Tre nuovi campioni e le loro carte di supporto sono arrivati con fierezza sulle board di Legends of Runeterra. L’idea è quella di portare novità e stili di gioco differenti o quantomeno provare farlo. In che modo Irelia, Malphite e Zilean hanno cambiato le liste giocate in competitivo? Scopriamo insieme se sono riusciti ad imporsi in questa guida.
Irelia/Azir Blade Dance
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Vedere subito un campione tra i nuovi usciti, tra l’altro primo in classifica, farebbe davvero ben sperare anche sugli altri due che invece non saranno affatto protagonisti di questo articolo. Irelia si conquista il suo posto incontrastato di regina del meta grazie ad una lista solida, uno stile di gioco innovativo (ma non troppo) ed il fascino della novità. Difficile a dirsi se questo mazzo sia davvero degno del suo mostruoso 20% di play rate a master tier o venga giocato così tanto solo perché l’unico dignitoso tra le nuove proposte.
Quel che è certo è che il mazzo è solido. Mantiene una percentuale di vittoria tra il 48% ed il 52% nonostante tutti gli altri mazzi stiano venendo costruiti solo per abbatterlo e pasteggiare sul suo cadavere. Numeri del genere non possono essere ignorati ed Irelia si candida come grande futura protagonista dei prossimi europei e tornei stagionali. La nuova meccanica blade dance trova in Azir, nell’altare dell’imperatore e nell’Inspiring Marshal degli alleati potentissimi, e mette anche tantissima pressione iniziale grazie ai fortissimi drop a uno di Ionia.
Molte carte all’interno della liste possono variare soprattutto nella sezione dedicata agli incantesimi, ma la base rimane pressoché identica. Cercate di valutare con attenzione le varie fasi della partita, e scegliete con cura quali sono i momenti per attaccare e quali invece devono essere dedicati al set up della combo. Se possibile evitate di sprecare dei blade dance o degli attacchi quando niente che possa dar loro valore è presente sul campo di battaglia.
Ezreal/Draven Slow Burn
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Finisce già qui la festa per i nuovi campioni, e dove terminano le novità iniziano a vedersi i confini dei vecchi dominatori. Slow Burn ragionevolmente potrebbe essere il vero signore del metagame con 6 punti percentuali in meno di play rate, ma oltre i 3 punti percentuali in più per quanto riguarda le vittorie se comparato a blade dance. Un mazzo solidissimo, che difficilmente parte male ed ancora più difficilmente parte così male da non riuscire a vincere la partita.
L’illimitata quantità di rimozioni permette di gestire senza troppi problemi ogni minaccia del nemico, ribaltando il tavolo con delle aggressioni non da poco. Il mazzo molto spesso vince letteralmente scagliando pezzi sul nexus del nemico con Ezreal e Farron che fanno quasi da condizione di vittoria complementare, risultando spesso (per assurdo) non necessari per la vittoria. Draven pasteggia con le lame e i soldati di sabbia arrivando spessissimo ad evolversi, minacciando l’avversario.
Il mazzo non ha modo di curarsi, quindi soffre particolarmente i burn. Non lasciatevi ingannare dal fatto che potete rimuover loro la maggior parte delle unità, bastano pochissimi danni diretti per mandarvi inaspettatamente in condizioni critiche. Anche Lissandra vi causerà un discreto numero di grane se dovesse concludere la sua combo molto presto. Per il resto ogni partita è giocabile, e soprattutto vincibile.
Shyvana/Aurelion Sol
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Mazzo vecchio anche questo, sempre solidissimo e valido, già visto ma con due novità sostanziali davvero incredibili. In fase di card review tutti erano sicuri di una sola cosa, qualunque cosa fosse successa al meta i punti fermi di Targon come Zoe e Astroformazione sarebbero rimasti fermi, incrollabili e ancorati alla regione. Sbagliavamo, entrambe le carte sono state praticamente rimosse o giocate in singola copia dai mazzi. La necessità è quella di far posto a qualcosa di più debole sulla carta, ma più utile al contesto.
Anche questo mazzo si unisce di fatto alla caccia ad Irelia, vedendo in Shyvana la migliore alleata per contrastare le raffiche di lame. Zoe perde molto valore con il droplet in circolazione in grado di bloccarla nel primo turno di gioco praticamente a costo zero. Il pacchetto draghi, il Forgiasole ed un’orda consistente di drop a due rendono impossibile inserire Astroformazione. Per questione di spazio viene al massimo forzata in copia singola o doppia. Del resto, una carta incantesimo a costo 5 burst, che cura il nexus e fornisce una condizione di vittoria, può essere forte, forse troppo, ma chiudere la partita prima ha decisamente più fascino.
Il blue buff si rivela una carta incredibile nell’archetipo in quanto in grado di farci giocare, con un turno d’anticipo, carte potenti. La stessa Shyvana o qualsiasi dei draghi in lista sono degli ottimi esempi di questa meccanica. La parola chiave furia beneficia tantissimo di veder gioco anticipatamente in quanto i draghi potranno nutrirsi di servitori tendenzialmente più piccoli e pulire le board nemiche. Le tante cure permettono di vincere la partita contro i mazzi burn mentre Sol fa da finisher contro tutti gli altri. Questa lista ha l’11% di play rate ed oltre il 55% di vittorie conseguite, davvero stellare.
Nasus/Thresh
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Mazzo più aggressivo tra questi colossi, seppur non troppo più veloce di Irelia né tantomeno classificabile come un aggro puro. Si chiude di fatto questa top quattro senza nessun mazzo puramente aggressivo tra quelli davvero giocati al momento. Nonostante abbia ricevuto due nerf, non sembra volersi allontanare troppo dal trono, finendo di fatto ai margini del podio. Andare a toccare una carta già mediocre come il guardiano, che veniva già rimossa da alcune liste, per poi dare a Shurima il drop a 3 più forte del gioco, è stata una mossa particolarmente difficile da comprendere. Questo soprattutto considerando che mai si sarebbero giocate entrambe per questione di spazio. Una scelta bizzarra che porta a conseguenze prevedibili con questa lista che tocca l’11% di play rate con una percentuale di vittorie superiore al 52%.
Il mazzo ha molti modi per gestire le varie situazioni ed è estremamente versatile. Questa lista possiede di fatto un sacco nella manica diverso per ogni match up. Il semplice Baccai Reaper, normalmente utilizzato come drop iniziale di curva e per infliggere danni al nemico, diventa un’arma di distruzione di massa quando ci si scontra con Irelia e Azir. Raggiungerà vette incredibili di attacco in pochissimo tempo travolgendo l’avversario senza pietà. Leggende narrano che molti giocatori hanno lanciato dalla finestra la loro piattaforma di gioco dopo aver visto il loro avversario posizionare tre Baccai al secondo turno. The Wings and The Wave e la Merciless Hunter sono due aggiunte perfette che fanno brillare l’archetipo che rimane uguale per gli altri trentacinque quarantesimi.
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