Scrivere di Chicory A Colorful Tale mi risveglia dei ricordi unici. Non so con il tempo che tipo di valenza abbiano assunto gli album da disegno o il semplice disegnare a mente libera quando si è piccini. Mi guardo intorno e vedo perlopiù bimbi con gli schermi puntati davanti agli occhi, ma forse poca benzina immaginifica. Ricordo però con vivida memoria le gare alle elementari con i miei compagni per chi avesse dato vita su carta all’essere più bizzarro e spaventoso possibile. Io perdevo sempre. La mia mente non concepiva come sontuoso il classico robottone con le armi pure sul mignolo, ma esseri colorati con gadget particolari. Disegnavo perlopiù creaturine esteticamente sgargianti, ma che avevano, all’occorrenza, un set ingegno e letale di armi. Un po’ meno rozzo e plateale forse, ma che trovavo comunque entusiasmante.
Inutile dire che ero quello strano. Da quella spensierata e puerile visione del disegno come una sorta di catarsi privata, nasce il bisogno di mettermi al lavoro per questa recensione. Si apre il sipario su Chicory A Colorful Tale, un titolo indie illuminato dalla dolce genialità di Greg Lobanov, già conosciuto per Wandersong, e il suo piccolo ma affiatato team di sviluppo. Il gioco è una disimpegnata avventura con elementi RPG, che trae dal puzzle gaming e dalla libertà creativa, la linfa vitale per potersi affermare come un titolo atipico, ma genuino. Ho avuto il piacere di recensire la versione su PlayStation 5 e non vedevo l’ora di buttare giù qualche riga su uno dei titoli più interessanti di giugno 2021 per Kaleidoverse.it.
Chicory A Colorful Tale: Catarsi e cromoterapia
Chicory A Colorful Tale è un’opera che sembra così distante dal mondo in cui viviamo oggi. È l’eco di una fanciullezza singhiozzante che tendiamo a soffocare, ma anche un piccolo pezzo di terra virtuale in cui far vibrare i nostri sogni. La trama stessa si sedimenta nel cuore del fruitore come un qualcosa di apparentemente sbottonato e futile ma, di ora in ora, la sua poetica diramazione emotiva vi avvolgerà in qualche lecita riflessione. La storia ci infilerà nei panni di un piccolo eroe dalle fattezze animali, che avrà il nome del nostro cibo preferito, occupato a pulire l’imponente dimora di Cicoria, la detentrice di un onere unico e meraviglioso: il pennello in grado di cambiare colore a tutte le beltà del paesaggio, ma non solo.
Il curioso attrezzo racchiude il potere di scacciare la tristezza, dona speranza con il suo tocco variopinto ed è l’unico baluardo di pace contro l’opprimente entropia dell’oscurità. La scomparsa di Cicoria ci permetterà di essere paladini improvvisati, custodendo così anche l’oggetto arcano. Senza volerlo siamo già nel vivo dell’avventura, cercando di scoprire cosa stia succedendo alla impavida pittrice. Sembra però che il mondo abbia già perso la sua luminosità. Tutto appare ora bianco e triste e gli abitanti sono cupi e spaesati. La paura e lo sgomento hanno gettato il clima nello scompiglio totale, e tutti si domandano che fine abbia fatto la loro salvatrice. Pennello in spalla, l’odissea dei colori ha inizio.
Chicory A Colorful Tale: Le sfumature dell’animo
Navigando nell’oceano onirico proposto da Chicory A Colorful Tale sarebbe riduttivo soffermarsi solo agli spensierati ricordi dei colori e del foglio bianco, ma occorre guardare un po’ oltre. L’intelaiatura narrativa è un corollario di delicate riflessioni sull’animo umano, imbevute di fugace fanciullezza. Si affrontano tematiche drammaticamente reali, che spesso non riusciamo a cogliere nel nostro grigio quotidiano. Ho usato un colore per la frase di prima, perché forse la metafora di base in questo indie dal gran cuore, è proprio il sapere dosare colori e creatività per sentirci meglio con noi stessi e con gli altri.
Concedersi un pizzico di tempo in gioco è come una cromoterapia rinvigorente: vi sentirete meglio, sia nello spirito, che nell’animo. Ognuno di noi vede il mondo con sfumature diverse e spesso il nostro stato d’animo riflette all’esterno la percezione che abbiamo della realtà. L’opera si pone come una sorta di terapia ludica da assumere a piccole dosi: un interludio tra la reminiscenza dell’infanzia e la consapevolezza della propria creatività. L’avventura risulta dunque essere rigenerante e ampiamente esilarante, anche grazie all’innesto di una localizzazione ben articolata e caratterizzante, capace altresì di mettere l’accento su alcune peculiarità dei nostri piccoli antropomorfi.
Chicory A Colorful Tale: Vibrazioni creative per terremoti di libertà
La mappa di gioco in Chicory A Colorful Tale trasuda ariosità da tutti i pori. Tutto può essere dipinto ed esplorato nel dettaglio. La superba struttura in fase di design fa evincere forse l’aspetto più intrigante del titolo: la stratificazione ambientale. Il pennello non solo può essere potenziato per accedere ad aree prima non accessibili, ma sblocca interazioni segrete e scioglie puzzle ambientali notevoli. C’è sempre tempo di stupirsi tra una pennellata e l’altra, mentre il fattore ripetitività è pressoché inesistente, inghiottito nella voragine creativa senza fine del team di sviluppo. Ci sono decine di interazioni diverse e stimolanti, che invogliano il giocatore a tornare sui suoi passi per comprenderne il significato.
Ad impreziosire la nostra pittoresca avventura vi è anche una notevole componente RPG, ambiziosamente orchestrata per donare longevità alla creazione. Tra potenziamenti pirotecnici, collezionabili buffi e alle quest secondarie quasi mai tediose, le longevità del titolo scivola oltre le 15 ore. Ciò che però rende catartica l’esperienza in game è la dilagante e sconfinata potenza creativa che ci offre il nostro pennello di fiducia. Tutto può essere colorato o modificato da un nostro tocco, e noi abbiamo la completa libertà di dare al mondo l’espetto che desideriamo. Non ci sono corse affannate al finale o un’ardua competizione – sebbene le boss fight siano comunque appaganti -, il titolo è pura pace immaginifica, ciò che davvero dovremmo cercare dopo una lunga giornata.
Chicory A Colorful Tale: Oltre la tavolozza di colori
Ho trovato, inoltre, decisamente esilarante gli aiuti in game presenti in Chicory A Colorful Tale. Nella mappa sono presenti delle cabine telefoniche che, se usate, chiameranno mamma e papà. Questi elargiranno consigli sul prossimo obiettivo della trama ed eventuale posizione della task. Un escamotage semplice, che non macchia l’immedesimazione. La musica è un altro aspetto rilevante da considerare in fase d’esame. Non risulta mai oppressiva, ma è capace di veicolare momenti di assoluta libertà a scorci di pericoli, con una grazia sopraffine. Mi esalto volentieri quando ci sono compositori di talento e devo dire che Lena Raine ha svolto il suo lavoro in modo egregio. Lo stesso menù in game è interattivo e tiene conto delle attività del giocatore. Un’ulteriore conferma che certifica l’efficacia di un’interattività a tutto tondo: ardentemente ricercata e messa in scena con una semplicità disarmante. Insomma, più scenderete nel dettaglio, e più scoprirete delle caratteristiche che rendono il titolo una creazione fieramente atipica per il mercato odierno, ma che riesce con convinzione a risultare memorabile e seducente.
In definitiva ci troviamo al cospetto di un piccolo gioiello atipico. Chicory A Colorful Tale è di quanto più vicino si potesse creare al nostro quadernino da disegno infantile. Un volta aperto, il mondo sparisce per qualche minuto e rimaniamo soli con la nostra creatività e qualche sprazzo di fanciullezza. La trama, semplice ma raffinata, riesce con poche direttive a cullare l’utente in un viaggio genuino e delicato, ai confini della nostra essenza di esseri umani. Non è solo l’esperienza ludica ad essere catartica e sublime, ma anche i silenziosi input che l’opera sfrutta per toccare il nostro subconscio. Il mondo di gioco è quanto di più arioso e apprezzabile si possa trovare oggigiorno, anche grazie all’ausilio del design eccelso espresso dal pennello. I puzzle ambientali non stancano quasi mai e la componente RPG impreziosisce l’esplorazione quanto basta da risultare curiosa e stimolante. Nota di lode alla localizzazione, capace di valorizzare la diversità di tutte le creature in questo folle sipario onirico. Pochi soldi per metter mano a un’opera unica e imperdibile. Non servono mezzi titanici quando si ha alle spalle un team geniale.