’occhio “medio” non riuscirebbe a captare. Essi conoscono il gioco originale in ogni minimo particolare, vedendo la più piccola delle minuzie che chiunque farebbe passare come buona.
Il riflesso mancante dell’albero, per esempio, è il tipico errore che gli sviluppatori di emulatori amatoriali potrebbero assolutamente cogliere, perché non lavorano sotto i limiti di tempo degli sviluppatori Nintendo che cercano di spedire un prodotto entro una data prestabilita. Per esempio, nel 2014, lo sviluppatore Dolphin Delroth corresse un famigerato bug dell’effetto di calore in The Legend of Zelda: The Wind Waker che aveva afflitto l’esperienza di diversi giocatori pe anni.
Nintendo potrebbe anche correggere i bug più ovvi nel suo emulatore Switch, ma non avrà mai quel tipo di dedizione per risolvere problemi difficili anni dopo che sono stati scoperti. Proprio l’anno scorso, gli appassionati sviluppatori amatoriali di Libretro fecero un passo avanti nell’emulazione N64 di basso livello, rendendo possibile emulare in modo molto più accurato l’hardware originale senza l’uso di una CPU super potente.
Come preservare la storia di un videogioco
Anche se non vi interessano i piccoli dettagli della conservazione del gioco (ad esempio, se un emulatore mostra accuratamente l’ombra di un albero come faceva l’hardware originale), il lavoro che i fan mettono in progetti di emulazione come quello sopra può avere risultati molto più evidenti. L’emulazione di basso livello è la prima a replicare correttamente l’interfaccia video della console originale, senza affaticare considerevolmente anche le CPU di fascia alta. Tra i più conosciuti, figurano tecniche come:
- dithering
- filtro divot
- filtro anti-aliasing di base
In conclusione, anche se l’emulatore Nintendo esegue l’upscaling dei giochi N64 a (quello che sembra) 720p, non sta replicando le tecniche di anti-aliasing utilizzate dalla console originale. Nessun emulatore amatoriale lo ha fatto in modo corretto ed efficiente (o almeno così è stato fino a solo l’anno scorso), anche se ora si possono eseguire i giochi come apparivano originariamente e quindi eseguirne l’upscaling fino a 8 volte la loro risoluzione originale. D’altro canto, però, bisogna anche rimarcare il fatto che, tutto sommato, l’emulazione di una console come la N64 è difficile. Tutta l’emulazione è difficile.
Conclusioni di un progetto controverso
Nintendo non sarà mai il tipo di azienda che fa pubblicità alle versioni 4K dei suoi vecchi giochi, e difficilmente qualcuno si aspetti che lo sia. Ma l’azienda, di solito, prende molto sul serio la preservazione dei suoi giochi. Il risultato, però, rende le scarse prestazioni del suo emulatore N64, al pagamento di $50 annui in bundle con il servizio online, un’esperienza particolarmente deludente. I test stanno già dimostrando che l’emulatore Switch introduce circa due frame di latenza rispetto all’hardware originale.
Tale latenza si dimostra molto più evidente in alcuni giochi come Ocarina of Time, poiché quest’ultimo funziona a soli 20 fotogrammi al secondo. In breve, due fotogrammi di ritardo di input equivalgono a 100 millisecondi; quindi, per esempio, a 60 fps vi sarebbe una latenza di circa 33 millisecondi.
Il reale problema dell’emulazione Nintendo
C’è da sottolineare, però, che giustamente ogni emulatore presenterà questo ritardo ma, nonostante ciò, esistono già persone che hanno lavorato duramente per anni, per ridurla al minimo. Ma supponiamo che Nintendo riesca effettivamente a liquidare, momentaneamente (o permanentemente), ogni grattacapo. Se tutto ciò trovasse finalmente una soluzione e si risolvessero i problemi legati all’Online Expansion Pack, non offrirà comunque l’unica cosa che Nintendo potrebbe dare, a contrario di ogni emulatore fanmade: un contesto da parte dell’azienda che ha realizzato questi giochi classici.
Come Frank Cifaldi ha perfettamente spiegato nel suo discorso al GDC 2019 riguardo l’emulazione, quando si gareggia con il free, bisogna dare ai giocatori qualcosa di meglio, come un’esperienza attentamente curata e materiale dietro le quinte che non possono ottenere da nessun’altra parte. Finora, Nintendo ha offerto solo un modo per pagare qualcosa che i fan hanno fatto meglio per anni.
Vi ringrazio per avermi accompagnato in questo viaggio attraverso l’emulazione amatoriale, per capire in toto ogni particolare del controverso prodotto Nintendo offerto non molto tempo fa. Vi invitiamo a rimanere sempre aggiornati su ogni approfondimento riguardante tutto il mondo videoludico, come quello sull’ultimo Showcase di PlayStation. Per farlo, vi basterà solo seguirci sul sito ufficiale di Kaleidoverse.it. Inoltre, iscrivetevi ai nostri canali Telegram e YouTube per rimanere sempre aggiornati.